Il Mabinogion è un gruppo di testi in prosa provenienti da manoscritti gallesi medievali, contenenti eventi storici dell'Alto Medioevo, reminiscenze mitologiche, che hanno alcune corrispondenze con quelle dell'Irlanda.
Suddivisione dell'opera
[modifica | modifica wikitesto]I quattro rami
[modifica | modifica wikitesto]I testi principali sono quattro, definiti rami o branche,[1] ciascuno dei quali è intitolato a un protagonista:
- Mabinogi di Pwyll, principe di Dyfed narra dei genitori di Pryderi, la sua nascita, la sua scomparsa e il suo ritorno.
- Mabinogi di Branwen, figlia di Llyr è quasi tutto incentrato sul matrimonio di Branwen con Matholwch, re d'Irlanda. C'è anche Pryderi, ma ha un ruolo minore.
- Mabinogi di Manawydan, figlio di Llyr narra del ritorno a casa di Pryderi, insieme a Manawyddan, fratello di Branwen, e delle disavventure che accadono loro.
- Mabinogi di Math fab Mathonwy è quasi tutto incentrato su Math e Gwydion, che entra in conflitto con Pryderi.
I cinque racconti aggiuntivi
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono poi cinque racconti provenienti dalla tradizione gallese e dalla leggenda:
- Il sogno di Macsen Wledig;
- Lludd e Llefelys;
- Culhwch e Olwen;
- Il Sogno di Rhonabwy;
- Il racconto di Taliesin.
Culhwch e Olwen e Il sogno di Rhonabwy hanno molto interessato gli studiosi in quanto contengono antiche tradizioni su re Artù.
Il sogno di Macsen Wledig è invece una storia romanticizzata sull'imperatore romano Magno Massimo.
Il racconto di Taliesin, biografia leggendaria del famoso bardo, è un'opera tarda, omessa da alcune moderne traduzioni.
I tre romanzi gallesi
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono infine tre racconti, detti Y Tair Rhamant (I tre romanzi gallesi), anche queste con storie legate al ciclo arturiano, che compaiono anche nei poemi di Chrétien de Troyes). Gli studiosi hanno discusso se i romanzi gallesi siano basati sull'opera di Chrétien o se derivino da fonti comuni al poeta francese. Sebbene sia probabile la prima ipotesi, tuttavia è probabile che Chrétien abbia basato le sue storie su antiche fonti celtiche. I racconti sono:
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Mabinogion nasce da un equivoco in cui incorse la prima traduttrice dell'opera, la britannica Lady Charlotte Guest.[2] Trovò in uno dei racconti la parola gallese mabynogyon e pensò che fosse il plurale del gallese mabinogi. La parola stessa mabinogi ha un significato alquanto oscuro, sebbene sia abbastanza chiaro che sia connessa al gallese mab ("figlio"). Il professor Eric Hamp ha ipotizzato che la parola sia connessa con il nome del dio celtico Maponos e che si riferisse a materiale letterario pertinente a tale dio. In origine il nome Mabinogi si riferiva solo ai quattro racconti principali, che si ritiene derivino da tradizioni ancora più antiche. Infatti ognuno di questi quattro racconti termina con la frase qui finisce questa parte del mabinogi.
Datazione
[modifica | modifica wikitesto]Il corpus del Mabinogi è tramandato su due manoscritti, il Llyfr Coch Hergest (Libro rosso di Hergest) risalente al periodo tra il 1382 e il 1410, e il Llyfr Gwyn Rhydderch (Libro bianco di Rhydderch), scritto nel 1350 circa. Frammenti di questi racconti sono però conservati anche in manoscritti risalenti all'inizio del XIII secolo. Dall'analisi del linguaggio usato nei racconti si è concluso che risalgono ad un periodo compreso tra il 1100 e il 1150.
Adattamento fantasy
[modifica | modifica wikitesto]La scrittrice Evangeline Walton ha riscritto la tetralogia del Mabinogion in versione romanzo fantasy,[3] ritenendo che il linguaggio del mito sia oggi incomprensibile ai più. La serie è intitolata I Mabinogion (ISBN 88-502-0706-9) ed è formata da quattro romanzi:
Traduzioni in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Gabriella Agrati, Maria Letizia Magini (a cura di), I racconti gallesi del Mabinogion, Milano, Arnoldo Mondadori, 1982.
- Isabella Abbiati, Grazia Soldati (a cura di), I Mabinogion, Roma, Venexia, 2011.
- Evangeline Walton, I Mabinogion, Milano, Garzanti-Vallardi, 1980 (Adattamento dell'opera in stile "fantasy").
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mabinogion, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 settembre 2024.
- ^ Lady Charlotte Guest, The Mabinogion, 1877.
- ^ Evangeline Walton, The Mabinogion Tetralogy, New York, Overlook Press, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mabinogion
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mabinogion, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Mabinogion, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Bibliografia su Mabinogion, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- (EN) Mabinogion, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Versione scaricabile del Mabinogion in inglese.
- Testo inglese del Mabinogion scaricabile in formato (PDF).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 181514588 · LCCN (EN) n91034365 · GND (DE) 4206464-8 · BNF (FR) cb120083842 (data) · J9U (EN, HE) 987007289710405171 |
---|