La colonia felice | |
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Altri titoli | La colonia felice - Utopia lirica, L'isola felice |
Volume II delle opere di Carlo Dossi, con il testo completo del romanzo La colonia felice (clic per consultare) | |
Autore | Carlo Dossi |
1ª ed. originale | 1874 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | fantapolitica, allegoria, utopia, fantascienza |
Lingua originale | italiano |
La colonia felice è un romanzo breve utopico del 1874 di Carlo Dossi.
Basato sulle idee sulla giustizia dell'autore, è stato definito una "sorta di romanzo giuridico"[1] e riscosse grande successo editoriale, accendendo un dibattito sulla carcerazione. In seguito (nella prefazione all'edizione del 1883) lo stesso autore - che nel frattempo aveva aderito alle teorie di Lombroso - sconfessò le idee filantropiche alla base del suo romanzo.[1]
Il romanzo è considerato uno dei precursori ottocenteschi della fantascienza italiana.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Un gruppo di delinquenti viene portato a un'isola deserta dove possono vivere "in un eterno esilio"[3] senza regole e come uomini liberi. Dopo poco tempo il gruppo si divide in due fazioni. Una segue Gualdo il Beccaio, un uomo forte e di carattere pratico (rappresentato dal leone), mentre l'altra segue Aronne il Letterato, un intellettuale (rappresentato dalla volpe). Si sviluppa tra le due fazioni una guerra con intrighi e tradimenti, dalla quale il partito di Aronne esce vincitore. Dopo la nascita di sua figlia, Gualdo capisce di desiderare soprattutto una vita pacifica, perciò chiede perdono al suo avversario e i due giurano la pace. Tutti gli esiliati si riuniscono e si danno delle leggi severissime, eleggendo Gualdo e Aronne come capi. L'unico a sottrarsi è Mario il Nebbioso, che in seguito va a vivere una vita solitaria nei boschi.
Sei anni dopo la figlia di Gualdo, Forestina, incontra Mario. Lui s'innamora di lei, ma quando Forestina viene baciata da un altro ragazzo, Mario è molto geloso e giura di uccidere la ragazza. All'ultimo momento lei confessa il proprio amore per Mario e i due diventano una coppia.
Alla fine arriva un ufficiale dalla patria dei delinquenti e studia il progresso della colonia. Dichiara la riabilitazione degli abitanti della colonia e tutti festeggiano il "principio [della] Colonia felice"[4].
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Dossi, La colonia felice, Luigi Perelli Editore, 1874.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dossi Carlo, La colonia felice, su Biblioteca Italiana Zanichelli, Zanichelli Dizionari più, 30 gennaio 2011. URL consultato il 5 maggio 2014.
- ^ Valla 2000, parte I.
- ^ Carlo Dossi, La Colonia felice, a cura di Dante Isella, Milano, Adelphi, 1995, p. 535.
- ^ Ibid., p. 602.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Riccardo Valla, La fantascienza italiana (prima parte), in Delos, n. 54, marzo 2000. URL consultato il 30 aprile 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Edizioni e traduzioni di La colonia felice, su Open Library, Internet Archive.
- Bibliografia italiana di La colonia felice, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- Testo originale su Liber Liber
- Testo originale su IntraText