Manuel de Argüelles (Madrid, 10 novembre 1875 – Madrid, 10 dicembre 1945) è stato un politico e banchiere spagnolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il figlio di Manuel María de Argüelles, che combatté nella rivoluzione del 1868, e di sua moglie, María Emilia de Argüelles.
La famiglia di sua madre era tradizionalmente liberale: suo nonno, è stato membro del Parlamento per Infiesto (1846-1858); suo zio, fu nei Costituenti del 1836, ed era anche un parente di Agustín de Argüelles. Si laureò in giurisprudenza presso l'Università Centrale di Madrid.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Fin da giovane era interessato alla politica, unendosi al partito conservatore. Nel 1907 è stato eletto membro del Parlamento per il distretto di Infiesto, seggio che mantenne fino al 1923.[1]
Ebbe una brillante carriera amministrativa nel ministero delle finanze. Nel 1920 è stato promosso a sottosegretario da Domínguez Pascual.
È stato ministro delle Finanze (13 marzo-7 luglio 1921) e ministro dei trasporti (8 marzo-4 dicembre 1922).
Durante la dittatura di Primo de Rivera si dedicò come censore della Banco Español de Crédito, facendo parte del consiglio di amministrazione (marzo-ottobre 1925).
Con la dittatura morbida, era di nuovo ministro delle Finanze (30 gennaio-20 agosto 1930). Argüelles aveva criticato la politica economica eterodossa di José Calvo Sotelo,[2] il suo predecessore. Fu direttore di diverse società controllate e collegate, e ha servito come vice presidente (maggio 1942-10 dicembre 1945).[3]
Matrimoni
[modifica | modifica wikitesto]Primo Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 5 settembre 1902 a Gijón, María del Carmen Josefa de Armada, figlia di Álvaro de Armada, conte di Revillagigedo. Ebbero tre figli:
- Jaime de Argüelles (?-6 dicembre 1995), sposò Margarita Salaverría, ebbero sei figli;
- María Concepción de Argüelles, sposò Carlos Fernández de Henestrosa, ebbero tre figli;
- Josefa de Argüelles, sposò Miguel González de Castejón, ebbero sei figli.
Secondo Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte di María del Carmen, sposò la cognata María de la Concepción de Ulloa, figlia di Gonzalo de Ulloa. Non ebbero figli.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze spagnole
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dettagli delle nove elezioni su web del Congreso de los Diputados.
- ^ Tecnicamente, Argüelles successe a Francisco Moreno Zulueta, che occupò la carica per dieci giorni dopo di Calvo Sotelo.
- ^ Successe in seguito della scomparsa di Luis Álvarez de Estrada, consigliere del banco dalla sua fondazione e vicepresidente dal 1917. A Manuel de Argüelles gli successe, come vicepresidente un figlio del marchese de Cortina: Jaime Gómez Acebo y Modet, che accettò la presidenza nel 1959 alla morte di Garnica Echevarría.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Rull Sabater, Diccionario sucinto de Ministros de Hacienda (Madrid, Instituto de Estuudios Fiscales, 1991), s.v. «Argüelles Argüelles, Manuel».
- Ministros de Hacienda y de Economía de 1700 a 2005 (Madrid, Ministerio de Economía y Hacienda, 2005), pp. 336-337 Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive. (con reproducción en color de su retrato, obra del pintor José Ramón Zaragoza).
- José Luis García Delgado, «La política económica española de 1930: el error Argüelles», en Papeles de economía española n.º 1 (1979), pp. 43-47.
- José Luis García Ruiz, «¿Pueden los grandes bancos ser empresas familiares? Una aproximación desde la historia bancaria madrileña», comunicación al X Congreso Internacional de la AEHE (Carmona, Universidad Pablo de Olavide, 2011), pp. 6-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Manuel de Argüelles
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Base Documental d'Història Contemporània de Catalunya.
- Enciclopedia Global marcheval.com, s.v. Banco Español de Crédito, S.A. (1902-2013) Archiviato il 23 novembre 2015 in Internet Archive.