Lago Vej del Bouc | |
---|---|
Lago Vej del Bouc | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Comune | Entracque |
Coordinate | 44°08′29.15″N 7°25′36.55″E |
Altitudine | 2 054 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0.05 km² |
Lunghezza | 0.45 km |
Larghezza | 0.2 km |
Il lago Vej del Bouc è un lago montano nel territorio del comune di Entracque, valle Gesso (CN).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo lago, situato a 2.054 m s.l.m.[1], è di dimensioni medio - grandi, generato da un antico ghiacciaio. La poderosa azione erosiva del ghiacciaio è ancora visibile sulle rocce che chiudono a valle il lago. Attorno al lago sono presenti tuttavia alcune incisioni rupestri, alcune di epoca recente e di nessun interesse, altre di epoca preistorica: queste ultime sono però difficilmente individuabili.
Accesso al lago
[modifica | modifica wikitesto]Passato l'abitato di Borgo san Dalmazzo si prosegue verso Valdieri e superato quest'ultimo, al bivio per San'Anna di Valdieri si seguono le indicazioni per Entracque. Dopo circa 500m. svoltare a destra verso San Giacomo e da lì si comincia a salire verso la diga della piastra e la diga del Chiotas. Raggiunto il bivio per San Giacomo, proseguire fino alla borgata, dove si trova un ampio parcheggio. A questo punto, abbandonata l'auto, attraversare il ponte e seguire la strada sterrata che conduce al rifugio Pagarì. Ad un certo punto la strada lascia spazio a due mulattiere Segnavia M13 e M14, abbandonata la prima, ci si inoltra nella mulattiera M14 che ci conduce al lago Vej del Bouc. Tempo di salita da San Giacomo, circa 3 ore.
Protezione della natura
[modifica | modifica wikitesto]Questo lago fa parte del Parco naturale delle Alpi Marittime.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]In prossimità del lago si possono incontrare esemplari di stambecco o più raramente, esemplari di camoscio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo progetto della P.C.E. del 1954 (Piemonte Centrale di Elettricità, poi assorbita da Enel nel 1962), inerente agli impianti idroelettrici della valle Gesso, prevedeva, oltre alla creazione di altri invasi (diga del Chiotas, diga della Piastra e lago della Rovina),un rialzo delle sponde del lago del Vej del Bouc[2] per portare una capacità totale di invaso a 4 milioni di m³ da utilizzare a scopo idroelettrico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marco De Marchi, Memorie Dell'Istituto Italiano Di Idrobiologia, vol. 6-7, Editore U. Hoepli, 1951 -. URL consultato il 17 settembre 2021.
- ^ Elvis Del Tedesco, 1970 - 2020: cinquant'anni fa l'inizio dei lavori al Chiotas, in La Guida, 26 novembre 2019. URL consultato il 16 luglio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Simone Aime, Diga del Chiotas. Storia del cantiere nell'Alto Gesso raccontata da chi ci ha lavorato, Ass. Primalpe Costanzo Martini, 2021, ISBN 8863873984.
- Simone Aime, 1924-2024 La valle Gesso e l'idroelettrico, il progetto originale e mai realizzato, Ass. Primalpe Costanzo Martini, 2023, ISBN 9788863875317.
- Andrea Parodi “Laghi, Cascate e altre Meraviglie”, Andrea Parodi Editore
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lago Vej del Bouc