Max Dehn (Amburgo, 13 novembre 1878 – Black Mountain, 17 giugno 1952) è stato un matematico tedesco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dehn nacque da una famiglia ebrea[1] ad Amburgo, nella Germania Imperiale.
Grande studioso di geometria e di teoria dei nodi, si deve a lui la soluzione del terzo problema di Hilbert, ottenuta dimostrando che due poliedri di ugual volume potrebbero essere non equiscomponibili (1902). Tra gli studenti di Dehn annoveriamo Ott-Heinrich Keller, Ruth Moufang, Wilhelm Magnus e l'artista Dorothea Rockburne.
Allievo di David Hilbert, fu docente a Breslavia (1913) e Francoforte sul Meno (1921), ma nel 1935 emigrò negli USA perché di origini ebraiche. Qui riprese l'insegnamento al Black Mountain College, ove morì.
Nel 1907, insieme a Poul Heegaard, scrisse il primo libro sui fondamenti della topologia combinatoria.
Black Mountain College
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo del 1944, Dehn venne invitato per una lezione al Black Mountain College sulla filosofia e la storia della matematica. Le lezioni furono modificate, rispetto a quanto concordato, in “Common roots of mathematics and ornamentics" e in "Some moments in the development of mathematical ideas". Subito dopo, il Black Mountain College faculty lo contattò per un posto a tempo pieno. Dehn e la moglie si trasferirono al College dove iniziò a insegnare nel gennaio del 1945.
Al Black Mountain College, Dehn tenne corsi di Matematica, Filosofia, Greco e Italiano. Tenne con successo corsi di “Geometria per artisti”.
Amante delle foreste e del luogo, teneva spesso lezioni all'aperto, durante passeggiate nei boschi, che spesso divenivano occasioni per digressioni in vari campi del sapere, come filosofia, arte e natura, e sui loro rapporti con la matematica.
Nell'estate del 1952 Dehn divenne Professore Emerito, con possibilità di rimanere a vivere nel campus e di avere un ruolo di advisor. Morì poco dopo e fu sepolto nei boschi del campus.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bergmann, Birgit and Moritz Epple, and Ruti Ungar "Transcending Tradition: Jewish Mathematicians in German Speaking Academic Culture" 2012
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Max Dehn
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dehn, Max, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Dehn, Max, su sapere.it, De Agostini.
- Dehn, in Enciclopedia della Matematica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- (EN) Max Dehn, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Max Dehn, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
- (EN) Max Dehn, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Opere di Max Dehn, su Open Library, Internet Archive.
- Dehn's archive – presso University of Texas at Austin
- "Max Dehn, Kurt Gödel, and the Trans-Siberian Escape Route", un articolo di John W. Dawson in Notices of the AMS.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32062101 · ISNI (EN) 0000 0001 0884 9875 · LCCN (EN) n85280964 · GND (DE) 116054646 · BNF (FR) cb122982484 (data) · J9U (EN, HE) 987007276954205171 · CONOR.SI (SL) 166115683 |
---|