L'impero di Ash | |
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Titolo originale | Empire of Ash |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Canada |
Anno | 1988 |
Durata | 86 min |
Rapporto | 16:9 |
Genere | fantascienza |
Regia | Michael Mazo |
Soggetto | Saul Urbonas |
Sceneggiatura | Loyd A. Simandl |
Produttore | Loyd A. Simandl |
Casa di produzione | North American Picture Releasing |
Distribuzione in italiano | Paradise 90 |
Interpreti e personaggi | |
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L'impero di Ash (Empire of Ash) è un film del 1988 diretto da Michael Mazo.
È un film fantascientifico canadese di ambientazione postapocalittica sceneggiato e prodotto da Loyd A. Simandl. Il film è stato ridistribuito nel 1989 col titolo Empire of Ash II e in seguito rieditato come Maniac Warriors per il mercato statunitense. Ha avuto un seguito, Empire of Ash III (Last of Warriors per il mercato statunitense).
Trama
[modifica | modifica wikitesto]XXV secolo. Dalle ceneri di una pestilenza i sopravvissuti sani piombano in un cupo medioevo, e si danno da fare per costruire una nuova società, mentre cercano di resistere agli attacchi di un'orda di barbari composta dai sopravvissuti infetti. Essi si aggrappano alla vita con l'ausilio della Medicina: continue trasfusioni di sangue di vittime non contaminate concedono loro una vita normale per un breve tempo.
Da questi ultimi viene rapita la sorella di Danielle. Danielle si precipita a salvarla con l'aiuto degli allegri compari in un clima di violenza, pallottole vaganti, medici mutanti, uomini di Chiesa che si proclamano profeti di religioni dimenticate dai propri Padri alle quali si alternano scene di nudo, dialoghi incoerenti e sfilate d'improbabili mezzi corazzati. Alla fine tutto ritorna come prima, ed i malati vengono quasi tutti eliminati.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese si svolsero nella Columbia Britannica, anche se la storia è ambientata nel Nuovo Idaho.
La casa di produzione canadese non era contenta dei risultati al botteghino, ma doveva recuperare almeno una parte dei cinquantamila dollari che era costata la produzione. Fu un'idea del regista stesso riproporre lo stesso film l'anno dopo, facendolo passare per un sequel. L'idea non fu molto apprezzata dal pubblico e il film fu venduto alla North American Picture, che provvide a conferirgli una coerenza nella fabula: in questa edizione viene introdotta la storia del virus che aveva decimato il genere umano. Inizialmente non veniva spiegato alcun virus, e questa era la soluzione più ovvia: c'erano troppe conifere e specchi d'acqua per le conseguenze di un fall-out, e troppi mezzi corazzati per giustificare un tracollo economico causato dall'esaurimento del petrolio. Così i mutanti sono ora "infetti". Esso viene spiegato dal narratore durante il film, con sottofondo di chitarra: siamo nel venticinquesimo secolo, siamo in Nuova Idaho, e il compito dei novelli templari è di difendere dai "peccatori" la terra che diventerà la "Nuova Madre".
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Il campo lunghissimo offre notevoli panoramiche di foresta vergine e incontaminata, ma anche i piani medi sui personaggi lasciano trasparire i fiumi puliti dalle rive pietrose, sulle cui rive la gente pesca contemplando l'immensità che li circonda. Questo messaggio è caro ai canadesi: la natura, la "Grande Madre" che dà speranza e nutrimento ha conosciuto tempi migliori di questo cupo medioevo e l'unica salvezza è allearsi con essa; gli appestati invece usano mezzi meccanici per sopravvivere, e questi mezzi meccanici sfruttano incondizionatamente esseri della natura, ignorando che il prosciugarsi delle risorse non farà altro che ucciderli. Si torna alla religione dei Nativi: si venera la Natura, la Madre Idaho, si collabora col mondo animale. Questo è il messaggio del film che accomuna il filone catastrofico canadese.[senza fonte]
Fantafilm scrive che si tratta del "solito repertorio alla post-apocalittico di serie B: mutanti in saio da lebbrosi, esplosioni e sparatorie, motociclette e mezzi corazzati modificati, elmetti e giubbotti rinforzati con placche di metallo e borchie varie, sceneggiatura in stile fumetto, e qualche nudo femminile."[1]
Sequel
[modifica | modifica wikitesto]Nel sequel Empire of Ash III, noto negli Stati Uniti come Last of Warriors, la trama va incontro al gusto dell'epoca: l'ibridazione, spesso di gusto spiccatamente fumettistico, tra la fantascienza e il cinema d'azione violenta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Empire of Ash, in Fantafilm. URL consultato il 3 gennaio 2014.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), L'impero di Ash, in Fantafilm.
- (EN) L'impero di Ash, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) L'impero di Ash, su FilmAffinity.
- (EN) L'impero di Ash, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Recensione attendibile, su mrsatanism.com.
- (EN) Recensione goliardica, su post-apocalypse.co.uk. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
- (EN) Le fonti sul botteghino, su cryptspace.yuku.com. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2010).