L'albero delle fragole | |
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Titolo originale | El árbol de las fresas (The Strawberry Tree) |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Cuba, Canada, Italia |
Anno | 2011 |
Durata | 71 min |
Genere | documentario |
Regia | Simone Rapisarda Casanova |
Casa di produzione | Ibidem Films |
L'albero delle fragole ((ES) El árbol de las fresas, (EN) The Strawberry Tree) è un documentario del 2011 realizzato da Simone Rapisarda Casanova.
Soggetto
[modifica | modifica wikitesto]A un anno di distanza dal passaggio dell'uragano Ike, gli abitanti di Juan Antonio, un piccolo insediamento di pescatori a Cuba, ricordano il loro villaggio andato distrutto. I loro ricordi introducono le immagini di vita quotidiana filmate dal regista-etnografo pochi giorni prima della devastazione. In mancanza di ruoli definiti, il rapporto tra regista e abitanti del villaggio si evolve in modo paradossale: i pescatori rivelano una inaspettata familiarità con le tecniche etnografiche, additano il regista dietro l'obiettivo, gli danno consigli e si prendono gioco di lui.[1][2][3] È il rovesciamento del paradigma della mosca-sul-muro caro al cinema etnografico classico.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]L'albero delle fragole è il primo lungometraggio di Rapisarda Casanova. L'autore ha realizzato personalmente riprese, montaggio e mix sonoro.[4]
Alla base delle scelte realizzative c'è una poetica dell'autenticità che induce l'autore a dismettere l'uso della scrittura preliminare in favore di una realizzazione di tipo process-driven.[5] Questo perché l'essenza di luoghi, personaggi e relazioni possa rivelarsi liberamente nel corso del suo lavoro.[6]
Come in altre sue opere, uno dei temi centrali è il contatto fra culture diverse: qui nella forma del processo storico di colonizzazione, altrove come incontro o frontiera (La creazione di significato). Cuba viene scelta perché ipotetico punto di approdo di Cristoforo Colombo, ma anche perché gli abitanti, malgrado la bassa estrazione sociale, possiedono spesso un'educazione di livello universitario e sono a conoscenza delle pratiche attraverso le quali il mondo occidentale si mette in relazione con loro (in questo caso antropologia, etnografia e documentario etnografico).[4]
Gli elementi stilistici derivanti da queste scelte di base sono i lunghi piani sequenza in presa unica, la camera fissa, e una marcata preferenza per il sonoro diegetico.[5] Luce e colore sono oggetto di elaborazione meticolosa.[5]
Riconoscimenti e festival
[modifica | modifica wikitesto]Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio per il miglior regista emergente — Ann Arbor Film Festival 2012
- Premio per il miglior film documentario — Festival internazionale del film Cine Las Americas 2012, Austin
- Premio del National Film Board of Canada per il documentario più innovativo — Festival del film documentario Doxa 2012, Vancouver
- Menzione onorevole della giuria — Festival internazionale del film di Miami 2012
- Inclusione nella lista dei 50 migliori film non distribuiti del 2012, Film Comment, New York
Acquisizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca nazionale di Francia (2012)
- Library and Archives Canada (2012)
Altri festival e rassegne
[modifica | modifica wikitesto]2013
- Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid - New Cinema and Contemporary Art, Berlino
2012
- Los Angeles Film Festival
- Cinematheque108, USC School of Cinematic Arts, Los Angeles
- Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid - New Cinema and Contemporary Art, Parigi
- Guangzhou International Documentary Film Festival, Cina
- São Paulo International Film Festival, Brasile
- Jean Rouch International Ethnographic Film Festival, Parigi
- London Open City Documentary Festival
- Images Film Festival, Toronto
- Thessaloniki Documentary Festival
- Cinélatino, Rencontres de Toulouse, Francia
2011
- Festival del film Locarno
- IDFA - Amsterdam International Documentary Film Festival
- Torino Film Festival
- Montreal World Film Festival
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) 2012 Ann Arbor Film Festival, su Academic Hack. URL consultato il 12 maggio 2016.
- ^ (EN) The Strawberry Tree: LAFF review, su The Hollywood Reporter. URL consultato il 12 maggio 2016.
- ^ (EN) Images Conscious, su Art Forum. URL consultato il 12 maggio 2016.
- ^ a b (EN) A tree that’s no longer there: An interview with filmmaker Simone Rapisarda Casanova, su Austin Vida, 2012. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
- ^ a b c (EN) Discovering the Spiritus Loci: Simone Rapisarda Casanova on The Creation of Meaning, su Filmmaker Magazine, 2015. URL consultato il 29 maggio 2016.
- ^ (EN) Pacifico’s Heights, su Cinemascope. URL consultato il 26 maggio 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina del film, su ibidemfilm.org. URL consultato il 26 maggio 2016.
- (EN) L'albero delle fragole, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'albero delle fragole, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) L'albero delle fragole, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) L'albero delle fragole, su Box Office Mojo, IMDb.com.