Joegoldsteinite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 2.DA.05[1] |
Formula chimica | MnCr2S4[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | cubico[3] |
Parametri di cella | a = 10,11 Å, Z = 8, V = 1033,4 ų[4] |
Gruppo puntuale | 4/m 3 2/m[5] |
Gruppo spaziale | Fd3m (nº 227)[5] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 3,71[5] g/cm³ |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La joegoldsteinite (simbolo IMA: Jgs[6]) è un minerale raro del supergruppo dello spinello e in particolare dei tiospinelli, nella cui famiglia occupa un posto nel sottogruppo della linnaeite; appartiene alla classe dei solfati con composizione chimica MnCr2S4.[2]
È definita come l'analogo del manganese della daubréelite[7], l'analogo dello zinco della kalininite e l'analogo del rame della cuprokalininite.[8][9][10]
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]La joegoldsteinite prende il nome da Joseph (Joe) I. Goldstein (1939-2015), noto per i suoi contributi fondamentali alla ricerca sui meteoriti di ferro, ai tassi di raffreddamento dei metalli, all'equilibrio di fase ferro-nichel, alla microscopia elettronica e alla microanalisi.[11]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nella Sistematica dei lapis (Lapis Systematik) di Stefan Weiß la joegoldsteinite è elencata nella classe dei "solfuri e solfosali" e nella sottoclasse dei "solfuri con [il rapporto di massa] metallo:S,Se,Te < 1:1", dove il minerale forma il "gruppo della linnaeite" insieme a bornhardtite, carrollite, cuprokalininite, daubréelite, fletcherite, florensovite, greigite, cadmoindite, kalininite, linnaeite, polidimite, siegenite, trüstedtite, tyrrellite e violarite con il numero di sistema II/D.01.[12]
La nona edizione della classificazione dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009,[13] non elenca la joegoldsteinite, poiché essa è stata approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) solo nel 2015. Il minerale è però elencato nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat dove la joegoldsteinite è elencata insieme a shiranuiite, fletcherite, florensovite, siegenite, cadmoindite, kalininite, violarite, nickeltyrrellite, linnaeite, carrollite, cuproiridsite, cuprorhodsite, berndlehmannite, polidimite, trüstedtite, daubréelite, cuprokalininite, greigite, bornhardtite, tyrrellite, indite, xingzhongite e malanite e con le quali forma il sistema nº 2.DA.05.[1]
Analogamente la joegoldsteinite non è elencata nella classificazione dei minerali secondo Dana, molto usata nei paesi anglosassoni e aggiornata l'ultima volta nel 1996.
Chimica
[modifica | modifica wikitesto]La composizione della joegoldsteinite è suddivisa in percentuale di peso da zolfo al 44,66%, da cromo al 36,21% e manganese al 19,13%.[11]
La formula empirica è:[4]
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]La joegoldsteinite cristallizza nel sistema cubico nel gruppo spaziale Fd3m (gruppo nº 227) con la costante di reticolo a = 10,11 Å, oltre ad avere 8 unità di formula per cella unitaria.[4]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La joegoldsteinite stata scoperta nel meteorite Social Circle trovato nel 1927 nella contea di Walton in Georgia, negli Stati Uniti (33.7°N 83.7°E ).[14] Di solito si trova associato ad altri minerali come la troilite o la niningerite. È stato descritto anche in altri due meteoriti: nel meteorite Bustee, trovato a Gorakhpur (in Uttar Pradesh, India) e nel meteorite Indarch, trovato a Şuşa (in Azerbaigian).[15]
Il suo campione tipo è conservato presso la collezione di meteoriti dell'Università della California a Los Angeles.[11]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]La joegoldsteinite si presenta sotto forma di inclusioni di diametro compreso tra 13 e 15 micron. In colori e in luce riflessa ha un aspetto molto simile alla daubréelite.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - M:S = 3:4, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: November 2024 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, novembre 2024. URL consultato il 13 gennaio 2025.
- ^ (DE) Joegoldsteinite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ a b c (EN) Junko Isa, Chi Ma e Alan E. Rubin, Joegoldsteinite: A new sulfide mineral (MnCr2S4) from the Social Circle IVA iron meteorite (PDF), in American Mineralogist, vol. 101, 2016, pp. 1217–1221. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ a b c (EN) Joegoldsteinite, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (EN) J. Isa, C. Ma, A. Rubin e J. Wasson, Joegoldsteinite: A new sulfide mineral (MnCr2S4) from the Social Circle IVA iron meteorite, in American Mineralogist, vol. 101, n. 5, 30 aprile 2016, pp. 1217–1221, DOI:10.2138/am-2016-5594.
- ^ (EN) Daubréelite, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (EN) Kalininite, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (EN) Cuprokalininite, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ a b c d (EN) Joegoldsteinite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (DE) Lapis Classification - II SULFIDE UND SULFOSALZE (Sulfide, Selenide, Telluride, Arsenide, Antimonide, Bismutide) - II/D Sulfide mit Metall : S,Se,Te < 1:1, su mineralienatlas.de. URL consultato il 13 gennaio 2025.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 14 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (EN) Social Circle meteorite, Walton County, Georgia, USA, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
- ^ (EN) Localities for Joegoldsteinite, su mindat.org. URL consultato il 14 gennaio 2025.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joegoldsteinite, su mindat.org.