Lucien Descaves (Parigi, 18 marzo 1861 – Parigi, 6 settembre 1949) è stato uno scrittore, giornalista e drammaturgo francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Alphonse Descaves (1830-1890), originario di Château-Thierry, scrittore ed incisore, professione a cui Lucien Descaves rese omaggio con il libro intitolato La Teigne (1885), e di d'Hélène Château (1839-1882), originaria di Parigi.
Dopo aver lavorato come impiegato presso il Crédit Lyonnais, si arruolò nell'esercito, dove restò per un periodo di sei anni.
Frequentò i più importanti scrittori naturalistici, tra i quali Joris-Karl Huysmans e Edmond de Goncourt.
Nel 1887, Descaves firmò assieme a Paul Margueritte, Paul Bonnetain ed altri autori il manifesto Manifeste des cinq, contro Émile Zola e gli eccessi del Naturalismo, che successivamente sconfessò e diventò un ammiratore di Zola.[1][2]
La sua carriera letteraria incominciò con una serie di racconti realistici, come Le calvaire d'Héloise Pajadou (1882), per proseguire con i romanzi, tra i quali La Teigne (1886), accolto con un certo entusiasmo dai critici.[1]
Tre anni dopo pubblicò Sous-Offs (1889), la sua opera più conosciuta, nella quale descrisse la vita e le classi militari. Il suo libro gli procurò qualche guaio e nel 1890 venne assolto dall'accusa di offesa alla morale e alle forze armate.[1]
I suoi scritti successivi spaziarono dalle tematiche sociali e politiche, come nel caso de La colonne (1901) e del Philemon, vieux de la vieille (1913), dedicati alla Comune di Parigi, alle commedie sentimentali, come L'as de coeur (1920) e Le coeur ébloui (1926).[2]
Come drammaturgo, seguì la tradizione del "Théâtre Libre" di Antoine, e si mise in evidenza con La Clairière (1900), Oiseaux de passage (1904, con M. Donnay), L'attentat (1906, con Alfred Capus).[2]
Fu redattore del giornale l'Aurore nel periodo dell'affare Dreyfus, tramite il quale difese il capitano Dreyfus.[2]
Dal 1916 tenne una rubrica letteraria sul Journal.
Nel 1927, firmò assieme ad un gruppo di filosofi, intellettuali ed artisti, una petizione a favore della libertà di opinione dei pensatori e della popolazione.[1]
Durante l'occupazione della Francia dalla Germania, si ritirò a Senonches (Eure-et-Loir), dove scrisse i suoi ricordi che saranno pubblicati nel 1946 con il titolo Souvenirs d'un ours.[3]
Fu uno dei membri fondatori della Académie Goncourt e nel 1944 ne divenne presidente.[4][5]
Descaves era il fratello di Eugène Descaves, commissario di polizia e collezionista d'arte, lo zio della pianista Lucette Descaves (1906-1993) e il padre dello scrittore e presentatore radiofonico Pierre Descaves (1896-1966).
È deceduto il 6 settembre 1949 a Parigi.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- La Teigne, 1886.
- La Caserne, misères du sabre, 1887.
- La Pelote, 1888, pièce naturalista.
- Sous-Offs, romanzo militare, 1889.
- Les Chapons, assieme a Georges Darien 1890, pièce naturalista.
- Les Emmurés, 1894, romanzo.
- En villégiature, 1896.
- La Cage, 1898, pièce naturalista.
- Soupes, 1898.
- La Colonne, 1901, romanzo sulla Comune d Parigi.
- La vie douloureuse de Marceline Desbordes-Valmore, 1910, biografia.
- Philémon, vieux de la vieille, 1913, romanzo sulla Comune.
- Ronge-Maille vainqueur, 1920, pamphlet antimilitarista.
- L'Hirondelle sous le toit 1924
- Souvenirs d'un ours, 1946, autobiografia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d le muse, IV, Novara, De Agostini, 1964, p. 164.
- ^ a b c d Lucien Descaves, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 7 luglio 2018.
- ^ (FR) Lucien Descaves, su larousse.fr. URL consultato il 7 luglio 2018.
- ^ (FR) Origines de la Commune (Lucien Descaves), su acontretemps.org. URL consultato il 7 luglio 2018.
- ^ (EN) Lucien Descaves, su encyclopedia2.thefreedictionary.com. URL consultato il 7 luglio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Thierry Maricourt, Histoire de la littérature libertaire en France, Albin Michel, 1990.
- (FR) Pierre-Jean Dufief, Dossier Lucien Descaves (Les cahiers naturalistes), Parigi, Grasset, 2010.
- (FR) Pierre-Jean Dufief, Lucien Descaves. Colloque de Brest 2005, Tusson, Éditions du Lérot, 2007.
- (DE) Gabriele Kardos, Lucien Descaves. Der Mensch und das Werk, Praga, Università di Praga, 1934.
- (FR) Émile Moselly, Lucien Descaves. Biographie critique, Parigi, Sansot, 1911.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Lucien Descaves
- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Lucien Descaves
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucien Descaves
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descaves, Lucien, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- DESCAVES, Lucien, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- DESCAVES, Lucien, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Descaves, Lucien, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Lucien Descaves, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Lucien Descaves, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Lucien Descaves, su IMDb, IMDb.com.
- (FR) L'Atelier des Lettres - Société Littéraire des Amis de Lucien Descaves, su luciendescaves.fr.
- Antimilitarismo ed antispecismo nel romanzo libertario di Lucien Descaves “Ronge- Mailles Vainqueur”, su magozine.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85152036 · ISNI (EN) 0000 0001 0921 074X · BAV 495/316879 · Europeana agent/base/114087 · LCCN (EN) n83050533 · GND (DE) 133703401 · BNF (FR) cb11899778k (data) · J9U (EN, HE) 987007274541505171 |
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