Matia Bazar 1 album in studio | |
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Artista | Matia Bazar |
Pubblicazione | marzo 1976 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Musica leggera Pop Pop rock |
Etichetta | Ariston, Oxford, Virgin Dischi[1], EMI Italiana |
Produttore |
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Arrangiamenti | Stellita-Cassano (B4)[2] |
Registrazione | Studi Ariston |
Formati | LP, CD, download digitale |
Note | C'è già, in formazione, il batterista Giancarlo Golzi[3] |
Matia Bazar - cronologia | |
Album precedente
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Singoli | |
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Matia Bazar 1 è il primo album del gruppo italiano Matia Bazar, pubblicato su vinile dalla Ariston (catalogo AR LP 12283) nel 1976 e dalla Oxford (catalogo OX 3067) nel 1977, anticipato dai singoli La strada del perdono/Io, Matia (1974), Stasera... che sera!/Io, Matia e, l'ultimo, Per un'ora d'amore/Cavallo bianco (1975)[5][6].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È il secondo disco con il batterista Giancarlo Golzi (a tre anni dalla sua separazione dai Museo Rosenbach), dopo il singolo Per un'ora d'amore/Cavallo bianco (1976), eccetto i brani Stasera che sera (1975)[7] e Io, Matia (1974)[8]; infatti l'incisione di questi due brani prevede la collaborazione del batterista Paolo Siani[3][9].
Registrato negli Studi Ariston di proprietà di Alfredo Rossi, titolare dell'etichetta; tecnico del suono Roberto Di Muro Vilicich. I brani sono tutti delle Edizioni musicali Ariston, eccetto Suffering from Memories e Blue (editi dalle Edizioni musicali Santa Cecilia).
Tutte le canzoni, eccetto Gente d'ogni età ed i due brani in inglese Suffering from Memories e Blue, sono state inserite in singoli pubblicati tra il 1974 e il 1978 (vedi box a lato).
Nel 1991 è stato ristampato su CD e rimasterizzato dalla Virgin Dischi (catalogo MPICD 1009 - 777 7 86615 2), dopo il fallimento della Ariston nel 1989.
Reso disponibile per il download digitale, nel 2011, dalla EMI Italiana.
I brani
[modifica | modifica wikitesto]Stasera che sera
[modifica | modifica wikitesto]È il brano con cui, il gruppo partecipa alla 12ª edizione del concorso canoro radiotelevisivo Un disco per l'estate pur di non riuscire ad accedere alla fase finale di Saint Vincent. L'incisione include ancora la collaborazione, in veste di turnista, del batterista Paolo Siani. Subito dopo, tocca a Giancarlo Golzi completare la prima formazione della band.
Limericks
[modifica | modifica wikitesto]Il testo è costituito dallo spelling del titolo secondo la fonetica inglese. Il brano è stato usato come sigla di un programma della TV dei ragazzi; ecco perché il testo è stato co-firmato da Davide Rampello e dal regista della trasmissione Cino Tortorella.
Io, Matia
[modifica | modifica wikitesto]Nato come lato B del singolo d'esordio come solista di Antonella Ruggiero (lato A: La strada del perdono[8]), pubblicato sotto lo pseudonimo di "Matia"[10]. La registrazione inclusa nell'album è la stessa del 45 giri originale del 1974, ancorché il titolo sia indicato con la virgola. Essa include ancora la collaborazione del batterista Paolo Siani, ma non come turnista; bensì, come sostituto di Renzo "Pucci" Cochis nei J.E.T..
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di Salvatore Stellita (tranne B4); musiche di Salvatore Stellita (B4), Carlo Marrale (tranne B4) e Piero Cassano.
Co-autori: Giovanni Belfiore (A1, A2)[2], Graham Johnson (A4, B2), Davide Rampello e Cino Tortorella (entrambi, B3).
Lato A
[modifica | modifica wikitesto]- Per un'ora d'amore[11] – 3:58
- Cavallo bianco[11] – 4:55
- Ma che giornata strana – 4:45
- Blue – 3:19
- Un domani sempre pieno di te – 4:24
Durata totale: 21:21
Lato B
[modifica | modifica wikitesto]- Stasera che sera (Un disco per l'estate 1975) – 3:26
- Suffering from Memories – 3:36
- Limericks (Sigla TV Dedalo: Ricerca in nove giochi) – 3:44
- Io, Matia (strumentale) – 3:15
- Gente d'ogni età – 6:54
Durata totale: 20:55
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Gruppo
[modifica | modifica wikitesto]- Antonella Ruggiero – voce, vocalizzi (A2, B1, B4), armonica (B4), percussioni
- Piero Cassano – tastiere, voce
- Carlo Marrale – chitarre, voce
- Aldo Stellita – basso
- Giancarlo Golzi – batteria (tranne: B1, B4)
Altri musicisti
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Siani – batteria (B1[12], B4[13])[14][15]
- Hugo Heredia – sax tenore e contralto, flauto (A5)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Emanazione italiana della britannica Virgin Records.
- ^ a b c Non accreditati.
- ^ a b Provenienti: il primo dai Museo Rosenbach, il secondo dai Nuova Idea.
- ^ a b c d e f Solo i titoli in grassetto indicano i brani inclusi nell'album Matia Bazar 1.
- ^ Discografia album, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 15 gennaio 2014.
- ^ Discografia album, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 15 gennaio 2014.
- ^ Senza "...", né "!" finale.
- ^ a b Antonella Ruggiero accompagnata dai J.E.T..
- ^ Da non confondere con l'omonimo politico.
- ^ Che, in ligure, significa 'persona matta'.
- ^ a b Versione album.
- ^ Come turnista.
- ^ Come sostituto di Renzo "Pucci" Cochis nei J.E.T..
- ^ Vito Vita, Giancarlo Golzi (10 febbraio 1952-12 agosto 2015), su ilnegoziodieuterpe.blogspot.it, blogspot.it. URL consultato il 19 gennaio 2016.
- ^ Vito Vita, Mattia, prima e dopo (JPG), in Intervista a Giancarlo Golzi su Musica Leggera n°14, marzo 2011, p. 33. URL consultato il 19 gennaio 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Matia Bazar 1, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Matia Bazar 1, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Matia Bazar 1, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Autori e compositori, su Archivio Opere Musicali, SIAE. URL consultato il 28 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2011).
- (EN) Scheda album rimasterizzato, Anteprima di iTunes