Jair | ||||||||||||||||||||||
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Jair nel 2008 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Brasile | |||||||||||||||||||||
Altezza | 174 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 67 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1976 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Jair da Costa (Santo André, 9 luglio 1940) è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Originario di Santo André, si trasferì a Osasco all'età di otto anni.[2]
È citato in una scena del film Tre uomini e una gamba da Giovanni Storti.[3]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Era un'ala destra dalla spiccata velocità,[4] arma utile soprattutto per cogliere in contropiede i difensori avversari.[5] Abile inoltre nel servire i compagni di squadra con traversoni,[5] possedeva una discreta capacità nel concludere a rete grazie a cui realizzò numerosi gol.[5][6]
In ragione della sua rapidità,[7] veniva soprannominato Freccia Nera.[8]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Le prestazioni in patria con la Portuguesa attirarono l'interesse dei club europei: nell'estate 1962 Milan e Inter si contesero l'ingaggio del brasiliano,[5] coi rossoneri che preferirono ripiegare sul connazionale Germano.[9] Il tesseramento in nerazzurro fu però ritardato dalla presenza in rosa dello spagnolo Suárez e dell'inglese Hitchens, complice il regolamento dell'epoca;[10] in autunno, dopo un avvio stentato di campionato, la cessione del britannico permise l'innesto ufficiale del brasiliano per 170 milioni di lire.[5][11]
Preferito a Bicicli nel ruolo di ala destra,[12] risultò un prezioso interprete per il contropiede nerazzurro:[13] con 10 reti (la prima delle quali realizzata sul campo del Genoa a soli 2' dall'esordio in Serie A[5]) contribuì alla rimonta in classifica della Beneamata,[14][15][16][17] che conquistò lo scudetto a fine torneo.[5]
Con la formazione meneghina, all'epoca rinominata Grande Inter,[12] il calciatore si aggiudicò altri due titoli nazionali nonché due Coppe Campioni e altrettante Intercontinentali:[5][12] il 27 maggio 1965 segnò contro il Benfica il gol decisivo per la conquista del secondo titolo europeo.[5] In precedenza era divenuto il primo marcatore della storia interista nella massima competizione continentale, andando a bersaglio contro l'Everton il 25 settembre 1963.[18] Trascorsa la stagione 1967-68 in prestito alla Roma, fece poi ritorno a Milano aggiudicandosi il campionato 1970-71.[5]
Le tappe finali della sua carriera videro il rientro in Brasile, dove fu compagno di Pelé nel Santos, e un biennio in Canada.[19]
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Chiuso nel suo ruolo da Garrincha, disputò una sola partita con la Nazionale brasiliana, un'amichevole contro il Galles che il Brasile vinse per 3 a 1.[20] Venne convocato per i Mondiali 1962, ma non fu mai utilizzato; poté tuttavia fregiarsi del titolo di Campione del Mondo.[20]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nel club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1962-1963 | Inter | A | 27 | 10 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 27 | 10 |
1963-1964 | A | 30+1[21] | 12+0 | CI | 1 | 0 | CC | 9 | 4 | - | - | - | 43 | 16 | |
1964-1965 | A | 19 | 10 | CI | 3 | 2 | CC | 5 | 3 | CInt | 2 | 0 | 29 | 15 | |
1965-1966 | A | 27 | 4 | CI | 1 | 1 | CC | 6 | 1 | CInt | 2 | 0 | 36 | 6 | |
1966-1967 | A | 15 | 3 | CI | 0 | 0 | CC | 6 | 0 | - | - | - | 21 | 3 | |
1967-1968 | Roma | A | 23 | 2 | CI | 1 | 0 | CM | 2 | 0 | CdA | 2 | 1 | 28 | 3 |
1968-1969 | Inter | A | 22 | 3 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 25 | 3 |
1969-1970 | A | 18 | 4 | CI | 4 | 0 | CdF | 5 | 1 | - | - | - | 27 | 5 | |
1970-1971 | A | 23 | 6 | CI | 0 | 0 | CdF | 2 | 0 | CAI+TP | 3+3 | 0+0 | 31 | 6 | |
1971-1972 | A | 17 | 1 | CI | 4 | 2 | CC | 8 | 3 | - | - | - | 29 | 6 | |
Totale Inter | 198+1 | 53 | 16 | 5 | 41 | 12 | 10 | 0 | 266 | 70 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
16-5-1962 | San Paolo | Brasile | 3 – 1 | Galles | Amichevole | - | |
Totale | Presenze | 1 | Reti | - |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni statali
[modifica | modifica wikitesto]- Santos: 1973
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 120 (40) includendo nel computo lo spareggio del campionato 1963-64.
- ^ Inter Football Club, F.C. Internazionale, giugno 2006.
- ^ Antonio Ruzzo, "Ci vado fin da bambino, impazzivo per Jair", su ilgiornale.it, 13 dicembre 2018.
- ^ Sebastiano Vernazza, Il calcio a nove metri al secondo, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 10 settembre 2005.
- ^ a b c d e f g h i j Matteo Brega, Tutto iniziò con Gino, poi le ali presero il volo con Corso, Jair e Figo, in La Gazzetta dello Sport, 8 settembre 2015.
- ^ Leo Cattini, Tra Inter e Mantova ha deciso Jair: 2-0, in Stampa Sera, 30 settembre 1963, p. 6.
- ^ Gianni Rossi, I due Jair, su quasirete.gazzetta.it, 21 novembre 2014.
- ^ Roberto Gentili, Jair ricorda: "Sarei dovuto andare al Milan! Herrera meraviglioso, Angelo Moratti ci trattava come figli", su passioneinter.com, 9 luglio 2020.
- ^ Germano Bovolenta e Mauricio Cannone, Morto Germano, il giocatore che conquistò l'ereditiera, in La Gazzetta dello Sport, 5 ottobre 1997.
- ^ Alessandro De Calò, Maghi, papere, astronauti e Juve-Inter, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 1998.
- ^ Vito Galasso, La prima era Moratti e la Grande Inter, in Il romanzo della Grande Inter, 1ª ed., Roma, Newton & Compton, 2017, p. 90, ISBN 978-88-227-0966-0.
- ^ a b c Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
- ^ Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.
- ^ Leo Cattini, L'Inter segna al primo minuto e batte la Sampdoria per 4 a 0, in Stampa Sera, 19 novembre 1962, p. 9.
- ^ Vittorio Pozzo, Il brasiliano Jair si scatena: crolla la squadra bolognese, in Stampa Sera, 17 dicembre 1962, p. 7.
- ^ Leo Cattini, La difesa del Palermo non resiste ai vivaci attacchi dell'Inter: 0-4, in Stampa Sera, 11 febbraio 1963, p. 7.
- ^ Giulio Accatino, A S.Siro aspra lotta tra Inter e Bologna: 4-1, in Stampa Sera, 22 aprile 1963, p. 6.
- ^ In Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
- ^ Vanni Zagnoli, Il pallone racconta: Jair da Costa, su assocalciatori.it, 15 luglio 2020.
- ^ a b Fabio Monti, JAIR DA COSTA, su treccani.it, 2002.
- ^ Spareggio per lo scudetto.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jair da Costa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jair da Costa, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Jair da Costa, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- Jair da Costa, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Statistiche con l'Inter, su archivio.inter.it. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2013).
- Statistiche col Santos, su futpedia.globo.com. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2010).