MAX IV è un centro di ricerca di nuova generazione[1][2] basato sulla radiazione di sincrotrone, costruito a Lund, Svezia. È il più potente sincrotrone della sua tipologia.[3] Il suo design[4][5] e la fase di pianificazione sono stati portati avanti dal laboratorio nazionale svedese MAX-lab, che fino al 2015 gestiva tre acceleratori per la ricerca con radiazione di sincrotrone: MAX I (550 MeV, aperto nel 1986), MAX II (1.5 GeV, aperto nel 1997) e MAX III (700 MeV, aperto nel 2008). MAX-lab ha supportato circa 1000 utenti l'anno, provenienti da 30 diverse nazioni. Il laboratorio gestiva 14 strumenti scientifici su un totale di 19 stazioni sperimentali indipendenti, con applicazioni su un'ampia varietà di tecniche sperimentali come macromolecolare, cristallografia, spettroscopia elettronica, nanolitografia e produzione di fotoni per esperimenti foto-nucleari. MAX-lab è stato chiuso il 13 dicembre 2015 (nel giorno di Santa Lucia) per i preparativi su MAX IV.
Il 27 aprile 2009 il ministro svedese dell'educazione e della ricerca, il consiglio delle ricerche svedese, l'università di Lund, la regione Scania e l'agenzia governativa svedese di finanziamento Vinnova hanno stabilito di finanziare il centro di ricerca.[6]
Il nuovo laboratorio, che include due anelli per lo stoccaggio dei fasci di particelle e un acceleratore lineare a piena potenza, è situato a Brunnshög, nel nord-est di Lund.
L'inaugurazione di MAX IV è avvenuta il 21 giugno 2016, nel giorno del solstizio estivo.[6] Il più grande dei due anelli di stoccaggio ha la circonferenza di 528 metri, opera all'energia di 3 GeV ed è stato ottimizzato per i raggi X ad alta luminosità. L'anello più piccolo ha la circonferenza di 96 metri, opera a 1.5 GeV ed è stato ottimizzatio per i raggi UV.[7]
Esistono piani per espansioni future del centro di ricerca che prevedono di aggiungere un laser a elettroni liberi (FEL), che non è ancora stato finanziato.[6]
Allo stato attuale, l'anello più grande da 3 GeV è stato aperto agli utenti con pochi strumenti[8] di ricerca, mentre l'apertura del più piccolo è stata fissata nel 2018.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dieter Einfeld, Multi-bend Achromat Lattices for Storage Ring Light Sources, in Synchrotron Radiation News, vol. 27, n. 6, 2 novembre 2014, pp. 4–7, DOI:10.1080/08940886.2014.970929, ISSN 0894-0886 .
- ^ (EN) Tavares P.F., Leemann S.C., Sjöström M. e Andersson Å., The MAX IV storage ring project, in Journal of Synchrotron Radiation, vol. 21, n. 5, 1º settembre 2014, pp. 862–77, DOI:10.1107/S1600577514011503, ISSN 1600-5775 , PMC 4181638, PMID 25177978.
- ^ (SV) Världens starkaste synkrotron invigs - Umeå universitet, su teknat.umu.se, 21 giugno 2016. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2016).
- ^ (EN) Johansson M., Anderberg B. e Lindgren L.-J., Magnet design for a low-emittance storage ring, in Journal of Synchrotron Radiation, vol. 21, n. 5, 1º settembre 2014, pp. 884–903, DOI:10.1107/S160057751401666X, ISSN 1600-5775 , PMC 4181640, PMID 25177980.
- ^ (EN) Al-Dmour E., Ahlback J., Einfeld D., Fernandes Tavares P.F. e Grabski M., Diffraction-limited storage-ring vacuum technology, in Journal of Synchrotron Radiation, vol. 21, n. 5, 1º settembre 2014, pp. 878–83, DOI:10.1107/S1600577514010480, ISSN 1600-5775 , PMC 4181639, PMID 25177979.
- ^ a b c (EN) History – MAX IV, su maxiv.lu.se. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2020).
- ^ (EN) Accelerators – MAX IV, su maxiv.lu.se. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2017).
- ^ (EN) Urpelainen S., Såthe C., Grizolli W., Agåker M., Head A.R., Andersson M., Huang S.-W., Jensen B.N. e Wallén E., The SPECIES beamline at the MAX IV Laboratory: a facility for soft X-ray RIXS and APXPS, in Journal of Synchrotron Radiation, vol. 24, n. 1, 1º gennaio 2017, pp. 344–353, DOI:10.1107/S1600577516019056, ISSN 1600-5775 , PMC 5182029, PMID 28009577.
- ^ (EN) 1.5 GeV storage ring – MAX IV, su maxiv.lu.se. URL consultato il 9 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su MAX IV
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su maxiv.lu.se.
- Lightsources.org, informazioni sui sincrotroni e sulle sorgenti di luce laser a elettroni liberi nel mondo
- International evaluation of the MAX IV concept (2006), in formato pdf
- "Status of the MAX IV Laboratory", articolo pubblicato da Taylor & Francis su Synchrotron Radiation News il 1º febbraio 2016, disponibile online: http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/08940886.2016.1124683
- "MAX IV is Ready to Make the Invisible Visible", articolo pubblicato da Taylor & Francis su Synchrotron Radiation News il 2 dicembre 2016, disponibile online: http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/08940886.2016.1244463
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4586149416759789730002 · ISNI (EN) 0000 0004 0449 4896 |
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