Istiocitosi blu mare | |
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Specialità | ematologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | D76.3 |
L'istiocitosi blu mare racchiude diverse forme di patologie che hanno come caratteristiche comuni l'interessamento della milza e del midollo, dove si manifestano grandi elementi cellulari (dimensioni 50-60 µm).
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto del citoplasma granulare mostra una colorazione blu o verde, causate da un pigmento bruno. Proprio come un tipico caso di colorazione di Giemsa.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]L'incidenza delle forme primitive è più alta nei primi decenni di vita della persona.
Tipologia
[modifica | modifica wikitesto]Esistono le forme primitive e quelle secondarie, esse differenziano per diversi motivi.
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]Le forme primitive sono di causa sconosciuta ma collegate ad un deficit enzimatico, le secondarie sono causate da un non assimilazione della produzione di materiale lipidico, che comporta l'accumulo di esso.
Sintomatologia
[modifica | modifica wikitesto]Le forme primitive mostrano epatosplenomegalia, mentre le altre dipendono dalle varie malattie collegate, e quindi si riscontrano leucemia mieloide cronica, anemia emolitica e tante altre.
Prognosi
[modifica | modifica wikitesto]La sua evoluzione ha una finalità benigna, soprattutto per le forme primitive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gianluigi Castoldi, Liso Vincenzo, Malattie del sangue e degli organi ematopoietici quinta edizione, Milano, McGraw-Hill, 2007, ISBN 978-88-386-2394-3.