Lhasa de Sela | |
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Lhasa de Sela in concerto a Stoccarda (Germania) al Sommerfestival der Kulturen. | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Folk rock Folk World music |
Periodo di attività musicale | 1998 – 2009 |
Etichetta | Atlantic Records Audiogram Warner Music |
Album pubblicati | 3 |
Sito ufficiale | |
Lhasa de Sela, nota anche con lo pseudonimo di Lhasa (Big Indian, 27 settembre 1972 – Montréal, 1º gennaio 2010), è stata una cantautrice statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque dall'insegnante di lingua messicano Alejandro "Alex" Sela e dalla fotografa statunitense Alexandra Karam a Big Indian, presso Shandaken, nello Stato di New York[1]. Come raccontato da Lhasa, i suoi genitori hippie non le dettero il nome fino a cinque mesi; sua madre poi lesse un libro sul Tibet e rimase molto colpita dalla parola Lhasa[2] (il capoluogo del Tibet ndr) che "si fissò in lei" ed era quindi il nome giusto per la bambina.[3] Fino ai 10 anni Lhasa visse tra gli Stati Uniti e il Messico, in uno scuolabus trasformato in camper con i genitori e tre sorelle. Iniziò a cantare a tredici anni in una caffetteria greca di San Francisco. A 19 anni si trasferì a Montréal, in Canada, dove cantava nei bar della città e sviluppava il materiale che sarebbe poi andato a far parte del suo album di debutto, La Llorona, pubblicato nel 1997 in Canada dalla casa discografica indipendente Audiogram. L'album mescola canzoni tradizionali del Sud America con brani originali. La Llorona ricevette il Félix Award per "Artiste québécois - Musique du Monde" nel 1997 e il Juno Award per il Miglior Artista globale, nel 1998.
Dopo un tour in Europa e Nord America, Lhasa si trasferì in Francia nel 1999 per unirsi alle tre sorelle in un circo e compagnia teatrale chiamata Pocheros. Raggiunse poi Marsiglia, dove iniziò a scrivere nuovamente canzoni e tornò poi a Montreal per produrre il suo secondo album, The Living Road, che uscì nel 2003. Mentre La Llorona era stato interamente cantato in spagnolo, The Living Road includeva canzoni in inglese, francese e spagnolo. Un tour di due anni seguì la pubblicazione del secondo album, portandola con il suo gruppo in diciassette paesi. Fu cantante ospite dei Tindersticks nel loro singolo Sometimes It Hurts, estratto dall'album Waiting for the Moon. Successivamente realizzò un duetto con il cantante del gruppo, Stuart Staples, nel brano That Leaving Feeling, incluso nell'album Leaving Songs. Inoltre comparve come ospite in album dei cantanti francesi Arthur H e Jérôme Minière, e del gruppo musicale francese dei Bratsch.
Nel 2005 ottenne il BBC World Music Award come migliore artista delle Americhe.
Il terzo album di Lhasa, intitolato Lhasa, fu pubblicato nell'aprile del 2009 in Canada ed in Europa, ed il mese successivo uscì negli Stati Uniti. Sempre nell'aprile del 2009 Lhasa canta nella title track di Wooden Arms, del cantante canadese Patrick Watson, pubblicato anch'esso nell'aprile 2009.
Dopo 21 mesi di terapie contro un cancro al seno, morì il 1º gennaio 2010 nella sua casa di Montréal, all'età di 37 anni. Lhasa venne cremata secondo i suoi desideri. Il 9 gennaio si è tenuto il funerale all'Ukrainian National Federation Hall a Montréal. È ricordata anche al Cimitero Notre-Dame-des-Neiges di Montréal.[4][5]
Il 15 maggio 2014 il parco Clark nel quartiere Mile-End di Montréal ha preso il suo nome[6][7][8].
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1998 - La Llorona (Audiogram/Atlantic), uscito nel 1997 in Canada
- 2003 - The Living Road (Audiogram/Nettwerk)
- 2009 - Lhasa (Warner Music)
- 2017 - Live in Reykjavik (Audiogram)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Obituary, in The New York Times, 7 gennaio 2010. URL consultato il 1º febbraio 2012.
- ^ Lhasa 拉萨市S, Lāsà ShìP e ལྷ་ས་གྲོང་ཁྱེར། che significa "trono di Dio"
- ^ Tales Of The Road (PDF), in fRoots, n. 250, Bristol, England, Southern Rag Ltd., aprile 2004, pp. 21–27 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).
- ^ 2011-01-01 - 1st Anniversary, su lhasadesela.com, 1º gennaio 2011. URL consultato il 20 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2014).
- ^ Lhasa de Sela, su findagrave.com, 5 gennaio 2010. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ (FR) Ville de Montréal: Parc Lhasa-De Sela
- ^ (FR) TVA Nouvelles: Bienvenue au Parc Lhasa-De Sela
- ^ (FR) Radio Canada: Un parc en mémoire de la chanteuse Lhasa de Sela
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lhasa de Sela
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su lhasadesela.com.
- Lhasa de Sela, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Lhasa / Lhasa de Sela, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Lhasa de Sela, su Bandcamp.
- (EN) Lhasa de Sela, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lhasa, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Lhasa de Sela, su IMDb, IMDb.com.
- Sito non ufficiale, su sendereando.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 16866152 · ISNI (EN) 0000 0001 2021 6376 · Europeana agent/base/72485 · LCCN (EN) no99089603 · GND (DE) 135138221 · BNF (FR) cb14023484t (data) |
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