Judith Schalansky (Greifswald, 20 settembre 1980) è una scrittrice tedesca, designer, tiene corsi di tipografia. Nel 2006 ha pubblicato un compendio tipografico, Fraktur mon amour, dedicandosi successivamente anche a opere letterarie. Nel 2020 ha vinto il Premio Strega Europeo con il libro "Inventario di alcune cose perdute"[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Artista e scrittrice, laureata in Storia dell'Arte e in Communication Design, insegna tipografia al Potsdam Technical Institute dal 2008[2]. Il suo primo libro è un saggio sui caratteri gotici (Fraktur mon Amour, 2008) che ha vinto diversi premi dedicati al design. Lo splendore casuale delle meduse, la sua prima opera di narrativa, edita in Italia da Nottetempo vince il Premio Stiftung per il libro tedesco più bello dell'anno, mentre la traduzione italiana vince il Premio Salerno libro d'Europa, riservato alla narrativa europea under 40.[3][4] Anche la sua opera successiva, Atlante delle isole remote, che descrive 50 isole non segnalate su Google Earth e talvolta neanche nelle cartografie ufficiali[5] riproducendole in scala 1:125.000, ed edito in Italia da Bompiani, vince nel 2012 il Premio Stiftung per il libro tedesco più bello dell'anno, e il Premio per il design della Repubblica Federale di Germania (argento).
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Lo splendore casuale delle meduse (Nottetempo, 2013 - ISBN 9788874524198
- Atlante delle isole remote. Cinquanta isole dove non sono mai stata e mai andrò (Bompiani Archiviato il 14 gennaio 2020 in Internet Archive., 2013 - ISBN 9788845275067
- Inventario di alcune cose perdute (Nottetempo, 2020 - ISBN 9788874527878
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La cinquina del Premio Strega Europeo 2021, su ansa.it, 15 settembre 2021. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ BIOGRAFIE DEI VINCITORI DEL PREMIO SALERNO LIBRO D’EUROPA, su salernoletteratura.com (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Come funziona il Premio Salerno Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ I finalisti al Superpremio 2013, su salernoletteratura.com. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ La Stampa libri
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Judith Schalansky
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Judith Schalansky, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Judith Schalansky, su Goodreads.
- (EN) Judith Schalansky, su IMDb, IMDb.com.
- Claudia Bruno, Intervista a Judith Schalansky, Il Manifesto, 08.04.2020
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74186916 · ISNI (EN) 0000 0000 4222 4281 · SBN LO1V381048 · Europeana agent/base/144569 · LCCN (EN) n2008032137 · GND (DE) 131647679 · BNE (ES) XX5317580 (data) · BNF (FR) cb15867558v (data) · J9U (EN, HE) 987007336936005171 · NSK (HR) 000756315 · NDL (EN, JA) 001229674 |
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