Katori | |
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Una foto della nave all'ancora | |
Descrizione generale | |
Classe | Katori |
In servizio con | Marina imperiale giapponese |
Impostazione | 27 aprile 1904 |
Varo | 4 luglio 1905 |
Entrata in servizio | 20 maggio 1906 |
Disarmo | 20 settembre 1923 |
Radiazione | 23 ottobre 1923 |
Destino finale | rottamata, 1924–25 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 15 950 long ton (16 210 t) |
Lunghezza | 139,1 m |
Larghezza | 23,8 m |
Altezza | 8,2 m |
Propulsione | 16 000 cavalli vapore all'albero di trasmissione (12 000 kW), 20 caldaie Niclausse |
Velocità | 18,5 nodi (34,26 km/h) |
Autonomia | 12 000 miglia a 11 nodi (22 220 km a 20,37 km/h) |
Equipaggio | 864 |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri | 5 tubi lanciasiluri da 18" |
voci di navi da battaglia presenti su Teknopedia |
La corazzata Katori fu una nave da battaglia della Marina imperiale giapponese, capoclasse della omonima classe.
Il varo
[modifica | modifica wikitesto]La Katori, che prese il nome da un santuario scintoista della città di Katori, fu commissionata nel gennaio del 1904 alla britannica Vickers[1]. La chiglia venne posata il 27 aprile 1904[2] ed il varo effettuato nei cantieri di Barrow-in-Furness il 4 luglio 1905, alla presenza della principessa e del principe Arisugawa[3]. L'evento venne ripreso da due brevi documentari (le news dell'epoca) girati da Cecil M. Hepworth, uno dei pionieri del cinema muto britannico[4]. La nave venne completata il 20 marzo 1906[5]. Katori partì dalla Gran Bretagna il 7 giugno per il suo viaggio inaugurale e crociera di prova, arrivando a Yokosuka il 15 agosto.[6]
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]La Katori venne impiegata durante la prima guerra mondiale per occupare Saipan, all'epoca sotto il dominio tedesco, il 14 ottobre 1914[7]. Successivamente la nave venne sottoposta a raddobbo nel 1914, fino al 1916 inoltrato, ed assegnata al secondo squadrone da battaglia dopo il suo completamento[8]. Durante il raddobbo, due cannoni antiaerei da 12 libbre vennero rimpiazzati da due 12 libbre ad alzo minore[9]. Nel 1917-18 divenne l'ammiraglia del quinto squadrone da battaglia, e servì da nave comando per il comandante in capo giapponese a Nikolayevsk sull'Amur verso la fine del 1918 durante l'intervento giapponese in Siberia nell'ambito della guerra civile russa[8].
Il 3 marzo 1921 la Katori, scortata dalla sua gemella Kashima, partì da Yokohama diretta in Gran Bretagna trasportando il principe della corona Hirohito, il primo principe nipponico a viaggiare all'estero. Le navi arrivarono a Portsmouth il 9 maggio ed Hirohito lasciò la nave per viaggiare in Europa; Hirohito salì a bordo della nave a Napoli alcuni mesi dopo per il rientro a casa[10]. la nave venne posta in disarmo nell'aprile 1922[9], cancellata dall'elenco della flotta il 20 settembre 1923 e rottamata all'Arsenale Navale di Maizuru entro il 29 gennaio 1925 per soddisfare i termini del trattato navale di Washington[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Brook, p. 282
- ^ Silverstone, p. 332
- ^ New Japanese Battleship, in New York Times, New York Times Co., 5 luglio 1905. URL consultato l'11 giugno 2013.
- ^ The Launching of the Japanese Battleship "Katori", su Hepworth Manufacturing Company, British Film Institute. URL consultato l'11 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- ^ Jentschura, Jung & Mickel, p. 22
- ^ Lengerer, p. 46
- ^ Peattie, p. 43
- ^ a b Preston, p. 191
- ^ a b Gardiner & Gray, p. 227
- ^ Seagrave & Seagrave, pp. 105–110
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Peter Brook, Armstrong Battleships for Japan, in Warship International, XXII, Toledo, Ohio, International Naval Research Organization, 1985, pp. 268–82, ISSN 0043-0374 .
- Robert Gardiner, Gray Randal, Conway's All the World's Fighting Ships: 1906–1921, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1984, ISBN 0-87021-907-3.
- Hansgeorg Jentschura, Dieter Jung, Peter Mickel, Warships of the Imperial Japanese Navy, 1869–1945, Annapolis, Maryland, United States Naval Institute, 1977, ISBN 0-87021-893-X.
- Hans Lengerer, Japanese Battleships and Battlecruisers - Part III, in Contributions to the History of Imperial Japanese Warships, marzo 2009, pp. 7–55.
- Mark R. Peattie, Nan'yo: The Rise and Fall of the Japanese in Micronesia 1885–1945, Pacific Island Monograph Series, vol. 4, Honolulu, Hawaii, University of Hawaii Press, 1988, ISBN 0-8248-1480-0.
- Antony Preston, Battleships of World War I: An Illustrated Encyclopedia of the Battleships of All Nations 1914–1918, New York, Galahad Books, 1972, ISBN 0-88365-300-1.
- Sterling Seagrave, Seagrave Peggy, The Yamato Dynasty: The Secret History of Japan's Imperial Family, New York, Broadway Books, 1999.
- Paul H. Silverstone, Directory of the World's Capital Ships, New York, Hippocrene Books, 1984, ISBN 0-88254-979-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Katori