La lippa è un antico gioco popolare diffuso dal Mediterraneo occidentale all'India forse arrivato in Europa nel XV secolo[senza fonte]. Viene considerato alla stregua di uno sport popolare e periodicamente se ne disputano tornei internazionali a livello agonistico[senza fonte].
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco ha differenti nomi in base alla località. Raggruppando in base regionale:
- Liguria: ā lippa o ā lìppua, ā lìppu(r)a o ā lìppura.
- Toscana: in generale alla lippa oppure a mazzascudo[1], ma a Prato cibbè, a Livorno[senza fonte] e Colle di Val d'Elsa[1] a ghinè, a Firenze arè busè[1], a Siena a giromuso-fuso[1].
- Emilia-Romagna: nel Piacentino śgerla o cìrolo[2], a Parma a giarè[1], a Ferrara a lippa pandòn[1] oppure bac e pandòn[3]
- Lombardia: a Mede ciaramèla[4], a Mantova s-ciàncol[5], a Milano a la rella o a la rèla[1][6], presso il Lago di Como al ciangòl[1], a Brescia e Bergamo ciáncol[senza fonte], "lipa" in dialetto pavese a Turago Bordone[7].
- Veneto: a Verona s-cianco, a Vicenza còncio[senza fonte], a Rovigo bindeche[8], a Venezia a massa e pandolo oppure al pandolo[1], a Padova pìndolo[9], a Treviso pito[10].
- Istria e Trieste: gioco del pandolo.
- Piemonte: in generale a cirimèla[1][11], ma nel Monferrato a lippa sippa.[1], a Garessio cilìu[12].
- Abruzzo: tirolò, detto generalmente mazzetta o mazza nella Marsica[13].
- Puglia: a Bari a pestìcchie[14], a Bisceglie a mazzarèid[1], a Gioia del Colle pizzecal[senza fonte], ad Ascoli Satriano mazz'e mašchit[senza fonte], a Manfredonia pundelìcchje[15], a Foggia màzz 'e bustìche[1][16], a San Severo mazz'e pìzze[16], a Taranto màzz'e spəzzìddə[17], in alcune località del Salento mazza e pizzarieddhu[18] in altre mazza e castiddhò, A zzeppuri a Mesagne (Brindisi), a Deliceto Mazz e Tritl
- Campania: a Napoli mazza e pìvezo/pìuzo[1][19].
- Sicilia[1]: in generale a manciùgghia, ma a Messina ô ligneddu, a Polizzi ô lignuzzu, a San Giuseppe Jato a ligna, a Girgenti a mazzi, a Catania a firredda, a Licata a firlazzeddu, a Riesi a ferra a mme, a Milazzo ô boscu, a Siracusa a l'acitu e a pammu oppure scannellu[20], a Canicattì tanapapiù[senza fonte], a Palma di Montechiaro taddu, a Borgetto Scanneddi.
- Calabria[21].: a San Donato di Ninea a cavicchiùla[22], a Cosenza stirìddru, a Castrovillari ed a Serra San Bruno[23]spizzingùlu oppure spitizzingùlo, ad Albidona zullàru, a Cellara tugliuoli oppure tugliu, a Spezzano Piccolo vusciu, a Cariati trisculu, a San Giovanni in Fiore tribisièllu, a Rogliano squìglia, a San Marco Argentano crìcchici, a Nocera Terinese pizzu e palu[senza fonte] a Sambiase "pizzicu e mazza", a Corigliano mazz'e trugghi
- Trentino-Alto Adige: a Rovereto rumega oppure rumeghèr[24].
- Lazio: a Roma bastone e nizza, in Provincia di Frosinone zicchia[senza fonte], a Terracina mazza e saràga[25],a Fondi mazz e mbivz.
- Umbria: a Terni semplicemente nizza.
- Sardegna: mazzucchèddu o pettiasa e caricciasa, ad Alghero pirumbì[senza fonte].
- Abruzzo: a L'Aquila zirè[26], a Sulmona mazz buzzella[senza fonte].
- Friuli-Venezia Giulia: in generale pìndul pàndul, lip o ci-bê[senza fonte].
- Abruzzo: a Chieti mazz'e cuzz[senza fonte].
- Molise: a Termoli mazz'e cuzz[27], ad Agnone mazz'e pizzòtt[28],a Rotello mazz'e mazzill
- Basilicata: ad Avigliano, mazz e piccul
- Valle d'Aosta: ad Antagnod e a Lignod (Ayas), caillà.[29]
E in Svizzera
- Canton Ticino: cilio (proibito dal 1972).[30]
Dal punto di vista etimologico, il termine è poi entrato a far parte della lingua italiana quale sinonimo di «veloce».[31]
Regolamento
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco è effettuato con due pezzi di legno, generalmente ricavati dai manici di una scopa, uno di circa 15 cm in lunghezza con le estremità appuntite (chiamato lippino), l'altro lungo circa mezzo metro chiamato lippa: si traccia a terra un cerchio e un ovale per posizionare il lippino. La tecnica consiste nel colpire con il pezzo lungo il pezzo piccolo su un'estremità per farlo saltare (questo il motivo delle estremità appuntite), quindi ricolpirlo. Si hanno tre tentativi, il gioco consiste nel lanciare il pezzo piccolo quanto più lontano possibile.
Il numero di concorrenti è variabile. La squadra che attacca dispone il bastoncino piccolo e affusolato (la lippa) al centro di un cerchio di raggio pari alla lunghezza del bastone che si usa come mazza; se ne colpisce un'estremità per sollevarla in aria e colpirla con forza una seconda volta per lanciarla il più lontano possibile.
La squadra che difende si dispone in modo da afferrare al volo la lippa, cosa piuttosto difficile, se vi si riesce il lanciatore è eliminato. In caso contrario dal punto in cui è finito il lippino, il difensore, tenendola in pugno poi la lancia cercando di colpire il bastone-mazza preventivamente posato dietro il cerchio in direzione del lippino; se viene colpito il lanciatore è eliminato (questa operazione si dice carare).
In caso contrario, gli attaccanti hanno tre possibilità per colpire e allontanare il più possibile il lippino dal cerchio dopodiché il lanciatore valuta ad occhio la lunghezza in bastoni-mazza del lancio effettuato, ossia tra il cerchio e il punto raggiunto dal lippino. Dopo i tre colpi l'attaccante chiede quanto il difensore offre, per esempio trenta bastoni: se l'attaccante accetta tale distanza, trenta, si scrive il numero a punteggio. Se non accetta, si controlla se la valutazione è corretta misurandola; se il numero dei bastoni è superiore a trenta, per esempio 35, i punti ottenuti dagli attaccanti saranno il doppio del contato; se saranno meno, gli attaccanti prenderanno quello contato. Di solito si valuta sempre in difetto, ma caratteristica del gioco, in prossimità del finale, è anche rischiare. Finché la squadra che attacca non viene eliminata, continua a battere con rotazione dei giocatori.
Il punteggio finale può essere 500 o anche 1000. Dipende dal tempo di gioco e dal numero dei giocatori.
In contesti particolari (cortili di quartieri popolari, piazze, ecc.) ci possono essere "regole locali" che attribuiscono punteggi speciali associati al superamento di ostacoli. Ad esempio il superamento in altezza di una casa, o di fili dell'energia elettrica può far attribuire punteggi bonus (es. 1000 punti).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o G. Pitrè, Giuochi fanciulleschi siciliani, Palermo, Luigi Pedone Lauriel editore, 1883, pagg. 151-54.
- ^ Vocabolario Piacentino - Italiano, Guido Tammi, Ed. Banca di Piacenza, Piacenza, 1998
- ^ Paolo Maietti, Ferrara ieri, oggi, l'altro ieri, Faust edizioni, 2015, descrizione.
- ^ Palio d'la Ciaramèla (Mede, PV)
- ^ S-ciancol e anche schida da riscoprire, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 9 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2020).
- ^ Francesco Cherubini, Vocabolario milanese-italiano, vol. 4, R-Z, Milano, dall'imp. regia stamperia, 1843, pag. 32.
- ^ TURAGO BORDONE (pv). Riscopriamo giochi e passatempi antichi: la lippa alla Sagra di Sant’Anna, in PVnews. URL consultato il 20 novembre 2017.
- ^ Adriano Romagnolo, Goffredo Romagnolo, Il Polesano. Dizionario dei modi di dire del Polesine di Rovigo, Gieffe, Rovigo, 2005, s.v. Łipa
- ^ Pietro Schierano, Il gioco del pindolo, su tgpadova.it, 20 aprile 2009. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2016).
- ^ La famiglia Billio (Bio), su melegnano.net. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2015).
- ^ Sub voce cirimela in Dizionario Elettronico Piemontese.
- ^ paliodelleborgate.jimdofree.com, https://paliodelleborgate.jimdofree.com/storia/ .
- ^ La Lippa, su giocopopolare.it.
- ^ Le scèche de na volde, su dondialetto.it, 15 giugno 2016. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).
- ^ Pundelìcchje, su parliamomanfredoniano.it. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
- ^ a b Raffaele de Seneen, La Lippa (màzze e bustìche), su amicidomenica.altervista.org, 10 giugno 2011. URL consultato il 22 giugno 2016.
- ^ Nicola Gigante, Dizionario della parlata tarantina, Mandese Editore, Mandura, 2002, pagg. 806-07.
- ^ Lippa - "Mazza e pizzarieddhu", su salentu.com. URL consultato il 10 giugno 2016.
- ^ Pietro Paolo Volpe, Vocabolario napolitano-italiano tascabile, Napoli, Gabriele Sarracino librajo-editore, 1869, pag. 167
- ^ Armando Carruba, 'U scannellu, su ventosiracusano.blogspot.it, 1º gennaio 2016. URL consultato il 22 giugno 2016.
- ^ Vincenzo Dorsa, La traduzione greco-latina nei dialetti della Calabria citeriore, Cosenza, dalla tipografia Migliaccio, 1876, pag. 61.
- ^ La redazione & Luigi Bisignani, Giochi di altri tempi : Cavicchiula ,Lippa,mazza e spizzingulu…, su sandonatodininea-cs.it, 10 febbraio 2014. URL consultato il 22 giugno 2016..
- ^ Dialettando in Serrese, su rivistasantamariadelbosco.it. URL consultato il 22 giugno 2016.
- ^ Giambattista Azzolini, Vocabolario vernacolo-italiano pei distretti roveretano e trentino, Venezia, tip. e calc. di Giuseppe Grimaldo, 1856, pag. 323.
- ^ Gianni Dalia, E ancora ricordi di Terracina, su plus.google.com, 26 settembre 2015. URL consultato il 22 giugno 2016..
- ^ Abruzzo.com. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ Micky Guidetti, 'Mazz e cuzz', l'era del baseball dei poveri, su termolionline.it, 1º dicembre 2010. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2016).
- ^ MAZZA E PIZZOTT’ – LA LIPPA, su altosannio.it, 25 giugno 2015. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
- ^ Alla ricerca degli sport "sommersi"
- ^ Il gioco proibito del cilio, in rsi.ch, 25 aprile 1972. URL consultato il 14 febbraio 2024.
- ^ Valerio Visintin, Lippa, l'antenata del baseball, in La Gazzetta dello Sport, 29 agosto 1997.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Tassini, (1890), Feste e spettacoli. Divertimenti e piaceri degli antichi veneziani, Filippi Editore, Venezia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lippa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Federazione italiana giochi e sport tradizionali, su figest.it.
- Associazione giochi antichi, su agaverona.it.
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