L'Italia Settimanale | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | settimanale |
Genere | Giornale politico |
Formato | A4 |
Fondazione | 1992 |
Chiusura | 1996 |
Sede | Roma |
Editore | Editoriale L'Italia |
Diffusione cartacea | 30 000 copie |
Direttore | Marcello Veneziani (1992-1995) Alessandro Caprettini (1995) |
Redattore capo | Adolfo Urso (1993-95), Luciano Lanna (1996) |
L'Italia settimanale è stato un settimanale di cultura e politica fondato nel 1992 da Marcello Veneziani. Chiuse nel 1996.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nato il 23 dicembre 1992, il settimanale divenne il periodico di riferimento dell'area da cui nacque Alleanza Nazionale. La foliazione era di 80 pagine, tutte a colori. Obiettivo di Veneziani era coinvolgere, in modo trasversale, "il meglio, o quasi, del giornalismo non conformista" e "della cultura non allineata"[1].
Il 3 febbraio 1993 pubblica un'inchiesta in cui rivela che nell'anno precedente il governo ha stabilito le linee guida delle cosiddette privatizzazioni dopo un incontro informale coi titolari di multinazionali europee svoltosi a bordo di uno yacht ancorato nel porto di Civitavecchia battente bandiera britannica, il Britannia, (2 giugno 1992)[2][3][4].
Nel marzo 1995 Veneziani venne escluso dal consiglio d'amministrazione e dalla direzione del settimanale[5]. Adolfo Urso favorì il cambio di proprietà e Alessandro Caprettini sostituì Veneziani alla direzione. L'ex direttore accusò i vertici di Alleanza Nazionale di aver voluto la sua defenestrazione.[6]
Poco dopo, editore divenne l'uruguaiano Gustavo Adolfo Spangenberg Yanes che dal 15 gennaio 1996 chiamò alla direzione Pietrangelo Buttafuoco, che cambiò totalmente linea inserendo anche giovani giornalisti di sinistra, come Luca Telese e Davide Camarrone. Dopo circa 15 numeri con la direzione Buttafuoco, caratterizzate dalle provocatorie copertine[7], il giornale chiuse a metà 1996, per l'improvviso fallimento dell'editore.[8]
Hanno collaborato tra gli altri alla rivista: Fabio Torriero, Alessia Sodano, Susanna Blättler, Giano Accame, Alfredo Cattabiani, Giorgio Albertazzi, Vittorio Sgarbi, Francesco D. Caridi, Filippo Rossi, Luciano Lanna, Marcello De Angelis, Simona Ventura, Massimo Fini, Turi Vasile.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mario Bozzi Sentieri, Dal neofascismo alla nuova destra. Le riviste 1944-1994, Roma, Nuove Idee, 2007. Pag. 248.
- ^ Il primo “putsch degli onesti”, su inchiostronero.it. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ Quel giorno sul Britannia in cui nacque Sir Drake, su ariannaeditrice.it. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ La crociera del "Britannia" (PDF), su ereticamente.net. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ Mario Bozzi Sentieri, op. cit.
- ^ Veneziani: rivoglio l'Italia settimanale E Caprettini: ma io vendo più di te, in Corriere della Sera, 06 ottobre 1995, p. 6. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Francesco Merlo, Italia settimanale, il primo giornale di destra che sarà anche di sinistra, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 5 dicembre 1995. URL consultato il 5-2-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ "La tragedia di un uomo ridicolo": la telenovela diventa fotoromanzo, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 20 marzo 1996. URL consultato il 5-2-2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- L'Italia Settimanale versione digitalizzata, su marcelloveneziani.com.