Moquiniastrum | |
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Gochnatia oligocephala | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Gochnatioideae |
Tribù | Gochnatieae |
Genere | Moquiniastrum (Cabrera) G.Sancho, 2013 |
Classificazione Cronquist | |
taxon non contemplato | |
Sinonimi | |
Spadonia Less. | |
Specie | |
(Vedi testo)
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Moquiniastrum (Cabrera) G.Sancho, 2013 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]In questo gruppo sono presenti sia arbusti che alberi. Sono presenti specie ginomonoiche, ginodioiche o poligamo-dioiche. I fusti possono essere fessurati.[3][4][5][6][7][8]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; sono brevemente picciolate o sub-sessili. La forma, in genere intera, è molto varia: lanceolata, oblanceolata, ellittica, ovata o oblunga, quasi sempre con apice acuto e bordi continui (foglie a lamina semplice), raramente i contorni possono essere dentati. Le venature sono del tipo pennato. La consistenza in genere è coriacea o subcoriacea. Sul lato abassiale possono essere densamente pelose. Sono presenti tricomi con 2 - 5 ramificazioni.
Le infiorescenze sono composte da capolini peduncolati raccolti in panicoli (raramente a forma piramidale). I capolini sono omogami con soli fiori femminili o con soli fiori bisessuali, oppure sono eterogami con fiori femminili ed ermafroditi. I capolini sono formati da un involucro a forma cilindrica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, simili a foglie ma coriacee con forme ovate, lanceolate o lineari, sono disposte su 3 - 7 serie in modo embricato e scalate in altezza. Il ricettacolo, glabro e alveolati, è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (ricettacolo nudo).
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori normalmente sono tubolari (corolle actinomorfe) oppure raramente subbilabiate (corolle zigomorfe).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: il colore delle corolle è giallo chiaro. Le corolle in genere sono pentalobate con lobi revoluti.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[10] Le antere (ridotte a staminoidi nei fiori femminili) in genere hanno una forma sagittata con appendici apicali acute. Le teche sono calcarate (provviste di speroni) ed hanno code lunghe, lisce o pelose. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[10]. Lo stilo è unico e con due stigmi; è ispessito sotto gli stigmi. Gli stigmi sono corti e ottusi; dorsalmente sono glabri. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è cilindrica (raramente è compressa) con 5 coste longitudinali e superficie pubescente o sericea. Il carpoforo (o carpopodium) è anulare o cilindrico. L'endosperma è cellulare. Il pappo è formato da setole irregolari disposte su 2 serie con un numero ridotto di corte setole esterne. Le setole sono appuntite (raramente sono ampie e piatte) e qualche volta sono piumose all'apice. Il pappo è direttamente inserito nel pericarpo o è connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo gruppo sono distribuite in Sudamerica.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia Gochnatioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione più o meno "basale" (si è evoluta prima rispetto al resto della maggior parte delle sottofamiglie) ed è molto vicina alle sottofamiglie Wunderlichioideae e Hecastocleidoideae; con la sottofamiglia Wunderlichioideae forma un "gruppo fratello". La sottofamiglia ha solamente la tribù Gochnatieae ed è caratterizzata da specie più o meno arbustive, capolini eterogami, ricettacoli alveolati, appendice dell'antere apicolate, stilo ispessito sotto gli stigmi e acheni a 5 coste.[1]
Il genere Moquiniastrum descritto da questa voce appartiene alla tribù Gochnatieae. In precedenti trattamenti questo genere era descritto come una sezione di Gochnatia ed è stato elevato alla categoria di genere dopo un'analisi molecolare e morfologica dettagliata. Moquiniastrum differisce da Gochnatia per i seguenti caratteri: per la presenza di specie ginodioiche, di pubescenze formate da peli con 2 - 5 ramificazioni e infiorescenze panicolate.[8]
L'età di formazione della sottofamiglia/tribù varia (secondo varie ricerche) da 36 a 18 milioni di anni fa.[1]
Elenco specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere comprende le seguenti 22 specie:[2]
- Moquiniastrum argentinum (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum argyreum (Dusén ex Malme) G.Sancho
- Moquiniastrum barrosoae (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum blanchetianum (DC.) G.Sancho
- Moquiniastrum bolivianum (Rusby) G.Sancho
- Moquiniastrum cinereum (Hook. & Arn.) G.Sancho
- Moquiniastrum cordatum (Less.) G.Sancho
- Moquiniastrum densicephalum (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum discolor (Baker) G.Sancho
- Moquiniastrum floribundum (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum gardneri (Baker) G.Sancho
- Moquiniastrum glabrum Roque, Neves & A.M.Teles
- Moquiniastrum hatschbachii (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum haumanianum (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum mollissimum (Malme) G.Sancho
- Moquiniastrum oligocephalum (Gardner) G.Sancho
- Moquiniastrum paniculatum (Less.) G.Sancho
- Moquiniastrum polymorphum (Less.) G.Sancho
- Moquiniastrum pulchrum (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum ramboi (Cabrera) G.Sancho
- Moquiniastrum sordidum (Less.) G.Sancho
- Moquiniastrum velutinum (Bong.) G.Sancho
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 maggio 2021.
- ^ Funk & Susanna, pag. 250.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 116.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Freitas et al. 2020.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- María C. Tellería, Gisela Sancho, Vicky A. Funk, Iralys Ventosa & Nadia Roque, Pollen morphology and its taxonomic significance in the tribe Gochnatieae (Compositae, Gochnatioideae), in Plant Systematics and Evolution, vol. 299, 2013, pp. 935-948.
- Jose L. Panero, Generic Relationships in Gochnatioideae (Asteraceae) Including Tehuasca, a New Genus from Northeastern Mexico, in Lundellia, 22 (1), 2019.
- Karen Araújo de Freitas, Anderson Luiz Christ, Mara Rejane Ritter e Silvia Teresinha Sfoggia Miotto, Moquiniastrum (Asteraceae, Gochnatioideae, Gochnatieae) in Southern Brazil, in Rodriguésia, vol. 71, 2020.
- Victoria de Moraes Gonçalves, Angelita da Silveira Moreira e Patrícia Diaz de Oliveira, Genus Moquiniastrum (Asteraceae): Overview of Chemical and Bioactivity Studies, in Current Bioactive Compounds, vol. 14, n. 4, 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Moquiniastrum
- Wikispecies contiene informazioni su Moquiniastrum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Moquiniastrum Royal Botanic Gardens KEW - Database