Loggia del Mare Llotja de Mar | |
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Facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Località | Barcellona |
Indirizzo | Paseo de Isabel II, 1 |
Coordinate | 41°22′55.92″N 2°10′57″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XIV - XV secolo |
Stile | gotico, neoclassico |
Uso | Cámara de Comercio de Barcelona, Real Academia Catalana de Bellas Artes de San Jorge |
Altezza |
|
Realizzazione | |
Architetto | Pere Arvei e Joan Soler i Faneca |
Proprietario | Cambra de Comerç de Barcelona |
La Loggia del Mare, o in spagnolo Lonja de Mar, in catalano Llotja de Mar, è un edificio situato nel Paseo de Isabel II, nel distretto di Ciutat Vella di Barcellona, in Spagna.
Precedentemente era luogo di incontro dei mercanti della città, ed era destinato alla contrattazione. L'edificio attuale, neoclassico del XVIII secolo, è il successore di altri edifici più antichi come il vecchio edificio medievale, uno dei migliori edifici civili gotici a due piani del Mediterraneo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Pere Llobet innalzò un portico, tra il 1352 e il 1357, accanto alla spiaggia, nel luogo in cui, forse, ce n'era uno precedente. Più tardi, nel 1358, venne aggiunta una cappella. Questa costruzione, che probabilmente rimase incompiuta, divenne presto piccola e Pietro il Cerimonioso autorizzò la costruzione di un grande ambiente chiuso (presente tuttora) che doveva proteggere i commercianti dall'inclemenza del tempo e dagli effetti del mare.
Pere Arvei fu l'architetto incaricato di dirigere i lavori, che durarono dal 1384 al 1397. Si trattava di una grande sala a tre navate separate da arcate semicircolari sostenute da colonne. Il tetto era in legno. Anche se dal 1397 era in uso, in seguito vennero aggiunti altri edifici, come il piano superiore dove si trovava il Consulado del Mar (1457-1459), costruito sotto la direzione di Marc Safont. Aveva un patio e una piccola cappella, costruita tra il 1452 e il 1453.
In occasione del matrimonio dell'Arciduca Carlo d'Austria con la principessa Elisabetta Cristina di Brunswick, il Palacio de la Lonja de Mar fu sede, il 2 agosto 1708, della prima opera italiana in Catalogna: Il più bel nome ("El más bello nombre"), del compositore veneziano Antonio Caldara.
Nel 1714 l'edificio venne trasformato in caserma e venne poi recuperato dalla governo della città che decise di ammodernarlo affidandolo a Joan Soler i Faneca. I lavori si svilupparono tra il 1774 e il 1802, a cura degli architetti Tomàs Soler i Ferrer, figlio di Soler Faneca, e Joan Fàbregas. Questa espansione include la parte esterna che copre interamente la primitiva costruzione gotica (Salón de Contrataciones), le sale neoclassiche della Junta de Comercio e il patio dove si trova la fonte Nettuno di Nicolau Travé.
Dal 1775 vi si stabilì la Escuela Gratuita de Diseño, che diede poi luogo alla Escuela de Artes y Oficios de Barcelona (conosciuta come Escola de la Llotja) e la Reial Academia Catalana de Belles Arts de San Jordi, che occupa ancora la parte alta dell'edificio, anche se la scuola non è più qui.
Fu per molti anni sede della Borsa di Barcellona. Attualmente lo è della Cámara Oficial de Comercio, Industria y Navegación de Barcelona e della Real Academia de Bellas Artes de San Jorge, che conserva un'importante raccolta d'arte.
Edificio
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione è alta 22 metri e sulla facciata presenta quattro frontoni ad evidenziare l'importanza, all'epoca, della strada sulla quale si trova l'edificio: al momento dell'inaugurazione non esisteva ancora il Paseo de Isabel II, occupato dalla Muralla de Mar.
Risale al medioevo il Salón de la Contratación, una grande sala alta 14 metri, con quattro colonne e sei archi che sostengono il pavimento in legno del piano superiore. Nei pennacchi delle arcate si possono osservare le insegne alternate del re e della città, poiché l'edificio venne costruito su iniziativa di Pietro IV d'Aragona e del Consiglio dei Cento.
L'edificio moderno è l'opera più importante del neoclassicismo a Barcellona, sottolineata nel trattamento delle facciate, dal patio e dalla splendida scala in pietra. Il patio e la scala sono decorati con diverse sculture: in evidenza la Fontana del Nettuno di Nicolau Travé, alla cui base sono due sirene di Antoni Solà; negli angoli del patio ci sono quattro nicchie con allegorie dei continenti, Europa e Asia di Josep Bover e Africa e America di Manuel Olivé; infine, ai piedi della scala ci sono due allegorie Commercio e industria di Salvador Gurri[1].
Alcune sale del piano nobile mantengono le decorazioni dell'epoca e conservano numerose opere d'arte. Tra queste spicca il Salón Dorado, la scultura Lucrecia di Damià Campeny, una delle grandi opere della scultura neoclassica europea.
L'edificio è stato sede del Consulado del Mar e della Real Junta Particular de Comercio de Barcelona, tra le altre istituzioni. Nel 2016 è la sede corporativa della Cámara Oficial de Comercio, Industria y Navegación de Barcelona.
Nel piano superiore si trova la Real Academia Catalana de Bellas Artes de San Jorge, con un importante museo di opere d'arte, specialmente del XVIII e XIX secolo.
Galleria d'immagini
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Scalone neoclassico
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Fontana di Nettuno
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Salone Dorato
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Real Accademia de Belle Arti
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Cortile della loggia
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Sala del consolato marittimo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fabre, Huertas, Bohigas, 1984, p. 32
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Barcelona pam a pam. Alexandre Cirici. Ed. Teide. Barcelona, 1973.
- La Llotja de Barcelona (L’art gòtic a Catalunya. Arquitectura III). Magda Bernaus. Enciclopèdia Catalana. Barcelona, 2003.
- (CA) Jaume Fabre, Josep M. Huertas e Pere Bohigas, Monuments de Barcelona, Barcellona, L'Avenç, 1984, ISBN 84-85905-21-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lonja de Barcelona
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Lonja de Mar
- Salvador Lara Ortega, Las seis grandes lonjas de la Corona de Aragón, Valencia, General de Ediciones de Arquitectura, 2007, ISBN 978-84-935163-6-9.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 173407487 · ULAN (EN) 500307061 · LCCN (EN) sh90000372 · GND (DE) 7612212-8 · BNE (ES) XX233007 (data) · J9U (EN, HE) 987007288708705171 |
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