Jean Paul Marie Houdemon | |
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Nascita | La Flèche, 11 marzo 1885 |
Morte | Parigi, 20 ottobre 1960 |
Luogo di sepoltura | Hôtel des Invalides |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Armée de terre Armée de l'air |
Arma | Cavalleria |
Anni di servizio | 1905-1945 |
Grado | Generale d'armata aerea |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte occidentale (1914-1918) Fronte occidentale (1939-1945) |
Battaglie | Battaglia di Francia |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | École spéciale militaire de Saint-Cyr |
dati tratti da Houdemon, Jean-Paul-Marie[1] | |
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Jean Paul Marie Houdemon (La Flèche, 11 marzo 1885 – Parigi, 20 ottobre 1960) è stato un aviatore e generale francese, distintosi particolarmente come ufficiale durante la prima guerra mondiale, dove fu ferito due volte, e citato 7 volte di cui 4 all'ordine del giorno dell'esercito. Durante la Grande Guerra ricoprì l'incarico di comandante dell'aeronautica del XVIII e III Corpo d'armata, e della Xe Armée. Frequentò l'École supérieure de guerre, di cui fu professore dal 22 giugno 1926 al 30 dicembre 1929, e i corsi presso il Centre des Hautes ètudes Militaires. Promosso generale d'armata aerea, divenne membro del Consiglio superiore dell'aeronautica e fu Ispettore generale della forze aeree dei teatri d'operazione terrestri e della riserva dell'armata aerea e poi Ispettore generale della Forza aerea da ricognizione e delle forze aeree della riserva. Nel corso della seconda guerra mondiale fu comandante della difesa aerea del teatro del Mediterraneo occidentale e comandante della 3ª Armata aerea, comandante della Zone d'Opérations Aériennes du Sud (ZOE sud), Ispettore generale delle forze aeree d'oltremare e dei teatri operativi esterni, e comandante della Zone d'Opérations Aériennes des Alpes (ZOE Alpes). Dopo la firma dell'armistizio di Compiègne fu comandante della 3ª Regione aerea e poi della 1ª Regione aerea. Nel 1944 venne arrestato dai tedeschi per la sua attività all'interno del movimento di resistenza francese, rimanendo prigioniero fino al maggio 1945.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a La Flèche, Sarthe, l'11 marzo 1885, figlio di Georges e di Claire Lucile Marguerite Beaupère.[2][3] Iniziò a frequentare la École spéciale militaire de Saint-Cyr, promotion Henri de La Tour d’Auvergne, il 24 ottobre 1903, e ne uscì due anni dopo, nel 1905, assegnato all'arma di cavalleria.[4][5] Come tenente frequentò l'École de cavalerie di Saumur, stringendo amicizia con un giovane studente americano, George Smith Patton, con cui studiò insieme le campagne di Napoleone I.[6][3] Assegnato allo stato maggiore della 63ª Divisione fanteria da campagna nell'agosto 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, prese parte ai combattimenti del 7, 13 e 20 settembre 1914, Ferito a Port-Fontenoy, nei pressi di Soissons, ebbe il nervo radiale sezionato.[4] Ricoverato all'ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, fu nominato Cavaliere della Legion d'onore il 20 novembre 1914, e promosso capitano il 25 dicembre 1914.[4][3] Il 19 agosto 1915 entrò a far parte dello stato maggiore della Xe Armée al comando del generale Joseph Brugère.[4][3] Nel 1916 passò all'aviazione e conseguì il brevetto di pilota nel luglio dello stesso anno.[5] Il 17 dicembre 1916 fu nominato comandante della Escadrille 201.[4] Il 3 gennaio 1917 assunse il comando dell'aeronautica del XVII Corpo d'armata, il 17 febbraio passò al comando di quella del III Corpo d'armata, e il 23 luglio a quella della Xe Armée.[4] Compì molte ardite ricognizioni sopra le linee nemiche, fu ferito una seconda volta nel luglio 1917. Colpito da un proiettile esplosivo all'anca sinistra, riuscì comunque a raggiungere le linee alleate.[3] Promosso maggiore a titolo temporaneo il 12 agosto 1917, dopo la fine della guerra ritornò alla cavalleria in forza al 12 Reggimento corazzieri, divenendo maggiore a titolo definitivo il 25 marzo 1919.[4] Comandante del 1º Reggimento da caccia dal 1 gennaio 1920, partecipò all'occupazione della Renania dall'11 aprile 1920 al 28 giugno 1921.[4]
Fu promosso tenente colonnello il 23 marzo 1923, e colonnello il 25 giugno 1928.[1] Tra il 1 dicembre 1923 e il 22 giugno 1926 frequentò l' École supérieure de guerre, di cui fu professore dal 22 giugno 1926 al 30 dicembre 1929.[1] Come professore alla École supérieure de guerre nel 1927, redasse un rapporto considerato una tappa fondamentale nel collegamento tra le due armi.[3]
Il 31 dicembre 1929 assunse il comando del 34º Reggimento d'aviazione, e il 7 ottobre 1931 fu assegnato allo stato maggiore delle forze aeree presso il Ministero dell'aeronautica.[1] Fu nominato generale di brigata aerea il 7 ottobre 1931, e tra l'8 dicembre 1932 e il 22 maggio 1933 frequentò i corsi presso il Centre des Hautes ètudes Militaires.[1] Tra il 23 maggio 1933 e il 5 settembre 1934 fu comandante della 4ª Brigata aerea, e tra il 6 settembre 1934 e il 31 luglio 1936 comandante della École Militaire et d'Application de l'Armée de l'Air.[1] Tra il 1 agosto e il 14 ottobre 1936 fu comandante del 1º Gruppo aereo, poi della 1ª Divisione aerea, e tra il 15 ottobre 1936 e il 1 gennaio 1938 della 4ª Regione aerea, venendo promosso generale di divisione aerea e subito dopo generale di corpo d'armata aerea il 5 marzo 1937.[1] Promosso generale d'armata aerea il 1 gennaio 1938, divenne membro del Consiglio superiore dell'aeronautica (1 gennaio 1938-20 settembre 1940), fu Ispettore generale della forze aeree dei teatri d'operazione terrestri e della riserva dell'armata aerea (22 febbraio-14 ottobre 1938) e poi Ispettore generale della Forza aerea da ricognizione e delle forze aeree della riserva (15 ottobre 1938-2 settembre 1939).[1][4] Il 2 settembre 1939, a seconda guerra mondiale iniziata, fu nominato comandante della difesa aerea del teatro del Mediterraneo occidentale e comandante della 3ª Armata aerea.[1]
Il 10 novembre 1939 fu nominato comandante della Zone d'Opérations Aériennes du Sud (ZOE sud), ricoprendo l'incarico fino al 2 febbraio 1940 quando assunse l'incarico di Ispettore generale delle forze aeree d'oltremare e dei teatri operativi esterni.[1] Il 16 maggio 1940, in piena battaglia di Francia, assunse il comando della Zone d'Opérations Aériennes des Alpes (ZOE Alpes).[3] Dopo la firma dell'armistizio di Compiègne, avvenuto il 22 giugno 1940, il 29 dello stesso mese assunse l'incarico di comandante della 3ª Regione aerea, passando il 27 luglio a quello della 1ª Regione aerea.[1]
Fu posto in congedo dal personale navigante il 20 settembre 1940.[1] Ritiratosi a vita privata a Pont-à-Mousson, nel 1944 fu arrestato dai tedeschi per la sua attività all'interno del movimento di resistenza.[5] Fu prigioniero in Baviera dal settembre 1944 al maggio 1945, a Treviri, poi a Coblenza e infine a Plansee, nel Tirolo.[7] Fu liberato dalle truppe della 3ª Armata americana e raggiunse Parigi a bordo dell'aereo personale del generale Patton.[7]
Nel 1951 divenne il trentacinquesimo governatore dell'Hôtel des Invalides, ricoprendo tale incarico fino alla sua morte.[5] Come tale fu eletto membro onorario dell'Associazione nazionale delle croci di guerra, fondata nel 1919 dal viceammiraglio Émile Guépratte. Si spense presso l'Hôpital d'instruction des armées du Val-de-Grâce a Parigi il 20 ottobre 1960, e la salma venne poi tumulata nell'Hôtel des Invalides, nella cripta dei governatori.[4][8]
Sposato dal 16 dicembre 1908 a Parigi, Ve arrondissement, con Louise Thérèse Lehugeur (1886-1952), la coppia ebbe tre figli Jacqueline (nata nel 1912), Colette (nata nel 1913) sposata con Jean Bécourt-Foch, e Catherine (nata nel 1915).[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Bertrand Beyern, Guide des tombes d'hommes célèbres, Paris, Cherche Midi, 2008, p. 167, ISBN 978-2-7491-1350-0.
- (FR) École supérieure de guerre. - Cours d'aéronautique. Notes sur l'emploi de l'aéronautique par le commandement. 1928-1929, Rambouillet, Imprimerie Pierre Leroy,, 1928.
- (FR) Bernard Marck, Dictionnaire universel de l'aviation, Paris, Tallandier, 2005, pp. 517-518, ISBN 2-84734-060-2.
- (EN) J. Furman Daniel, Patton: Battling with History, Columbia, University of Missouri Press, 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Houdemon, Jean-Paul-Marie, su Generals.
- (EN) Alain Garric, Jean Houdemon Le Général, su Geneanet.
- (FR) Jean Boÿ, Historique de la 88e promotion (1903-05), promotion de la Tour d’Auvergne (PDF), su Saint Cyr.
- (FR) Officiers généraux de l’Armée de l’Air (1933 – 2012) (PDF), su Service Historique.
- (FR) Biographies résumées des parrains des promotions de l'Ecole de l'air (EA), su Traditions de l'Armée de l'air.
- (FR) Houdemon, Jean Paul Marie, su Leonore.