Kwasi Boakye | |
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Kwasi Boakye in una fotografia del 1899 | |
Principe Ashanti | |
Nascita | Kumasi, 24 aprile 1827 |
Morte | Bogor, 9 giugno 1904 (77 anni) |
Kwasi Boakye, talvolta indicato anche come Kwasi Boachi o come Aquasi Boachi (Kumasi, 24 aprile 1827 – Bogor, 9 giugno 1904), è stato un nobile, ingegnere e scrittore ghanese naturalizzato olandese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato principe dell'Impero ashanti, assieme a suo cugino il principe Kwame Poku venne inviato nel 1837 da re Kwaku Dua I nei Paesi Bassi per ricevere un'adeguata formazione, come parte dei negoziati tra gli olandesi e gli ashanti per il reclutamento di soldati per l'esercito coloniale olandese.[1]
Mentre Kwame Poku tornò in Costa d'Oro come previsto, Kwasi Boakye rimase nei Paesi Bassi. Studiò ingegneria mineraria all'Università di Delft dove si laureò nel 1847.
Nel luglio del 1847, fu lettore alla Bergakademie di Friburgo, in Germania. Durante i suoi studi ebbe modo di frequentare Caroline Geudtner a Petersstrasse.
Nel 1850, venne inviato nelle Indie orientali olandesi, ma non ebbe vita facile in quanto fu subito discriminato dal suo superiore, Cornelius de Groot van Embden, motivo per cui sporse denuncia alle autorità olandesi locali ed ottenne una compensazione finanziaria nel 1857. Parte di questa compensazione, la utilizzò per acquistare una tenuta presso Bantar Peteh, a sud di Buitenzorg, dove morì nel 1904.
Lo scrittore olandese Arthur Japin ha scritto un racconto sulla vita di lui e di suo cugino dal titolo De zwarte met het witte hart (1997), tradotta in italiano col titolo di I due cuori di Kwasi Boachi.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Boachi, Aquasie (1855) Onderzoek naar de kolen, gevonden langs het strand der Meeuwenbaai, residentie Bantam. Natuurkundig Tijdschrift van Nederlands-Indië, IX, p. 49
- Boachi, Aquasie (1856) Onderzoek naar het aanwezen van steenkolen in het terrein aan de Tjilaloekbaai (Preanger Regentschappen). Natuurkundig Tijdschrift van Nederlands-Indie, XI, p. 461
- Boachi, Aquasie (1856) Mededeelingen over de Chinezen op het Eiland Java. Bijdragen tot de Taal-, Land- en Volkenkunde, Volume 4, nr 2, pp. 303–307.
Galleria d'immagini
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Dipinto di Kwasi Boakye e di suo cugino Kwame Poku, realizzato da J.L. Cornet.
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Dipinto di Kwasi Boakye, studente a Friburgo
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Il permesso di residenza rilasciato a Kwasi Boakye dalla città di Friburgo il 27 luglio 1847
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Kwasi Boakye con due dei suoi figli a Giava nel 1900.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ineke van Kessel - The Black Dutchmen: The Story of African Soldiers in The Netherlands East Indies
- ^ Michael Pye - "Displaced Person", New York Times Book Review
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Anne-Sophie Arnold: Fremde Heimat, heimatliche Fremde: Kwasi Boakye in Deutschland, in Fremde Erfahrungen. Asiaten und Afrikaner in Deutschland, Österreich und in der Schweiz bis 1945. ed. Gerhard Höpp. Das Arabische Buch, Berlin 1996 ISBN 3860931113 pp. 259 – 274 (in German)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kwasi Boakye
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