Marcel Georges Albert Deflandre (Rouen, 20 luglio 1901 – Martignas-sur-Jalle, 11 gennaio 1944) è stato un ingegnere, dirigente sportivo e partigiano francese, resistente all'occupazione nazista nel gruppo Honneur et Patrie. Fucilato dai tedeschi nel 1944, a lui è intitolato lo stadio della Rochelle, città del cui club rugbistico era presidente.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1901 a Rouen da Jean-Jacques, tipografo, e Albertine Roget, tessitrice, si laureò in ingegneria e, dopo il matrimonio, si impiegò come direttore dell'impianto petrolifero di Raffinerie du Midi a la Pallice, il porto della Rochelle, in Charente Marittima[1].
Quando i tedeschi invasero il Paese nel 1940, La Rochelle divenne uno dei porti principali sull'Atlantico della Francia occupata, e la compagnia petrolifera fu confiscata; tuttavia Deflandre fu mantenuto nella sua dirigenza e nel 1942 ne fu nominato vicepresidente, con sovrintendenza sulle forniture di benzina[2]. Conquistatosi la fiducia dei tedeschi, che lo vedevano come un buon collaboratore, in realtà Deflandre, utilizzando un lasciapassare concessogli dalle autorità d'occupazione, aveva iniziato a distrarre quote di carburante per rifornire clandestinamente la resistenza, nella quale era nel frattempo entrato[2]. Militante nel gruppo filogollista Honneur et Patrie, dalle finestre del suo ufficio poteva osservare facilmente le manovre navali tedesche e informarne la resistenza; inoltre iniziò ad assumere anche ruoli d'azione, partecipando al paracadutaggio d'armi ai partigiani[1]. Verosimilmente tradito da un collaborazionista[2], fu arrestato a ottobre 1943 dalla RSHA[2] e, dopo una detenzione a La Rochelle in cui i nazisti tentarono di estorcergli informazioni, fu deportato a Bordeaux dove fu processato per tradimento e intelligenza col nemico, e condannato alla fucilazione, che avvenne l'11 gennaio 1944 al vicino campo di prigionia di Souge presso Martignas-sur-Jalle; i testimoni superstiti riferirono che, mentre veniva condotto al luogo d'esecuzione insieme ad altri condannati, affrontò il plotone tedesco intonando la Marsigliese[2], l'inno nazionale francese.
All'epoca della sua morte, Deflandre era anche il presidente del club rugbistico dello Stade Rochelais: infatti, dopo l'occupazione tedesca, i vari consorzi sportivi furono unificati e Deflandre, vice presidente di uno dei club fusi, fu eletto primo presidente del nuovo consorzio sportivo[2]. Dopo la liberazione della Francia la municipalità della Rochelle, proprietaria dell'impianto dove gioca il club, deliberò di intitolare a Deflandre lo stadio fino ad allora noto come Parc des Sports de Port-Neuf[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (FR) Jean-Pierre Besse, DEFLANDRE Marcel, Georges, Albert, su maitron.fr, Aubervilliers, Le Maitron - Dictionnaire Biographique, 14 novembre 2013. URL consultato il 26 novembre 2024 (archiviato il 7 maggio 2023).
- ^ a b c d e f g (FR) Marie-Laurence Dalle, Qui était Marcel Deflandre, l'homme qui a donné son nom au stade de La Rochelle ?, in France Bleu, 13 gennaio 2024. URL consultato il 26 novembre 2024 (archiviato il 26 febbraio 2024).