Luigi Gonzaga del Liechtenstein | |
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Il feldzeugmeister Luigi Gonzaga del Liechtenstein in una litografia di Josef Kriehuber del 1834 | |
Nascita | Vienna, 1º aprile 1780 |
Morte | Praga, 4 novembre 1833 |
Cause della morte | morte naturale |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Sacro Romano Impero Impero austriaco |
Forza armata | Esercito del Sacro Romano Impero Esercito imperiale austriaco |
Arma | Cavalleria |
Anni di servizio | 1799 - 1833 |
Grado | Feldzeugmeister |
Guerre | Guerra della seconda coalizione antifrancese Guerra della seconda coalizione antifrancese Campagna di Germania del 1813 Guerra della sesta coalizione antifrancese |
Battaglie | Battaglia di Ostrach Battaglia di Schongau Battaglia di Söflingen Assedio di Ulma Battaglia di Teugn-Hausen Battaglia di Gorodechno Battaglia di Wyzna Battaglia di Wyczulki Battaglia di Dresda Battaglia di Lipsia Battaglia di Dölitz Battaglia di Hochheim |
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Luigi Gonzaga Giuseppe Francesco di Paola Teodoro del Liechtenstein, noto anche col nome tedesco di Alois Gonzaga von Liechtenstein (Vienna, 1º aprile 1780 – Praga, 4 novembre 1833), è stato un generale austriaco. Fu Feldzeugmeister dell'esercito imperiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Luigi Gonzaga del Liechtenstein era il figlio minore del feldmaresciallo imperiale e principe Carlo Borromeo del Liechtenstein (1730–1789) e di sua moglie, Maria Eleonora di Oettingen-Spielberg (1745–1812). Era membro quindi di un ramo collaterale della casata dei principi del Liechtenstein. Luigi, come suo padre e i suoi fratelli prima di lui, intraprese ancora giovanissimo la carriera militare. Suo fratello, nello specifico, era il feldmaresciallo imperiale Maurizio del Liechtenstein.
Nel 1798 si arruolò nell'esercito imperiale con il 22º reggimento di fanteria e venne promosso tenente al seguito. Nella seconda coalizione prese parte alla battaglia di Ostrach (21 marzo 1799) ove ebbe il proprio battesimo del fuoco. Promosso capitano, prese parte alla campagna militare in Svizzera e combatté nella battaglia di Pfungen (28 maggio 1799). Dal 1800 venne promosso al rango di maggiore ed entrò a far parte di un reggimento di fanteria.
Nella campagna del 1800, servì sotto il comando del tenente generale principe Enrico XV di Reuss zu Plauen. L'11 e 14 giugno 1801, il suo reggimento venne coinvolto nelle due battaglie che si tennero presso Schongau am Lech. Nonostante fosse stato ferito, continuò a combattere alla guida dei propri uomini sino a quando una palla di cannone francese non lo colpì alla gamba sinistra, rompendogliela. Venne quindi catturato dai francesi e rilasciato solo dopo la firma della pace. Al suo ritorno in servizio, venne promosso al grado di tenente colonnello nel gennaio del 1801 e gli venne conferita la croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Maria Teresa per il valore dimostrato in battaglia. Nel corso della guerra della terza coalizione, raggiunse il grado di colonnello ed ottenne il comando del 12º reggimento di fanteria col quale servì sotto il feldmaresciallo luogotenente Karl Mack von Leiberich in Svevia nel 1805. Le sue truppe combatterono ad Haslach (11 ottobre) ed a Söflingen e il 20 ottobre 1805, l'intera guarnigione imperiale di Ulma cadde prigioniera dei francesi.
Promosso maggiore generale nel 1809, divenne colonnello proprietario del 12º reggimento di fanteria. Come comandante della III brigata austriaca divenne parte del corpo d'armata del tenente generale principe Federico Francesco Saverio di Hohenzollern-Hechingen nella campagna militare del 1809 in Baviera e sul Danubio. Il principe ebbe modo di distinguersi il 19 aprile 1809 insieme a suo fratello Maurizio nella battaglia di Teugn-Hausen, dove venne ferito diverse volte ed a seguito della quale dovette essere trasferito d'urgenza a Vienna per essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Il 6 maggio, l'imperatore Francesco I d'Austria si affrettò personalmente a portarsi presso il suo letto d'ospedale e gli concesse seduta stante la croce di commendatore dell'Ordine Militare di Maria Teresa. Malgrado non si fosse ancora del tutto rimesso dalle ferite subite, nel 1812 chiese ed ottenne di tornare sul campo per riprendere il controllo della sua brigata, ora sotto il comando del feldmaresciallo principe Karl Philipp Schwarzenberg. Oltre a partecipare alla Battaglia di Gorodechno, degne di nota furono anche le sue azioni nelle battaglie di Wyzna (25 agosto) e Wyczulki (8 ottobre 1812).
Nella guerra di liberazione del 1813, guidò una divisione di fanteria nel corpo d'armata del feldmaresciallo conte Ignácz Gyulay come feldmaresciallo luogotenente. Nella battaglia di Dresda (26 agosto), salvò miracolosamente l'ala sinistra del corpo d'armata del principe Schwarzenberg dall'annientamento totale. Divenuto coi suoi uomini parte del II corpo d'armata sotto il comando del generale di cavalleria Maximilian Friedrich von Merveldt, combatté nella battaglia delle nazioni nei pressi di Lipsia. Il 16 ottobre, mostrò grande coraggio nella battaglia di Dölitz e prese il comando del suo corpo d'armata dopo la cattura del generale von Merveldt. Il 9 novembre, le sue truppe presero parte alla battaglia di Hochheim, portandosi in seguito su Kastel e quindi su Magonza. Nella campagna del 1814 si portò alla testa del suo corpo presso Basilea, combattendo a Fort Joux ed a Saint Andrèe sino alla resa e poi nuovamente presso Besançon. Nel 1815 venne posto in riserva.
Dopo le guerre napoleoniche e la firma della pace, l'imperatore Francesco I d'Austria lo volle presso di sé come consigliere. Nel dicembre del 1826 venne nominato comandante generale della Moravia e nel luglio del 1829 sino alla propria morte, fu comandante generale in Boemia. Il 21 ottobre venne promosso al grado di Feldzeugmeister e l'imperatore Francesco I gli concesse le insegne dell'Ordine del Toson d'oro.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze austriache
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Filippo Erasmo del Liechtenstein | Hartmann III del Liechtenstein | ||||||||||||
Sidonia Elisabetta di Salm-Reifferscheidt | |||||||||||||
Emanuele del Liechtenstein | |||||||||||||
Cristina di Löwenstein-Wertheim-Rochefort | Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort | ||||||||||||
Anna Maria di Fürstenberg | |||||||||||||
Carlo Borromeo del Liechtenstein | |||||||||||||
Carlo Ludovico di Dietrichstein | Francesco Adamo di Dietrichstein-Hollenburg | ||||||||||||
Maria Cecilia di Trauttmansdorff | |||||||||||||
Antonia di Dietrichstein-Weichselstädt | |||||||||||||
Maria Teresa Anna di Trauttmansdorff | Giorgio Sigismondo di Trauttmansdorff | ||||||||||||
Renata di Wildenstein | |||||||||||||
Luigi Gonzaga del Liechtenstein | |||||||||||||
Antonio Ernesto di Öttingen-Spielberg | Francesco Alberto di Öttingen-Spielberg | ||||||||||||
Johanna Margarethe von Schwendi | |||||||||||||
Giovanni Luigi di Öttingen-Spielberg | |||||||||||||
Maria Theresia Walburga Eusebia von Waldburg zu Trauchburg | Friedrich Anton Marquard von Waldburg zu Trauchburg | ||||||||||||
Maria Karoline von Khuenburg | |||||||||||||
Maria Eleonora di Öttingen-Spielberg | |||||||||||||
Leopoldo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg | Federico di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg | ||||||||||||
Charlotte von Liegnitz | |||||||||||||
Teresa di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg | |||||||||||||
Maria Elisabetta del Liechtenstein | Giovanni Adamo Andrea del Liechtenstein | ||||||||||||
Edmonda Maria di Dietrichstein-Nikolsburg | |||||||||||||
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Gonzaga del Liechtenstein
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Adolf Schinzl, Liechtenstein, Alois Fürst zu, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 18, Lipsia, Duncker & Humblot, 1883, p. 606–609.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72493877 · CERL cnp00662602 · GND (DE) 130227676 |
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