Le due tigri | |
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Copertina di Alberto Della Valle per la prima edizione | |
Autore | Emilio Salgari |
1ª ed. originale | 1904 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Romanzo d'avventura |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | India, Calcutta, Sundarbans, Delhi, 1857, Moti indiani del 1857 |
Protagonisti | Tremal-Naik, Sandokan, Yanez de Gomera |
Antagonisti | Suyodhana |
Altri personaggi | Kammamuri, Sambigliong, Surama, Remy de Lussac, Sirdar (thug pentito), Bedar (cipay) |
Serie | Ciclo indo-malese |
Preceduto da | I pirati della Malesia |
Seguito da | Il Re del Mare |
Le due tigri è un romanzo d'avventura del 1904 scritto dal novelliere veronese Emilio Salgari ed è il quarto capitolo del suo ciclo indo-malese.
La storia si svolge otto anni dopo gli avvenimenti narrati nel primo romanzo del ciclo[1], Le tigri di Mompracem. Se in quel caso il termine "tigri" era riferito, per estensione, a tutti i pirati seguaci di Sandokan (altrove identificati come "tigrotti"), in questo romanzo indica pienamente la "Tigre della Malesia" da un lato e, dall'altro, il suo antagonista Suyodhana, capo dei Thugs e "Tigre dell'India"[2]: rispetto alla sua precedente apparizione ne I misteri della jungla nera, infatti, Suyodhana non è più un uomo senza volto, che poco a poco si materializza nel capo dei Thugs, ma un personaggio di incredibile complessità. Egli «gode di una fama leggendaria, incarna la Trimurti, è egli stesso l'emanazione di un territorio proibito [...]: è insomma un antagonista degno di Sandokan, il quale infatti va a sfidarlo sul suo stesso terreno»[3].
Inoltre, il continuo riferimento alla simbologia della tigre[3] dà un tocco onirico e spettrale all'intero romanzo.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]India, 1857. Sandokan giunge in India alla guida dei suoi tigrotti, in soccorso dell'amico Tremal-Naik. Quest'ultimo, rimasto di recente vedovo di Ada Corishant, ha subito un ulteriore dramma: sua figlia, la piccola Darma, è stata rapita dai Thugs comandati da Suyodhana con l'intento di sacrificarla, come già fece con la madre, alla dea del male Kālī.
Surama, una giovane baiadera indiana figlia del deposto rajah dell'Assam e fatta prigioniera dai Thugs[4], riesce a fornire indicazioni importanti alla Tigre e i suoi fedeli. Grazie al suo aiuto, Sandokan e i compagni riescono a rapire il manti, sacerdote della dea Kalì, da cui scoprono che la setta di strangolatori è ancora stanziata sull'isola di Raimangal, già loro covo nel secondo romanzo del ciclo, I misteri della jungla nera.
Il gruppo organizza una spedizione nella giungla alla volta di Raimangal a cavallo di due elefanti. Il viaggio è denso di imprevisti (in sequenza, un violento uragano, l'attacco di un rinoceronte e due tigri, senza contare i Thugs che tentano più volte di sabotare la spedizione, riuscendo ad uccidere entrambi i pachidermi), ma malgrado i contrattempi, Sandokan e i compagni, a cui si unisce anche l'ufficiale francese de Lusaac, giungono a Raimangal e manomettono l'impianto idrico, allagando i sotterranei della setta e distruggendola per sempre.
Lo spietato Suyodhana, però, fugge con la piccola Darma a Delhi, città attanagliata dal dramma della rivolta dei Sepoy, sperando di poter trovare asilo fra i ribelli, ma nulla impedirà a Sandokan di affondare il suo pugnale nel ventre del nemico e di salvare Darma. Distruggendo la setta di Kali, però, la Tigre della Malesia, ironia della sorte, ha reso un servigio storico all'Inghilterra, sua acerrima avversaria. Sandokan, Yanez, Tremal-Naik e la figlia Darma salpano dunque per Mompracem, insieme a Surama e a Sirdar, il giovane bramino che serviva Suyodhana.
Opere derivate
[modifica | modifica wikitesto]- Dal romanzo è stato tratto un unico film, diretto da Giorgio Simonelli: Le due tigri (1941).
- Nel 1988 dal romanzo è stata tratta una parodia disneyana, Le due tigri.
- Nella storia a fumetti Gli Strangolatori, contenuta negli albi 312 e 314 (anno 1986) della serie mensile di Tex, lo sceneggiatore Claudio Nizzi e il disegnatore Aurelio Galleppini si ispirano in modo piuttosto esplicito al finale del romanzo.[5]
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Emilio Salgari, Le due tigri, Antonio Vallardi Editore, 1971, p. 354.
- Emilio Salgari, Le due tigri, Salgariana, Ugo Mursia, p. 272, ISBN 978-88-425-4121-9.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si tratta, comunque, di un dato del tutto indicativo: per la nota tendenza a non (poter) rileggere i suoi testi (per via di una produzione letteraria spesso frenetica richiestagli dai suoi editori), lo scrittore veronese spesso non riusciva a confrontare date ed eventi, creando delle incongruenze. Le Tigri di Mompracem è un romanzo ambientato nel 1849; ne I Pirati della Malesia (ambientato nel 1855), Ada Corishant e Tremal-Naik non sono sposati, né hanno bambini. Dunque, è impossibile che, nel 1857, abbiano già una figlia di quattro anni.
- ^ Sergio Campailla, Il ciclo di Sandokan, Newton Compton Editori.
- ^ a b Sergio Campailla, Premessa a Le due Tigri, in Emilio Salgari - Le due Tigri, Newton Compton Editori, p. 25.
- ^ Nel corso della storia, si noterà la nascita di un sincero sentimento di affetto tra Surama e Yanez. L'autore, dopo la morte delle due principali eroine della saga (la "Perla di Labuan" Marianna Guillonk, e la "Vergine della Pagoda" Ada Corishant) si lascia il dovuto agio per sviluppare un nuovo filone narrativo che approfondisca questa terza storia d'amore del ciclo.
- ^ Aquile e Tigri tra la Malesia e il West - articolo di Stefano Borgogni in uBCfumetti.com (on-line su www.ubcfumetti.com, consultato nell'ottobre 2011)
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