Ivano Blason | |||||||||||||||||||
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Ivano Blason con la maglia dell'Inter | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 83 kg | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1962 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Ivano Blason (San Lorenzo Isontino, 24 maggio 1923 – Gorizia, 13 marzo 2002) è stato un calciatore italiano, di ruolo terzino.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Giocava come terzino: oltre che per le sue capacità in difesa, Blason è ricordato anche per il suo potente tiro, che sfruttava solitamente in occasione di punizioni e rigori.[1] Era dotato di grande forza fisica ed era abile in marcatura.[1] È stato inoltre il primo libero in Italia.[2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Si mise in luce nella Triestina, squadra con la quale esordì nella massima serie nel campionato post-bellico 1945-46[1] dopo gli inizi alla Pro Gorizia. Blason fu fra i protagonisti del secondo posto conquistato dagli alabardati nel 1947-48, dietro al Grande Torino.
Rimase a Trieste fino al 1950, quando fu chiamato a ricoprire il ruolo di centromediano nell'Inter di Alfredo Foni, con cui conquistò due scudetti consecutivi (1952-53 e 1953-54);[1] dopo un anno al Verona, in Serie B, passò al Padova con il quale militò per altre sette stagioni in massima divisione, fino all'età di 39 anni.[1] Fu una delle colonne della squadra di Nereo Rocco, capace di distinguersi nel panorama calcistico italiano fra gli anni cinquanta e anni sessanta, con il terzo posto del 1957-58.[1]
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Durante la permanenza a Trieste, Blason indossò anche per una volta la maglia della Nazionale, esordendo il 2 luglio 1950 nella gara vinta per 2-0 contro il Paraguay ai mondiali del Brasile, a San Paolo.[3]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
2-7-1950 | San Paolo | Italia | 2 – 0 | Paraguay | Mondiali 1950 - 1º turno | - | |
Totale | Presenze | 1 | Reti | 0 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 1
- Pro Gorizia: 1942-1943
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Cesare Fiumi, Blason: sì, ero un manzo, però mai cattivo, in Corriere della Sera, 30 ottobre 1993, p. 39 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2015).
- ^ Andrea Schianchi, Nereo Rocco, l'inventore del catenaccio che diventò Paròn d'Europa, su La Gazzetta dello Sport, 2 novembre 2014. URL consultato il 19 maggio 2020.
- ^ Perrone, p. 582.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Fiumi, Storie esemplari di piccoli eroi, prefazione di Gianni Mura, Milano, Feltrinelli, 1996
- Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Il Corriere dello Sport, 1999.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ivano Blason
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ivano Blason, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Ivano Blason, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Ivano Blason, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Ivano Blason, su eu-football.info.