Jaflong (in bengali জাফলং) è una hill station ed una località turistica situata nella Divisione di Sylhet, in Bangladesh. Si trova nell'Upazila Gowainghat nel Distretto di Sylhet, al confine tra il Bangladesh e lo Stato indiano del Meghalaya, coperto da montagne subtropicali e foreste pluviali. Jaflong è nota per le sue raccolte di pietre ed è la terra della tribù Khasi.[1][2]
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Jaflong è una località turistica nella Divisione di Sylhet. Dista circa 60 km dalla città di Sylhet e ci si arriva in due ore di macchina. Si trova tra giardini di tè e colline ed è vicina al Fiume Sari, al centro del Monte Khashia.
Attrazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Raccolta di pietre arrotondate
- Vita tribale variopinta
- Khasia Rajbari (Palazzo del re)
- Fiumi Dauki e Piyain[3][4]
- Piantagioni di tè
- Piantagioni di aranci e jackfruit
- Giardini di foglie di betel e noci di areca
- Dauki Bazar
Estrazione delle pietre
[modifica | modifica wikitesto]Gli accaparratori di terra occuparono terreno governativo e riserve forestali per estrarre le pietre, tagliando piccole colline e inquinando così l'ambiente di Jaflong. Stabilirono anche mulini di frantumazione nella foresta senza il permesso del governo.[5]
Programma di forestazione
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio del 2005, Laskar Muqsudur Rahman, vice conservatore delle foreste (Sylhet Forest Division) osservò che Jaflong che aveva sentito nella sua infanzia come i 'polmoni' di Greater Sylhet era in pericolo a causa delle invasioni in corso e della creazione di mulini di frantumazione non autorizzati. Prese così iniziative per recuperare la terra e creare un parco ricreativo-botanico chiamato Jaflong Green Park. La prima pietra di fondazione del parco verde tematico di Jaflong è stata posata dallo stesso Laskar Muqsudur Rahman, con la collaborazione del personale forestale locale guidato dalla guardia forestale Mohammad Ali. Tuttavia, all'inizio si è trattato di un compito impegnativo a causa dei conflitti locali e dei vincoli procedurali. Il programma di forestazione nel Jaflong Green Park è stato avviato sotto la supervisione delle forze congiunte della Jaflong Foundation e del dipartimento forestale. Essi hanno intrapreso congiuntamente il programma di forestazione occupando circa 100 ettari di terreno. Nell'ambito del programma vari tipi di alberi, tra cui l'ibrido Akash-moni, sono stati piantati nel parco per mantenere l'equilibrio ecologico.[6]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Barche
-
Raccolta di pietre
-
Barche
-
Pietre di quern in vendita a Jafflong
-
Piantagioni di tè a Jaflong
-
Barche
-
Case della tribù dei Khasia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Sylhet:Places of interest, su bangladeshonline.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
- ^ (EN) Ali Nawaz, The Khasia, su Banglapedia. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ (EN) Masud Hasan Chowdhury, Piyain River, su Banglapedia. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ (EN) Kazi Matinuddin Ahmed, Dauki River, su Banglapedia. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ (EN) Stone-crushing at Jaflong creates health hazards, in New Age, 2 febbraio 2006. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
- ^ (EN) Afforestation programme in Jaflong Green Park begins, in New Age, 2 luglio 2007. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jaflong