Michele Tarcaniota (in greco Μιχαήλ Παλαιολόγος Ταρχανειώτης?; ... – 1284) fu un nobile e generale bizantino, attivo contro i Turchi in Asia Minore e contro gli Angioini nei Balcani dal 1278 fino alla sua morte per malattia nel 1284.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Michele Tarcaniota era figlio di Niceforo Tarcaniota, Grande domestico di Giovanni III Vatatze (r. 1221-1254), e di Maria-Marta Paleologa, sorella maggiore di Michele VIII Paleologo (r. 1259-1261)[1][2]. La sua famiglia sostenne l'ascesa al trono di Paleologi nel 1259 e il nuovo imperatore ricompensò Michele e i suoi fratelli: essi vennero a vivere nel palazzo imperiale, mentre alla fine Michele e il fratello minore Andronico ricevettero le alte cariche di protovestiario e megas konostaulos rispettivamente, e il terzo fratello, Giovanni, divenne generale[1][2].
Appare per la prima volta nelle fonti partecipando alla campagna del 1262 contro il Despotato d'Epiro condotta dallo zio, Giovanni Paleologo[2]. Nel 1278, salito alla carica di Grande domestico, Tarcaniota accompagnò il cugino, il giovane co-imperatore Andronico II Paleologo (r. 1282-1328) in una spedizione contro i Turchi in Asia Minore. La campagna riuscì a scacciare i Turchi dalla valle del fiume Meandro. Tarcaniota, su ordine di Andronico, ricostruì, fortificò e ripopolò la città di Tralles, che il giovane sovrano intendeva rinominare Andronicopoli o Paleologopoli. Pochi anni dopo, però, la città, scarsamente rifornita di acqua e provviste, fu assediata e conquistata dall'emiro di Menteşe[3].
Nella primavera del 1281, Tarcaniota guidò l'esercito bizantino inviato a soccorrere la città di Berat in Albania, assediata dall'esercito angioino. Le truppe di Tarcaniota catturarono il comandante angioino, Ugo di Sully, in un'imboscata; a quel punto il suo esercito fu preso dal panico e fu sconfitto dai Bizantini con gravi perdite[4][5]. Tarcaniota fu accolto in pompa magna a Costantinopoli, dove fece sfilare il prigioniero Sully in un corteo trionfale attraverso la città; ma declinò l'offerta di promozione al titolo di Cesare per modestia[2]. Nel 1283/1284, Tarcaniota fu posto da Andronico II a capo della campagna contro Giovanni I Ducas di Tessaglia. Le forze di Tarcaniota marciarono verso la Tessaglia, dove furono raggiunte da una flotta bizantina e assediarono la città portuale di Demetriade. La città cadde, ma lo scoppio di un'epidemia (probabilmente malaria) uccise molti soldati, tra cui Tarcaniota, e costrinse il resto dell'esercito a ritirarsi[2][6][7].
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Tarcaniota sposò Maria, figlia del Megaduca Alessio Ducas Filantropeno, poco prima del 1262. Insieme ebbero tre figli: un figlio senza nome a cui fu data la carica di protosebastos, una figlia di cui non si conosce il nome che sposò Alessio Raulo e il famoso generale e ribelle Alessio Filantropeno il Giovane[2][8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b ODB, p. 2012.
- ^ a b c d e f PLP, 27505. Ταρχανειώτης, Μιχαὴλ Παλαιολόγος.
- ^ Nicol 1993, p. 86.
- ^ Bartusis 1997, p. 63.
- ^ Nicol 1993, pp. 65–66.
- ^ Bartusis 1997, p. 68.
- ^ Nicol 1993, p. 115.
- ^ ODB, p. 1649.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mark C. Bartusis, The Late Byzantine Army: Arms and Society 1204–1453, Philadelphia, Pennsylvania, University of Pennsylvania Press, 1997, ISBN 0-8122-1620-2, OCLC 25872397.
- (EN) Donald MacGillivray Nicol, The Last Centuries of Byzantium, 1261–1453, Cambridge University Press, 1993, ISBN 978-0-521-43991-6.
- (EN) A. P. Kazhdan, The Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford University Press, 1991, ISBN 0-19-504652-8, OCLC 22733550.
- (DE) Erich Trapp, Hans-Veit Beyer, Rainer Walther, Katja Sturm-Schnabl, Ewald Kislinger, Ioannis Leontiadis e Sokrates Kaplaneres, Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1996 [1976], ISBN 3-7001-3003-1, OCLC 53021904.