Mario Bacciocchi (Fiorenzuola d'Arda, 17 settembre 1902 – Milano, 24 maggio 1974) è stato un architetto e urbanista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Fiorenzuola d'Arda, ottenne il diploma presso l'Istituto Tecnico commerciale per periti aziendali G. D. Romagnosi di Piacenza, e nel 1925 la laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano, dove era preside e professore Piero Portaluppi che, con Giovanni Muzio e Gio Ponti, costituiva il gruppo lombardo di architetti impegnati nel rinnovamento dell'architettura italiana[1].
Aprì i suoi studi professionali a Parma e a Salsomaggiore, cittadina dove era solito trascorrere i periodi di vacanza e dove si firmò, una delle prime opere, Poggio Diana[1]. Dopo queste prime esperienze professionale nella sua terra d'origine, si trasferì nel 1930 a Milano, dove acquisì grande notorietà con la costruzione della Torre Locatelli, alta 68 metri, nell'attuale piazza della Repubblica. Fu così definito "l'architetto dei grattacieli": infatti, all'inizio degli anni 50 ne realizzò sempre a Milano un secondo, alto 60 metri, in via Ariberto nº 1, a lato di corso Genova: la torre fa parte dell’ex complesso INAIL denominato via Ariberto-corso Genova.
Nel dopoguerra la sua fama varcò i confini nazionali, in India predispose il Piano regolatore della città di Gandidham, importante esempio di pianificazione urbana studiata per una popolazione di un milione e mezzo di abitanti, e successivamente negli Stati Uniti, realizzò la Cittadella Sacra a Boston, un'opera promossa dalla Fondazione Don Orione, finanziata dagli italo-americani e dal Governo americano[1].
Negli anni 1952-1958 collaborò con Enrico Mattei, presidente dell'Eni, realizzando numerosi progetti per conto di quest'azienda, fra cui le stazioni di servizio realizzate per l'Agip (la più nota e significativa delle quali è quella di Piazzale Accursio a Milano) e alcuni edifici della company town di Metanopoli.
Si spense a Milano il 24 maggio 1974.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Barilla, Salsomaggiore Terme (1925)
- Complesso Poggio Diana e il Cinema Teatro nuovo, Salsomaggiore Terme (1928 e 1940)
- Concorso per piazza Duomo, Milano, 1º premio ex aequo (1934)[2]
- Liceo Melchiorre Gioia, Piacenza (1933-1937)
- Torre Locatelli, Milano (1936-1939)
- Piccolo Cottolengo di Milano e annessa Chiesa di San Benedetto (1938)
- Piano regolatore della città di Gandhidham in India (1949)
- Stazioni di servizio tipizzate per l'Autostrada del Sole (1950)
- Ara Pacis Mundi, Medea (1950)
- Stazione di servizio Agip, piazzale Accursio, Milano (1951-1953)
- Torre Bacciocchi, Via Ariberto / Corso Genova, Milano (1952)
- Sede dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (1953-1957)
- Chiesa di Santa Barbara, San Donato Milanese (1955)
- Cittadella sacra della Fondazione Don Orione, Boston (1955-1956)
- Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, Milano (1962-1963)
- Edificio residenziale "Il Gigantino", San Donato Milanese (1965, demolito nel 1996[3])
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]Nel fondo Mappe, stampe e disegni dell'Archivio di Stato di Piacenza[4] sono conservati 28 disegni relativi al progetto per l'edificio del Liceo "Melchiorre Gioia" (1933-1937) disegnato da Bacciocchi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Mario Bacciocchi, su architetti.san.beniculturali.it, SAN - Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 10 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2017).
- ^ BACCIOCCHI, Mario, su Sistema archivistico nazionale – Archivio degli architetti. URL consultato il 22 gennaio 2024.
- ^ Siro Marziali, Cento candelotti abbattono il “Gigantino”, in Corriere della Sera, 23 giugno 1996 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Archivio di Stato di Piacenza, Mappe, stampe e disegni di Piacenza, su Sistema informativo degli archivi di Stato. URL consultato il 15 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Approfondimenti
- Dorothea Deschermeie, Avventure urbanistiche e architettoniche dell'Eni di Enrico Mattei (1953-1962). Tra progetto e strategia aziendale, Tesi di dottorato di Ricerca in Storia dell'Arte, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 19º Ciclo, aa. 2006-2007.
- Massimiliano Savorra, Mario Bacciocchi e le “invenzioni” per Enrico Mattei, in «Ark», 30, 2019, pp. 26-33 – ISSN 2240-2942
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mario Bacciocchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bacciocchi Mario, su architetti.san.beniculturali.it, SAN - Portale degli archivi degli architetti (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168144782699764820473 · GND (DE) 1078047715 |
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