Muḥammad ibn ʿAbdūn al-Jabalī (in arabo ﻣﺤﻤﺪ بن عبدون ﺍﻟﺠﺒﻠﻲ?; Cordova, ... – Cordova, dopo il 976) è stato un medico e matematico arabo di al-Andalus (Spagna islamica).
È l'autore della Risāla fī al-taksīr (Lettera sulle misurazioni), il più antico testo matematico di al-Andalus sopravvissuto fino ad oggi.[1][2]
Viaggiò in vari centri di studio dell'Oriente e nel 958 soggiornò per un certo periodo a Bassora (senza andare però a Baghdad), dirigendosi poi ad al-Fustat (la parte più vecchia del Cairo), in Egitto, dove venne messo a capo dell'ospedale (maristān) della città.
Ibn ʿAbdūn studiò le opere del filosofo umanista persiano Abu Sulayman Sijistani (morto nel 990).[3] Tornò nel Califfato di Cordova nel 971, entrando al servizio del califfo al-Ḥakam II (morto nel 976) e di suo figlio Hishām.[4] Ibn ʿAbdūn fu Maestro del filosofo, medico, astrologo, letterato e poeta Ibn Hasan al-Kattani.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ahmed Djebbar, "La circulation des mathématiques entre l'Orient et l'Occident musulmans: Interrogations anciennes et élements nouvaux", in Yvonne Dold-Samplonius, From China to Paris, 2002, p. 213
- ^ Salma Khadra Jayyusi (ed.), Handbuch der Orientalistik, Volume 12, The Legacy of Muslim Spain, Leida, Brill, 1992, p. 953
- ^ Joel L. Kraemer, Philosophy in the Renaissance of Islam: Abū Sulaymān Al-Sijistānī, 1986, p. 86
- ^ Sa'id Al-Andalusi, Science in the Medieval World: "Book of the Categories of Nations", p. 74
- ^ Camilla Adang et alii, Ibn Hazm of Cordoba: The Life and Works of a Controversial Thinker, 2012, p. 423