Luciano Bolis (Milano, 17 aprile 1918 – Roma, 20 febbraio 1993) è stato un antifascista e partigiano italiano di Giustizia e Libertà, membro del Partito d'Azione e del Movimento Federalista Europeo.
È rimasto celebre perché durante la Resistenza, caduto in mano tedesca, pur di non parlare e tradire i propri compagni si tagliò le corde vocali con un rasoio.[1]
Riposa nel cimitero di Ventotene, accanto alla tomba di Altiero Spinelli.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Luciano Bolis, “Il mio granello di sabbia", Einaudi 1946
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ [archivio.agi.it/fatti/luciano_bolis/ Archivio AGI]
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Brigate Giustizia e Libertà
- Antifascismo
- Resistenza italiana
- Partito d'Azione
- Movimento Federalista Europeo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luciano Bolis, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Movimento federalista Europeo Genova, su mfe.it. URL consultato il 27 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
- Biografia Luciano Bolis, su storiaxxisecolo.it.
- Luciano Bolis, Antifascismo, Liberalsocialismo, Resistenza, Federalismo, su liberalsocialisti.org.
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