Le lingue oghuz costituiscono un ramo della famiglia delle lingue turche e sono parlate da più di 150 milioni di persone [senza fonte] in un'area che va dai Balcani alla Cina.[senza fonte]
Origine della parola
[modifica | modifica wikitesto]Il termine Oghuz viene utilizzato per identificare il ramo sud-occidentale delle lingue turche, come il turco, la lingua azera e il turkmeno, le quali sono parlate principalmente in Turchia, Azerbaigian, Turkmenistan, Iran e Siria.[1]. Lingue oghuz minori sono il Qashqai, il gagauzo, il khorasani, il Salar, mentre il tataro di Crimea è appartenente a un altro gruppo di lingue turciche, cioè quello kypchak, ma è pesantemente influenzato dalle lingue oghuz. Nell'VIII secolo d.C., le tribù Oghuz migrarono verso l'Asia centrale, poi cominciarono a diffondersi attraverso l'Asia e la Corasmia, arrivando fino al Medio Oriente e ai Balcani.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Syed Muzammiluddin, TURKIC LANGUAGES AND LEXICAL SIMILARITIES OF TURKISH AND URDU - An Etymological Approach Online Edition Archiviato il 13 giugno 2010 in Internet Archive.
- ^ Barbara A. West, Encyclopedia of the Peoples of Asia and Oceania, Infobase Publishing, 19 May 2010, pp. 831, 839
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lars Johanson e Éva Ágnes Csató, The Turkic Languages, London, Routledge, 1998, ISBN 0-415-08200-5.
- (EN) Karl H. Menges, The Turkic Languages and Peoples, Wiesbaden, Harrassowitz, 1995, ISBN 3-447-03533-1.
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