Ouida, pseudonimo di Maria Louise Ramé o, come lei preferiva farsi chiamare Marie Louise de la Ramée (Bury St Edmunds, 1º gennaio 1839 – Viareggio, 25 gennaio 1908), è stata una scrittrice britannica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata nel Suffolk da padre francese e madre inglese,[1] a diciott'anni si trasferì con la madre nel sobborgo londinese di Ravenscourt Park, dove intraprese una rapida e apprezzata carriera di scrittrice adottando lo pseudonimo Ouida (deformazione infantile del nome Louise). Viaggiò a lungo nel continente per poi decidere di stabilirsi in Italia dove risiedette per oltre trent'anni, dal 1874 fino alla morte. Quando la scrittrice giunse in Toscana, inizialmente si stabilì a Firenze e poi nel 1874 soggiornò nelle colline di Scandicci[2]. È sepolta nel cimitero inglese di Bagni di Lucca in una tomba a sarcofago rassomigliante a quella di Ilaria del Carretto.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Nei suoi scritti traspaiono sia le idee anticonformiste sia la volontà di evadere dal contesto della limitante condizione femminile dell'epoca.
Nel corso della sua vita ha scritto oltre una quarantina di opere, tra cui numerosi romanzi come Sotto due bandiere, Falene o La principessa Napraxine. Attivista dei diritti degli animali, spesso li faceva diventare protagonisti delle sue opere, come nel romanzo Il cane delle Fiandre.
Degli altri volumi di Ouida meritano di essere ricordati: Due zoccoletti (1876), storia di un piccolo vaso di fiori; Bimbi (1882), brevi racconti rivolti ai più piccoli; In Maremma (1882), storia di un povero ragazzo abbandonato; La Stufa di Norimberga, storia di un bambino che si nasconde in una stufa e dopo mille curiose peripezie arriva alla corte del Re; Pascarel (1873) e Una stazione invernale. Questi due ultimi volumi sono il contributo di ammirazione alla città di Firenze che Ouida descrive con grande abbondanza di dati, riferimenti e citazioni.
Elenco delle opere
[modifica | modifica wikitesto]- Held in Bondage (Stretti nella schiavitù), 1863
- Stathmore, 1865
- Chandos, 1866
- Cecil Castlemaine's Gage, 1867
- Idalia, 1867
- Under Two Flags (Sotto due bandiere), 1867
- Beatrice Boville, 1868
- Puck, 1870
- Tricotrin, 1870
- Folle-Farine, 1871
- A Dog of Flanders (Il cane delle Fiandre), 1872
- Pascarello, 1873
- Signa, 1875
- In a Winter City (In una città d'inverno), 1876
- Ariadne, 1877
- Friendship (Un'amicizia), 1878
- Moths (Falene), 1880
- Pipistrello, 1880
- A Village Commune (Un comune rurale), 1882
- Bimbi, 1882
- In Maremma, 1882
- Afternoon, 1883
- Frescoes, 1883
- Wanda, 1883
- Princess Napraxine (La Principessa Napraxine), 1884
- The Nürnberg Stove (1895)
- A Rainy June, 1885
- Othmar, 1885
- A House Party, 1886
- Don Gesualdo, 1886
- Guideroy, 1889
- Ruffino, 1890
- Syrlin, 1890
- Santa Barbara, 1891
- The Tower of Taddeo, 1892
- The Silver Christ, 1894
- Two Offenders, 1894
- Toxin, 1895
- An Altruist, 1897
- Dogs, 1897
- Le Selve, 1897
- Muriella, 1897
- The Massarenes, 1897
- La Strega, 1899
- Critical Studies, 1900
- The Waters of Edera, 1900
- Street Dust, 1901
- Heliantus, 1908
Filmografia (parziale)
[modifica | modifica wikitesto]- The Dog of Flanders, regia di Yoshio Kuroda (1997), film d'animazione prodotto dalla Nippon Animation e remake della serie anime del 1975 Il fedele Patrash, basata su Il cane delle Fiandre.
- Il fedele Patrash, regia di Yoshio Kuroda (1975), anime televisivo prodotto dalla Nippon Animation e ispirato a Il cane delle Fiandre.
- Her Greatest Love, regia di J. Gordon Edwards (1917)
- Under Two Flags, regia di J. Gordon Edwards (1916), già uscito in due film nel 1912, rispettivamente con regia di Lucius Henderson e George Nichols e con due rifacimenti del 1922, regia di Tod Browning e del 1936, regia di Frank Lloyd
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Benché questi dati siano generalmente accettati, tuttavia fra gli storici continua a permanere qualche dubbio sulle sue vere origini. A titolo esemplificativo, si può segnalare l'articolo OUIDA AN AMERICAN. apparso su The New York Times del 29 gennaio 1908, all'indomani della sua morte, che la farebbe americana, sorella del colonnello confederato George Roy Gliddoth.
- ^ Scandicci nel cuore, CentroLibro, cit.,
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A.F. Guidi, Ouida, estratto da "Nuova Antologia", Roma 16 febbraio 1908
- G. Gobbi Sica, Scheda su Ouida, in I Giardini delle Regine. Il mito di Firenze nell'ambiente preraffaellita e nella cultura americana fra Ottocento e Novecento, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, 6 aprile-31 agosto 2004), Sillabe, Livorno 2004, pp. 217-218
- Ouida, In Maremma, con prefazione di M. Ciacci, Semper, Firenze 2008
- R. Carapelli, Ouida: una scrittrice inglese dell'Ottocento e il suo romanzo "In Maremma", in "Le Antiche Dogane", a. XI, n. 117, marzo 2009, p.7
- (EN) OUIDA AN AMERICAN.; Widow of Southern Officer Claims Dead Novelist as Sister-in-Law. PROF. GILLET IS DEAD. Normal College, in Which He Was Senior Professor, Left Without a Head., in The New York Times, 29 gennaio 1908. URL consultato il 6 ottobre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Ouida
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ouida
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ouida, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Salvatore Rosati, OUIDA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- (EN) Ouida, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Ouida, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Ouida, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Ouida, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Ouida, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di Ouida, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Ouida, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ouida, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Marie Louise de la Ramee / Ouida, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34490941 · ISNI (EN) 0000 0001 2100 5407 · BAV 495/16274 · Europeana agent/base/60188 · LCCN (EN) n82225768 · GND (DE) 119106019 · BNE (ES) XX1337905 (data) · BNF (FR) cb12127731x (data) · J9U (EN, HE) 987007273103705171 · NDL (EN, JA) 00451929 · CONOR.SI (SL) 269549667 |
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