Izabela Fleming Czartoryska | |
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Ritratto di Izabela Czartoryska di Alexander Roslin, 1774, Museo nazionale di Cracovia | |
Principessa Czartoryski | |
In carica | 4 aprile 1782 – 19 marzo 1823 |
Predecessore | Maria Zofia Sieniawska |
Successore | Anna Zofia Sapieha |
Nascita | Varsavia, Polonia, 3 marzo 1746 |
Morte | Wysock, Polonia, 15 luglio 1835 |
Dinastia | Fleming per nascita Czartoryski per matrimonio |
Padre | Jerzy Detloff Fleming |
Madre | Antonina Czartoryska |
Consorte | Adam Kazimierz Czartoryski |
Figli | Teresa Maria Anna Adam Jerzy Konstantin Adam Gabriella Sofia |
Izabela Fleming Czartoryska (Varsavia, 3 marzo 1746 – Wysock, 15 luglio 1835) è stata una principessa e scrittrice polacca, nonché collezionista d'arte e fondatrice del primo museo polacco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlia del conte Jerzy Detloff Fleming e della principessa Antonina Czartoryska.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò il principe Adam Kazimierz Czartoryski il 18 novembre 1761, quando aveva solo quindici anni, a Wołczyn.[1] Esistono teorie riguardo a una sua relazione amorosa con l'ambasciatore russo in Polonia Nikolaj Vasil'evič Repnin[2], che sarebbe, secondo le voci, il vero padre di Adam Jerzy Czartoryski.
Importanza sociale
[modifica | modifica wikitesto]Insieme al marito, Izabela viaggiò in Europa, a volte travestita da uomo. Ella incontrò nel 1772 a Parigi Benjamin Franklin, leader della rivoluzione americana, e i filosofi francesi Jean-Jacques Rousseau e Voltaire, che stavano portando alla luce nuove idee sul vecchio ordine.[1] Nel 1775 trasformò completamente insieme al marito il palazzo Czartoryski a Puławy in un luogo di incontro per intellettuali e politici.[1]
Izabela esercitava il potere politico attraverso la moda, diffondendo l'abito tradizionale polacco tra la nobilità polacca: una lunga veste di nome kontusz ed un'insolita acconciatura rasata.[1]
Izabela scoprì il talento del giovane pittore Aleksander Orłowski e lo finanziò. Nel 1784 si unì al Partito Patriottico.[1] In seguito all'insurrezione di Kościuszko due suoi figli furono presi come ostaggi politici da Caterina II di Russia. Nel 1796 ordinò la ricostruzione del palazzo di Puławy, in rovina, e iniziò a costruire un museo; tra i primi oggetti vi furono i trofei turchi dell'assedio di Vienna e furono inclusi anche oggetti storici delle famiglie polacche e dei tesori reali.[3]
Nel 1801 aprì il primo museo della Polonia con il nome di "tempio della memoria", in seguito ribattezzato museo Czartoryski: conteneva oggetti di significato sentimentale riguardanti le glorie e le miserie della vita umana.[3] Durante la rivolta di novembre del 1830, nella quale era coinvolta la famiglia Czartoryski,[3] il museo fu chiuso e tutti gli oggetti furono evacuati a Parigi.[3] Il nipote Władysław Czartoryski riaprì il museo nel 1878 a Cracovia.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]La principessa morì il 15 luglio 1835 a Wysock.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal matrimonio tra Isabella e Adam Kazimierz Czartoryski nacquero sei figli:
- Teresa (1765-1780);
- Maria Anna (1768–1854), che sposò Ludovico Federico Alessandro di Württemberg;
- Adam Jerzy (1770–1861);
- Konstanty Adam (1773–1860);
- Gabriella (?-1780);
- Sofia (1778-1837), che sposò il conte Stanisław Kostka Zamoyski.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (PL) Myśli różne o sposobie zakładania ogrodów (1805)
- (PL) Pielgrzym w Dobromilu, czyli nauki wiejskie (ca. 1818)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Kasia Brzezinska, Princess Izabela Czartoryska: Founder of Poland's First Museum, su Culture Trip. URL consultato il 3 marzo 2020.
- ^ [1]
- ^ a b c d In Polonia tra chiese, ponti e storia, su Turisti per Caso. URL consultato il 3 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2020).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Izabela Fleming
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Czartoryska, Izabela, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Izabela Fleming, su Open Library, Internet Archive.
- Museo Czartoryski, su muzeum-czartoryskich.krakow.pl.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52488188 · ISNI (EN) 0000 0001 0971 9917 · CERL cnp01881294 · ULAN (EN) 500285889 · LCCN (EN) nr89018041 · GND (DE) 118919067 · BNE (ES) XX6002137 (data) · BNF (FR) cb15038632p (data) |
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