Lino Esterino Garavaglia, O.F.M.Cap. vescovo della Chiesa cattolica | |
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In caritate radicati | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 9 settembre 1927 a Mesero |
Ordinato presbitero | 5 dicembre 1954 |
Nominato vescovo | 11 febbraio 1986 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 8 marzo 1986 dall'arcivescovo Lucas Moreira Neves, O.P. (poi cardinale) |
Deceduto | 12 giugno 2020 (92 anni) a Cesena |
Lino Esterino[1] Garavaglia (Mesero, 9 settembre 1927 – Cesena, 12 giugno 2020) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Mesero, allora in provincia ed arcidiocesi di Milano, il 9 settembre 1927 da Luigi e Davidina Belloli[2].
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Maturata la sua vocazione sacerdotale, il 4 ottobre 1945 entrò nell'Ordine dei frati minori cappuccini[2]: il 14 agosto 1947 avvenne la vestizione dell'abito, il 15 agosto 1948 la professione temporanea dei voti, mentre il 15 agosto 1951 la professione solenne[3]. Nel frattempo frequentò gli studi filosofici e teologici[4].
Il 5 dicembre 1954 fu ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano[5]. L'8 dicembre successivo celebrò la prima messa, a cui parteciparono santa Gianna Beretta ed il suo futuro marito Pietro Molla[6].
Dopo l'ordinazione frequentò la facoltà di missionologia presso l'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio[4]. Nel 1957 fu nominato segretario provinciale per le missioni, incarico mantenuto per vent'anni, durante i quali visitò le missioni dei cappuccini lombardi in Brasile, Camerun, Costa d'Avorio e Thailandia. Nei successivi capitoli provinciali fu eletto definitore, vicario provinciale e provinciale. Nel 1982 fu eletto definitore generale; diventò dunque responsabile di tutti i cappuccini italiani e delle loro missioni[4].
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]L'11 febbraio 1986 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo coadiutore di Tivoli. L'8 marzo successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano a Roma, dall'arcivescovo Lucas Moreira Neves (poi cardinale), co-consacranti l'arcivescovo Vincenzo Fagiolo (poi cardinale) ed il vescovo Guglielmo Giaquinta. Il 6 aprile seguente prese possesso della diocesi[2].
Il 25 giugno 1987, con la rinuncia del vescovo Guglielmo Giaquinta, presentata per motivi di salute ed accolta dal papa, diventò vescovo di Tivoli.
Il 25 marzo 1991 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Cesena-Sarsina; succedette a Luigi Amaducci, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia. Il 5 maggio seguente prese possesso della diocesi[7].
Il 18 novembre 1995 indisse il primo sinodo diocesano di Cesena-Sarsina, che si concluse solennemente l'8 dicembre 1998[8].
Il 3 dicembre 2003 il pontefice accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età[9]; gli succedette Antonio Lanfranchi, fino ad allora vicario generale di Piacenza-Bobbio. Rimase amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 25 gennaio 2004[10]. Restò a vivere a Cesena, presso il convento dei frati cappuccini.
Morì a Cesena, nella casa di riposo «Don Baronio», il 12 giugno 2020 all'età di 92 anni[2]. Dopo le esequie, celebrate il 16 giugno dal vescovo Douglas Regattieri in piazza della Libertà a Cesena, fu sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Mesero[11].
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Carlo Sacconi
- Cardinale Edward Henry Howard
- Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
- Cardinale Rafael Merry del Val
- Arcivescovo Duarte Leopoldo e Silva
- Arcivescovo Paulo de Tarso Campos
- Cardinale Agnelo Rossi
- Cardinale Lucas Moreira Neves, O.P.
- Vescovo Lino Esterino Garavaglia, O.F.M.Cap.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Esterino è il nome di battesimo; Lino è stato assunto all'ingresso nell'ordine.
- ^ a b c d È morto il vescovo Lino Garavaglia, su corrierecesenate.it, 12 giugno 2020. URL consultato il 12 giugno 2020.
- ^ Vescovi cappuccini italiani, su fraticappuccini.it. URL consultato il 28 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2019).
- ^ a b c «Lo confesso: è da vescovo che ho imparato a fare il parroco», su corrierecesenate.com, 18 dicembre 2014. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Notiziario diocesano, su corrierecesenate.com, 25 novembre 2014. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Profilo biografico, su giannaberettamolla.org. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Dieci anni di episcopato a Cesena-Sarsina del vescovo Lino Garavaglia, su walteramaducci.altervista.org. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Annuario 2013 (PDF), su chieseinsieme.it, 2013, p. 224. URL consultato il 29 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Cesena-Sarsina (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 3 dicembre 2003. URL consultato il 12 giugno 2020.
- ^ Nuovo vescovo per la Diocesi di Cesena-Sarsina: le iniziative in preparazione, su newsrimini.it, 8 gennaio 2004. URL consultato il 12 giugno 2020.
- ^ Camera ardente e Rosario per il vescovo emerito Lino Garavaglia, su corrierecesenate.it, 12 giugno 2020. URL consultato il 12 giugno 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lino Esterino Garavaglia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Lino Esterino Garavaglia, in Catholic Hierarchy.