Manuel Borras Ferré vescovo della Chiesa cattolica | |
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Busto in onore di monsignor Manuel Borras y Ferré a La Canonja. | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 9 settembre 1880 a La Canonja |
Ordinato presbitero | 19 settembre 1903 dal vescovo Carlo Allorio |
Nominato vescovo | 19 aprile 1934 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 22 luglio 1934 dal cardinale Francisco de Asís Vidal y Barraquer |
Deceduto | 12 agosto 1936 (55 anni) a Montblanc |
Beato Manuel Borras Ferré | |
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Vescovo e martire | |
Nascita | 9 settembre 1880 a La Canonja |
Morte | 12 agosto 1936 (55 anni) a Montblanc |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 13 ottobre 2013 da papa Francesco |
Ricorrenza | 12 agosto |
Narciso de Esténaga y Echevarría (La Canonja, 9 settembre 1880 – Montblanc, 12 agosto 1936) è stato un vescovo cattolico spagnolo. È uno dei tredici vescovi uccisi nella zona repubblicana durante la guerra civile spagnola, vittima della persecuzione religiosa.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Monsignor Manuel Borras y Ferré nacque a La Canonja il 29 ottobre 1880.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 settembre 1903 fu ordinato presbitero. Poco tempo dopo gli fu affidato l'ufficio di notaio della curia ecclesiastica e della corte metropolitana di Tarragona. Dal 1905 fu vice direttore diocesano dell'Apostolato della preghiera e nel 1910 venne nominato confessore del Pontificio seminario. Fu anche sostituto cancelliere. Nel 1914, quando monsignor Francisco de Asís Vidal y Barraquer venne nominato amministratore apostolico della diocesi di Solsona, venne nominato segretario della curia vescovile e poco dopo vicario generale.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 aprile 1934 papa Pio XI lo nominò vescovo ausiliare di Tarragona e titolare di Bisica. Ricevette l'ordinazione episcopale il 22 luglio successivo nella cattedrale di Tarragona dal cardinale Francisco de Asís Vidal y Barraquer, arcivescovo metropolita di Tarragona, co-consacranti il vescovo di Solsona Valentín Comellas y Santamaría e quello di Girona José Cartaña y Inglés.
Dopo il fallimento dell'insurrezione militare a Barcellona, la città di Tarragona, in attesa dei fatti, rimase fedele al governo del Fronte popolare. Tuttavia, pochi giorni dopo ci fu un'ondata di crimini, incendi, profanazioni di chiese e omicidi di preti e civili non schierati o di destra.
La notte del 21 luglio, monsignor Borrás fu arrestato insieme al cardinale Francisco de Asís Vidal y Barraquer e trasferito al monastero di Santa Maria di Poblet. Il 24 luglio furono trasferiti a Montblanc. Il cardinale venne rilasciato e si trasferì in Italia, ma gli fu impedito portare con sé monsignor Borras, che rimase imprigionato per più di due settimane. Il 12 agosto venne prelevato dalla sua cella dai miliziani. Salutò il compagno dicendo: "Adios, Fornell, ci vedremo in Cielo". Con un autocarro raggiunsero una località a circa tre chilometri da Montblanc. Lì lo fucilarono. Morì benedicendo e perdonando i suoi assassini. Il suo corpo venne poi bruciato.
Beatificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 luglio 1959 venne aperto il processo di beatificazione a Tarragona. La sua causa fu unita a quella di altri 146 ecclesiastici del clero secolare e regolare, uccisi in giorni diversi nello stesso periodo.
Il 28 giugno 2012 papa Benedetto XVI ricevette in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, e lo autorizzò a promulgare il decreto riguardante il martirio dei Servi di Dio Manuel Borras y Ferré, vescovo ausiliare di Tarragona, e Agapito Modesto (al secolo: Modesto Pamplona Falguera), dell'Istituto dei Fratelli delle scuole cristiane, nonché 145 compagni; uccisi, in odio alla Fede, in Spagna dal 1936 al 1939.
Monsignor Manuel Borras y Ferré, Agapito Modesto e compagni martiri vennero beatificati il 13 ottobre 2013 durante una cerimonia tenutasi al Complex Educatiu di Tarragona e presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.[1]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Carlo Sacconi
- Cardinale Edward Henry Howard
- Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
- Cardinale Gregorio María Aguirre y García, O.F.M.
- Arcivescovo Antolín López y Peláez
- Cardinale Francisco de Asís Vidal y Barraquer
- Vescovo Manuel Borras y Ferré
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Manuel Borrás Ferré, Ob., Agapito Modesto, FSC y 145 comp., in www.beatificacion2013.com. URL consultato il 28 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cárcel Ortí, Vicente (2000): La gran persecución: España, 1931-1939 Barcelona, Planeta[1] ISBN 84-08-03519-3
- Gonzalo Redondo|Redondo, Gonzalo (1993): Historia de la Iglesia en España, 1931-1939, en dos tomos. Madrid, Rialp.[2] ISBN 84-321-2984-4
- Montero Moreno, Antonio (1999 [1961]): Historia de la persecución religiosa en España, 1936-1939. Madrid, Edicionas Católicas. ISBN 84-7914-383-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Manuel Borras y Ferré
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Manuel Borras y Ferré, in Catholic Hierarchy.
- Manuel Borras y Ferré, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Recensione di una biografia di Manuel Borrás[collegamento interrotto]
- Breve biografia de Manuel Borrás (in catalano)
- Víctimas de la represión religiosa (in francese)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4552147312828037970003 · GND (DE) 1112757295 · BNE (ES) XX1390455 (data) |
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- ^ Estratto del libro su google books, su books.google.es. URL consultato il 7 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2015).
- ^ Estratto del libro su google books (volumen 2), su books.google.es. URL consultato il 7 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2015).