Siné, pseudonimo di Maurice Sinet (Parigi, 30 dicembre 1928 – Parigi, 5 maggio 2016[1]), è stato un giornalista, disegnatore e autore satirico francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha iniziato la propria fortunata carriera come vignettista a partire dagli anni cinquanta, pubblicato negli anni dai principali giornali francesi e vari esteri.
Le sue vignette sono state raccolte in album come Complaintes sans paroles, Portée de chat, Les Papes, CIA, quest'ultimo tradotto e pubblicato in Italia e Portogallo. Ha anche illustrato il testo ufficiale del Code Pénal.
Nel luglio 2008, in seguito alla pubblicazione di una vignetta riguardante la presunta conversione all'Ebraismo di Jean Sarkozy, figlio del presidente francese Nicolas Sarkozy, Siné venne licenziato dalla redazione di Charlie Hebdo per anti-semitismo, scatenando un duro dibattito.
A fine agosto 2008 annuncia la nascita del suo giornale satirico, Siné Hebdo (che riprende il nome del suo ex settimanale). L'anno dopo la rivista è in edicola, pubblicata il mercoledì contemporaneamente a Charlie Hebdo. Nel 2010 il settimanale Siné Hebdo termina le pubblicazioni per lasciare il posto al mensile Siné Mensuel, meno legato all'attualità politica e più alla cultura e al costume.
Era noto per lo stile irriverente e provocatorio del suo humour, che ha suscitato critiche e polemiche. Tra i suoi soggetti preferiti la religione, la politica, il costume e la cultura.
È morto il 5 maggio 2016 all'età di 87 anni dopo aver lottato per anni contro un cancro.
Siné Mensuel dopo la morte del suo fondatore continua ad uscire nelle edicole francesi il primo mercoledì di ogni mese per le Éditions du Crayon trovandosi in coppia, quindi, col settimanale Charlie Hebdo che appare parimenti di mercoledì. La direttrice della pubblicazione è Catherine Weil Siné, la vedova del disegnatore.[2]
La Corsica e Parigi
[modifica | modifica wikitesto]La rottura con Charlie Hebdo, oltre che causata dalla vicenda Sarkozy, ha radici ancora più lontane. Il disegnatore aveva una casa in Corsica, a San Gavino di Tenda, dove durante le vacanze lavorava all'ombra degli ulivi con la vista sul golfo di Saint Florent, come sottolinea Nice matin dell'estate 1999 in un articolo corredato dal ritratto dell'artista impegnato a compilare su un diario di lavoro il secondo volume delle sue memorie dopo Attention j'arrive.[3] Nel luglio nel 2001 il quotidiano Corse-Matin, pubblica un'ampia intervista a Siné e tra le immagini a supporto del servizio giornalistico si trova un disegno eseguito all'istante dove il personaggio dal «segno grafico sottile»[4] che identifica lo stile dell'artista francese ha un grande tatuaggio al centro del petto, l'isola corsa a mo' di cuore trafitta da una freccia.[5] Tale sentimento appassionato per l'isola strideva con la posizione di Charlie Hebdo, ad esempio, nei confronti degli autonomisti corsi che vengono descritti da Philippe Val, allora direttore della rivista satirica, nel numero in edicola il 28 luglio 2000: «Un pugno di tipi, raggruppati in lobby violenta, stanno per prendere in ostaggio l'80% della popolazione».[6]
In Italia
[modifica | modifica wikitesto]Il settimanale ABC il 19 giugno 1960 dedica un'intera pagina a Siné presentandolo in questo modo: «A un editore che gli aveva chiesto la sua autobiografia, Siné mandò il Facsimile di una fedina penale, con la sua foto di fronte e di profilo (...)» e annunciando l'inizio della collaborazione con il disegnatore francese.[7]
Nel 1960 i disegni di Siné illustrano il libro di Dino Buzzati Egregio signore, siamo spiacenti di…. Il volume contiene anche un' appendice di suoi disegni.[8]
Nel 1964 Il trimestrale di Bernardino Zapponi, Il Delatore n.4, La Morte, ha in copertina un disegno di Siné. Nello stesso numero troviamo disegni di Roland Topor e Saul Steinberg insieme ad altri di disegnatori italiani come Alberto Martini, Luciano Francesconi.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Complainte sans paroles, Paris, Jean-Jacques Pauvert, 1955. Prefazione di Marcel Aymé
- Portée de chats, Paris, Jean-Jacques Pauvert, 1957
- Les proverbes de Siné, Paris, Jean-Jacques Pauvert, 1958
- Paporama, Tout ça n'est rien quand on a la santité, Paris, Jean-Jacques Pauvert 1959
- Code pénal, Paris, Gonon Éditeur, 1959
- Haut-Le-Coeur!, Paris, Jean-Jacques Pauvert, 1965
- CIA, Roma, Samonà e Savelli, 1969
- Ma vie, mon oeuvre, mon cul!, Tome 1, Attention j'arrive , Tournai, Casterman, 2002, EAN : 9782203340275
- Les chats de Siné, Paris, Le Cherche Midi, 2012, prefazione di Umberto Eco
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Sinet Maurice Albert, su deces.matchid.io. URL consultato il 31 dicembre 2021.
- ^ (FR) Catherine Weil Sinet (direttrice), Siné Mensuel, in Le journal qui fait mal et ça fait du bien, n. 142, Paris, Éditions du Crayon, Juillet 2024, ISSN 2118-7827 .
- ^ (FR) Les memoires corses de Siné, in Nice matin, Nice, 28 luglio 1999.
- ^ Berlinghiero Buonarroti, Conferenza e intervista a cura di Tommaso Tozzi, in Cantieri in movimento. Immagini della protesta nel '68 e oggi di Adrana Dadà e Tommaso Tozzi, Firenze, Accademia di Belle Arti di Firenze e Il sessantotto, 2017, p. 24.
- ^ (FR) Christophe Laurent, Siné Auto-portrait le 12 juillet 2001, in Corse-matin, Ajaccio, 16 juillet 2001.
- ^ Massimo Presciutti, Una vacanza di Linguistic Adventures. Corsica, ovvero bellezza come identità, in in Camper, Anno 13°, n. 74, Firenze, Neri Editore s.n.c, novembre-dicembre 2000, pp. 35-38.
- ^ Paolo della Bella, Uno sguardo profondo. Viaggio nello Humour e nella Satira, Firenze, Cadmo, 2018, pp. 136-137.
- ^ Studio GR, "Egregio signore, siamo spiacenti di…" di Dino Buzzati e Siné al mercatino, in Cacciatore di libri, 2024. URL consultato il 21 dicembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Siné
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su sinehebdo.eu.
- (EN) Bibliografia di Siné, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Siné, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Siné, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Siné, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29540783 · ISNI (EN) 0000 0001 2125 8367 · Europeana agent/base/51638 · ULAN (EN) 500350462 · LCCN (EN) n82066822 · GND (DE) 118765582 · BNF (FR) cb11924899b (data) · J9U (EN, HE) 987007268266505171 · NDL (EN, JA) 00456685 |
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