Melinno (in greco antico: Μελιννῶ?, Melinnó; III secolo a.C.) è stata una poetessa greca antica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Stobeo, che è l'unico a citarla, parla di Melinno come lesbia: tuttavia, l'origine lesbia è contestata da almeno tre studiosi moderni, che fanno notare come la sua opera mostri poca traccia del dialetto eolico utilizzato dai poeti lesbi e i pochi eolismi osservati sono probabilmente imitativi di Saffo.
Può essere che Stobeo avesse lo scopo di sottolineare la sua imitazione della strofe saffica, per non dire che era di Lesbo[1].
Opera
[modifica | modifica wikitesto]Fu autrice, secondo Stobeo[2], di un carme in strofe saffiche su Roma[3]:
«Ti saluto, Roma, figlia del dio della guerra,
regina aureocinta con mente battagliera,
che abita sulla Terra santa del monte Olimpo
mai violato.
Tu sola, antica, hai avuto dal Fato
regola infrangibile e gloria rivamapata,
e tu sola, con la potenza del tuo capo, puoi
agire come una guida.
Sotto il tuo giogo, sotto i tuoi possenti calzari
il seno della terra è legato e l'oceano spumoso
è stretto. Ma tu guidi con il timone del timoniere
le città e le loro popolazioni.
La lunghezza eterna del Tempo viaggi per te intoccata;
il tempo ricostruisce tutta la vita ora al tuo fianco;
Tu sola vedi la brezza dell'impero dietro di te
che brilla immutabile.
Perché davvero tu sola, di tutte le nazioni,
dai vita a uomini forti in guerra: i più forti, i più grandi combattenti,
proprio come se tu cullassi di Demetra la splendida bontà
con fitti campi di grano.»
Il dialetto del carme ha caratteristiche doriche, con imitazione di movenze eoliche[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. S. Farnell, A Complete Collection of the Surviving Passages from the Greek Song-writers, "XXX Ode to Rome", New York, Longmans, Green & Co., 1891.
- ^ Eclogae, III 7, 12 (III, p. 312 Hense).
- ^ Cfr. Supplementum Hellenisticum, ed. by H. Lloyd-Jones, P. J. Parsons, Leiden, De Gruyter, 1983, pp. 268-269.
- ^ C. M. Bowra, Melinna's Hymn to Rome, in "The Journal of Roman Studies (Society for the Promotion of Roman Studies)", a. 47 (1953), n. 1/2, pp. 21–28.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. S. Farnell, A Complete Collection of the Surviving Passages from the Greek Song-writers, "XXX Ode to Rome", New York, Longmans, Green & Co., 1891.
- Supplementum Hellenisticum, ed. by H. Lloyd-Jones, P. J. Parsons, Leiden, De Gruyter, 1983, pp. 268–269.
- . M. Bowra, Melinna's Hymn to Rome, in "The Journal of Roman Studies (Society for the Promotion of Roman Studies)", a. 47 (1953), n. 1/2, pp. 21–28.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Melinno, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44692716 · CERL cnp00285135 · GND (DE) 102398909 |
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