Miacidae | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Eutheria |
Ordine | Carnivora |
Superfamiglia | Miacoidea |
Famiglia | Miacidae |
Genere | |
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I Miacidi (Miacidae) sono una famiglia di antichi mammiferi carnivori, vissuti tra il Paleocene e l'Eocene (tra 65 e 33,9 milioni di anni fa).[5][6][7][8]
I loro resti sono stati rinvenuti in Nordamerica, in Europa e in Asia.
Carnivori primitivi
[modifica | modifica wikitesto]I Miacidi in realtà sono considerati i più antichi e primitivi tra tutti i carnivori. Probabilmente da questa famiglia derivarono, più o meno direttamente, tutte le famiglie di Caniformia, come i canidi, gli ursidi, i procionidi e i mustelidi. L'aspetto doveva essere vagamente simile a quello di donnole e martore.
La taglia dei Miacidi era piuttosto piccola e di solito non superavano i 40 centimetri di lunghezza; di certo cacciavano piccole prede come rettili e minuscoli mammiferi. Il corpo era ancora allungato e le zampe erano corte come nei contemporanei Creodonti (i mammiferi predatori dominanti del periodo), ma la formula dentaria era già evoluta e i denti carnassiali erano già simili a quelli degli odierni carnivori.
I Miacidi si caratterizzano dal possedere tutti un orifizio infraorbitale, una colonna rostrata endotimpanica e una profonda fossa per il timpano tensore muscolare nell'orecchio medio. Queste caratteristiche sono invece assenti nei Viverravidi.
La famiglia Miacidi è per il momento considerata parafiletica, poiché i suoi componenti sono uniti solo dalla mancanza di caratteristiche diagnostiche riconosciute in cladi successivi. Allo stesso modo, gli antenati diretti dei Miacidi sono sconosciuti e la polarità dei caratteri in questo gruppo è irrisolta.[9]
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Studi filogenetici e paleontologici molecolari recenti hanno suggerito che il medio-Eocene (48,6-37,2 milioni di anni fa) è stato un periodo critico nella prima evoluzione dell'ordine dei carnivori. La grande e rapida radiazione di questi animali cominciata già alla fine del Paleocene (55,8 milioni) ha portato alla comparsa di numerosi generi sparsi in tutto l'emisfero settentrionale del globo e alla presenza simultanea di più specie dello stesso genere nello stesso territorio. Fulcro di questa ampia radiazione (che ha comunque raggiunto l'Europa e la Cina) è stato a lungo considerato il Nordamerica e in particolare i territori oggi appartenenti a Wyoming, California, Texas e Utah.
Recenti scoperte del 2013 effettuate nel bacino di Le Quesnoy (vicino a Parigi) hanno rivoluzionato questa teoria: in strati risalenti al passaggio tra Paleocene ed Eocene (58,3 milioni di anni fa), i paleontologi hanno rinvenuto denti (molari e premolari) appartenenti alle specie Vassacyon taxidiotis, Gracilocyon solei e (Miacis) Dormaalocyon latouri. La precoce presenza di queste specie dimostrerebbe una iniziale diversificazione della famiglia avvenuta in Europa alla fine del Paleocene e una solamente successiva diffusione e radiazione nordamericana.[10]
Risalgono comunque già al primissimo Eocene del bacino meridionale del Bighorn in Wyoming i generi Uintacyon, Eogale e le prime specie di Miacis (M.Deutschi, M.igniculus, M.petilus e M.rosei)[11] mentre fanno la loro comparsa 50,3 milioni di anni fa i generi Vulpavus, Palaearctonyx, Dawsonicyon Paroödectes e Oödectes, oltre alle specie cinesi di Miacis (M. boqinghensis, M.invictus e M.lushiensis).
L'abbondante materiale fossile nordamericano disponibile, anche se spesso limitato a dentature più o meno complete, consente la distinzione di numerose specie endemiche del genere Miacis e le affinità di queste specie con altri generi vicini a loro come Procynodictis (sicuramente imparentato con Miacis gracilis) e altri di recente classificazione come Geruttia sandiegonensis (sicuramente affine a Miacis (Harpalodon) sylvestris) e Walshius pacificus (anche lui molto simile al Procynodictis).
Schema evolutivo
[modifica | modifica wikitesto]Schema aggiornato dopo gli studi cladistici di Spaulding, Flynn e Stucky del 2010[12] e quelli di Solè, Smith, Coillot, Bast e Smith del 2014[13].
Carnivoramorpha |---†Viverravidae |--+--o †Vassacyon | | |--†V. taxidiotis | | |--†V. bowni | | `--†V. promicrodon | `--o †Vulpavus | |--† 6 specie | |--V. profectus | `--+--V. ovatus | `-o †Palaearctonyx meadi |--o †Gracilocyon | `--+--†G. solei | |--†(Miacis)G. rosei | |--†G. rundlei | `--+--†G. winkleri | `--+--o †Oödectes | | |--†O. jepseni | | |--†O. herpestoides | | `--†O. pugnax | `--o †Paroödectes feisti |--+--o †Uintacyon | | `-†10 specie | |--o †Xinyuictis tenius | `--o †Zodiocyon zetesios |--o †Dormaalocyon latouri |--o †Eogale parydros `--o †Miacis |--†M. deutschi |--†M. igniculus `--+--†M. petilus |--†M. exiguus |--†M. latidens |--†M. parvivorus |--+--+--†M. medius | | |?--+--†M. australis | | | |?--†M. cognitus | | | `?--+--o †Simamphicyon helveticus | | | `--o †Amphicyonidae | | `?--o †Miocyon | | `--† 4 specie | |--†Miacis hookwayi | |--†Miacis washakius | |--†Prodaphaenus uintensis | |--+--o †Harpalodon sylvestris | | |?--o †Ceruttia sandiegoensis | | `--+--o †Prohesperocyon wilsoni | | `--o Canidae | |--+--†Miacis gracilis | | `--o †Procynodictis | | |--†P. vulpiceps | | |--†P. progressus | | `--o †Walchius pacificus | `--+--o †Tapocyon | | `--† 2 specie | |--o†Quercygale | | `-- †4 specie | |?--o Messelogale kessleri | `?--o Paramiacis |--+--†M. boqinghensis | |--†M. invictus | `--†M. lushiensis `--o †Dawsonicyon isami
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ New carnivoraforms from the middle Eocene of California, su palaeo-electronica.org. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ Morlo, M., Schaal, S.; Mayr, G.; Seiffert, C., An annotated taxonomic list of the Middle Eocene (MP11) Vertebrata of Messel (PDF), in Courier Forschungsinstitut Senckenberg, vol. 252, 2004, pp. 95–108. URL consultato il 18 maggio 2008.
- ^ Wesley, G.D., Flynn, J.J., A revision Of Tapocyon (Carnivoramorpha), including analysis of the first cranial specimens and identification of a new species, in Journal of Paleontology, vol. 77, n. 4, 2003, pp. 769–783, DOI:10.1666/0022-3360(2003)077<0769:AROTCI>2.0.CO;2.
- ^ Wesley-Hunt, G.D., Werdelin, L., Basicranial morphology and phylogenetic position of the upper Eocene carnivoramorphan Quercygale, in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 50, n. 4, 2005, pp. 837–846. URL consultato il 18 maggio 2008.
- ^ Malcolm C. McKenna e Susan K. Bell, Classification of Mammals Above the Species Level, New York, Columbia University Press, 1997, ISBN 978-0-231-11012-9. URL consultato il 16 marzo 2015.
- ^ J. J. Flynn (1998.) "Early Cenozoic Carnivora ("Miacoidea")." In: C. M. Janis, K. M. Scott and L. L. Jacobs (eds.) "Evolution of Tertiary Mammals of North America. Volume 1: Terrestrial Carnivores, Ungulates, and Ungulatelike Mammals." Cambridge University Press, Cambridge. ISBN 9780521355193
- ^ Miacidae in the Paleobiology Database, in Fossilworks. URL consultato il 17 dicembre 2021.
- ^ IRMNG (2018). Miacidae Cope, 1880 †. Accessed at: http://www.irmng.org/aphia.php?p=taxdetails&id=102911 on 2019-01-22
- ^ Smith Thierry, Smith Richard, A New Genus of “Miacid” Carnivoran from the Earliest Eocene of Europe and North America (PDF), in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 55, n. 4, 2010, pp. 761-764. URL consultato il 19 febbraio 2016.
- ^ naturalsciences.be, https://web.archive.org/web/20160224153734/https://www.naturalsciences.be/en/rbins-biblio/4717 . URL consultato il 17 febbraio 2016) (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2016).
- ^ Heinrich Ronald E., Strait Suzanne G.;Houde Peter, Earliest Eocene Miacidae (Mammalia: Carnivora) from Northwestern Wyoming, in Journal of Paleontology, vol. 82, n. 1, 2008, pp. 154-162. URL consultato il 16 febbraio 2016.
- ^ Michelle Spaulding, John.J. Flynn; Richard K. Stucky, A new basal carnivora orphan, in Paleontology, vol. 53, n. 4, 2010, pp. 815-832. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ F. Solè, R. Smith; T. Coillot; E. DeBast; T. Smith, Dental and tarsal anatomyof 'Miacis' latouri and a phylogenetic analysis of the earlies carnivoraforms, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 34, n. 1, 2014, pp. 1-21. URL consultato il 15 febbraio 2016.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Miacidae, su Fossilworks.org.