Luigi Settino | |
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Nascita | San Pietro in Guarano, 6 gennaio 1897 |
Morte | Dosso Faiti, 14 maggio 1917 |
Cause della morte | caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Fanteria |
Reparto | 30º Reggimento fanteria "Pisa" |
Anni di servizio | 1915-1917 |
Grado | Soldato |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Battaglie | Decima battaglia dell'Isonzo |
Comandante di | vedi qui |
dati tratti dall'articolo Medaglie d'oro al valor militare concesse a Calabresi della provincia di Cosenza per atti eroici compiuti durante la Grande Guerra in Calabria Sconosciuta n.145, gennaio-marzo 2015[1] | |
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Luigi Settino (San Pietro in Guarano, 6 gennaio 1897 – Dosso Faiti, 14 maggio 1917) è stato un militare italiano. Soldato del 30º Reggimento fanteria "Pisa" durante la prima guerra mondiale, fu decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a San Pietro in Guarano il 6 gennaio 1897,[1] dopo lo scoppio della prima guerra mondiale fu arruolato nel Regio Esercito. Inquadrato come soldato nella 5ª Compagnia, 30° Reggimento fanteria,[2] della Brigata “Pisa”, cadde in combattimento sul Dosso Faiti il 14 maggio 1917. L'esplosione di una granata d'artiglieria gli asportò le braccia e le gambe ferendolo anche alla faccia, e soccorso da un plotone di rincalzi rifiutò le cure incitando i soldati a raggiungere la zona d'operazioni.[2] Più tardi fu nuovamente soccorso, ma rifiutò di farsi trasportare nelle retrovie chiedendo al suo comandante di poter morire in trincea, tra i suoi compagni.[2] Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III gli conferì motu proprio la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria con provvedimento del 10 settembre dello stesso anno.[1] Per onorarne la memoria il suo paese gli intitolò l’istituto comprensivo e di una via, mentre due lapidi furono poste nella chiesa parrocchiale.[N 1] A Cosenza gli fu intitolata la Caserma del reggimento bersaglieri.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 10 settembre 1917
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Liberti 2015, pp. 7-10.
- ^ a b c Pallavicini 1919, p. 292.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Alberto Cavaciocchi, Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
- Paolo Pallavicini, La guerra italo-austriaca, 1915-1918, New York, Società Editrice Italiana, 1919.
- (EN) John R. Schindler, Isonzo: The Forgotten Sacrifice of the Great War, Westport, Praeger Publishers, 2001, ISBN 0-275-97204-6.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Rocco Liberti, Medaglie d'oro al valor militare concesse a Calabresi della provincia di Cosenza per atti eroici compiuti durante la Grande Guerra, in Calabria Sconosciuta, n. 145, gennaio-marzo 2015, pp. 7-10.