Mammillaria carretii | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Cacteae |
Genere | Mammillaria |
Specie | M.carretii |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Genere | Mammillaria |
Specie | M.carretii |
Nomenclatura binomiale | |
Mammillaria carretii Rebut ex K.Schum. | |
Sinonimi | |
Neomammillaria saffordii |
Mammillaria carretii Rebut ex K.Schum. è una piccola pianta succulenta della famiglia delle Cactaceae, endemica del Messico[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]M. carretii ha un fusto solitario, di solito depresso-globoso in alcuni casi brevemente cilindrico, largo 5 cm circa, di colore verde scuro. I tubercoli che ricoprono l'intera pianta sono cilindrici, morbidi, privi di lattice, lunghi poco meno di 1 cm. Le ascelle alla loro base sono provviste inizialmente di lanuggine che col tempo però scompare lasciandole completamente nude. Dalle ascelle partono 1-4 setole molto sottili. Ogni tubercolo porta in cima un'areola provvista di 12-14 spine radiali giallastre leggermente curve, aghiformi lunghe fino a 13mm, e una spina centrale leggermente più robusta lunga 14-18mm di colore marroncino, uncinata. Tutte le spine sono finemente pubescenti. Il fiore nasce all'ascella dei tubercoli, è allungato-imbutiforme, di colore bianco crema con venature rosa su ogni petalo. Le dimensioni del fiore si aggirano sui 24–25 mm in lunghezza e 13–15 mm in diametro. Il frutto è una bacca allungata di colore verde, piena di piccoli semi di colore marrone.[senza fonte]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]M.carretii è diffusa in natura negli stati messicani di Coahuila e Nuevo León su sterili pendii argillosi ad altitudini comprese tra i 700 e i 1400 m.[1]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La Lista rossa IUCN classifica Mammillaria carretii come specie vulnerabile.[1]
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa pianta non è di facilissima coltivazione, in quanto le delicate radici sono soggette a marciumi e facilmente portano alla perdita dell'intera pianta. Come in molte altre piante grasse si può evitare ciò cercando di annaffiare con parsimonia e regolarmente. Di grande aiuto è anche mantenere in inverno la pianta al riparo dal freddo, in una posizione quanto più calda e soleggiata.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Fitz Maurice, B, Sotomayor, M., Fitz Maurice, W.A., Hernández, H.M. & Smith, M. 2013, Mammillaria carretii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ (EN) Mammillaria carretii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 aprile 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mammillaria carretii
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