Mario Morasso (Genova, 21 aprile 1871 – Varazze, 31 ottobre 1938) è stato uno scrittore, poeta, saggista e giornalista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un avvio vicino al Simbolismo, evidente nelle prime poesie e nell'idillio drammatico Trasformazioni d'anime, Morasso inclinò verso il mito della modernità, anticipando numerosi spunti che a breve sarebbero diventati i temi portanti del Futurismo. Chiedeva un ritorno al dispotismo dello stato, esaltava la guerra e la velocità, si auspicava l'avvento di una morale superomistica ed egoarchica, secondo il termine coniato nel celebre saggio Uomini e idee del domani (L'egoarchia) (1898), esaltazione dell'individualismo più sfrenato.
La sua opera più celebre, La nuova arma (la macchina) (1905), profetizza come la macchina dominerà la scena futura e sostituirà alla civiltà presente un nuovo modus vivendi e pensandi, divenendo in questo un chiaro Marinetti ante litteram.
Nel 1897 entrò a Il Marzocco e collaborò successivamente con Il Regno e con la rivista senese Vita d'Arte.
Fu anche giornalista sportivo, redigendo le cronache delle gare automobilistiche per riviste del calibro de Il Marzocco e L'Illustrazione Italiana.
Nel 1902 sposò a Venezia Aida Maestri; in quell'anno nacque la figlia Evelina,[1] che si sposerà con il conte Giuseppe Scapinelli di Leguigno, Patrizio di Modena e Reggio.
Dal 1908 si dedicò prevalentemente alla sua rivista Motori, cicli e sport, abbandonando un ruolo intellettuale di prima linea, e non figurando tra i futuristi ufficiali.
Cadde per lungo tempo nell'oblio, prima di essere riscoperto da Edoardo Sanguineti e dalla rivalutazione del Futurismo che occupò la scena in Italia negli anni Sessanta.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Trasformazioni d'anime (1890) - idillio drammatico in un atto e due scene
- Sinfonie luminose (1893) - raccolta di poesie
- Prodigi (1894) - raccolta di poesie
- Uomini e idee del domani (L'egoarchia) (1898)
- Contro quelli che non hanno e che non sanno (1899)
- L'imperialismo artistico (1903)
- Vita moderna dell'arte (1904)
- Imperialismo del secolo XX (1905)
- La nuova arma (la macchina) (1905)
- Il nuovo aspetto meccanico del mondo (1907)
- La nuova guerra (1914)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enciclopedia Treccani online, su treccani.it.
- ^ G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti e G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, vol. 3/2B, Torino, Paravia, 2001, pp.623-4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Sanguineti, «L'Estetica della velocità», in Poeti e poetiche del primo Novecento, Torino, Giappichelli, 1966
- Roberto Tessari, Il mito della macchina, Milano, Mursia, 1973
- Anna Teresa Ossani, Mario Morasso, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1983
- Paolo Pullega, Preliminari alla teoria estetica di Mario Morasso, in L'estetica italiana del '900, Napoli 1993
- Carlo Ossola, «Introduzione» a M. Morasso, La nuova arma (la macchina), Torino, Centro Studi Piemontesi, 1994
- Scritti Modernisti e Imperialisti di Mario Morasso, antologia a cura di Piero Pieri, Bologna, Allori, 2007
- Piero Pieri, Morasso Mario, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 76, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2012
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Mario Morasso
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Piero Pieri, MORASSO, Mario, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 76, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- Opere di Mario Morasso, su Liber Liber.
- Opere di Mario Morasso, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Mario Morasso, su Open Library, Internet Archive.
- Mario Morasso, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- L'esordio letterario di un anticipatore della modernità. Uno studio di Federica Roncati (PDF) [collegamento interrotto], su italianisti.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27877121 · ISNI (EN) 0000 0000 8210 804X · SBN CFIV110498 · BAV 495/282787 · LCCN (EN) n93024764 · GND (DE) 11924036X · BNF (FR) cb11974642v (data) |
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