Laura Elizabeth Pochin, baronessa Aberconway (Broughton, 14 maggio 1854 – Antibes, 4 gennaio 1933), è stata una nobildonna e attivista inglese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era la figlia di Henry Davis Pochin, un industriale e chimico, e di sua moglie, Agnes Heap, un'attivista per i diritti delle donne[1].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 6 marzo 1877, Charles McLaren, un socio in affari di suo padre, a Westminster. Nel 1911 suo marito venne creato barone Aberconway. Ebbero quattro figli[2]:
- Henry McLaren, II barone Aberconway (16 aprile 1879-23 maggio 1953);
- Florence Priscilla McLaren (?-1 marzo 1964), sposò Henry Norman, ebbero tre figli;
- Elsie Dorothea McLaren (1884-15 maggio 1973), sposò Edward Johnson-Ferguson, ebbero tre figli;
- Francis Walter Stafford McLaren (16 giugno 1886-30 agosto 1917), sposò Barbara Jekyll, ebbero due figli.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]La baronessa era un'attivista per il suffragio femminile, fondatrice del Liberal Women's Suffrage Union e della pubblicazione di alcuni scritti sull'argomento. Durante la prima guerra mondiale, convertì la sua casa di Londra, in un ospedale.
Morì il 4 gennaio 1933 nella sua casa, Château de la Garoupe, a Cap d'Antibes.
Oltre alla politica, la baronessa era un'artista di talento e orticoltrice[3].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze britanniche
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- The Women's Charter of Rights and Liberties. London, John Sewell, 1909.
- The Prime Minister and Women's Suffrage London, John Sewell, 1913.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lady Laura Elizabeth McLaren, Baroness Aberconway, su parksandgardens.org, Parks and Gardens.org. URL consultato il 27 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).
- ^ Lady Laura Elizabeth McLaren, Baroness Aberconway, su thepeerage.com, The Peerage. URL consultato il 27 febbraio 2015.
- ^ Château de la Garoupe, su alexandra-lloyd.com, Alexandra Lloyd. URL consultato il 27 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
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