Cimitero degli Invalidi (Invalidenfriedhof) | |
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Ubicazione | |
Stato | Germania |
Città | Berlino |
Luogo | Scharnhorststraße 25, Oranienburger Vorstadt, Mitte |
Costruzione | |
Periodo costruzione | 1748 |
Mappa di localizzazione | |
Il cimitero degli Invalidi (Invalidenfriedhof) è uno dei cimiteri più antichi di Berlino ed è stato creato nel 1748 per accogliervi le spoglie di militari prussiani ed è situato nel quartiere di Mitte. Posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz),[1] in seguito all'abbattimento del Muro di Berlino è stato inserito nel piano di protezione dei monumenti e giardini storici e ne è iniziato il restauro.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1746 il re Federico II di Prussia ordinò di costruire un Ospedale degli Invalidi su un terreno a nord-est della Zoll- und Akzisemauer, la cinta daziaria della città, poco distante dall'Ospedale universitario della Charité. Fin dalla sua apertura, il 15 novembre 1748, vi furono ricoverati i soldati mutilati (lahme Kriegsleut) che, per quanto possibile, dovevano provvedere ai propri bisogni e dovevano inoltre occuparsi di mantenere i giardini del luogo.
Erano già stati redatti progetti di un complesso chiamato Ospizio dei soldati invalidi, risalenti ai tempi di Federico I di Prussia e di Federico Guglielmo I di Prussia, ma fu solo per via della grande quantità di feriti militari delle due guerre di Slesia (1740-1742 e 1744-1745) che Federico il Grande si decise a far realizzare il progetto.[4][5] Il terreno su cui sorse l'ospedale occupava circa 134 ettari e si trovava a nord dell'ospedale su un'area dove sorgeva un mulino a vento della Kirschallee, poi Scharnhorststraße nel 1860. La prima sepoltura, oggi non più esistente, nel cimitero militare fu di un sottufficiale cattolico di nome Hans-Michael Neumann, inumato il 20 dicembre 1748.[4]
Inizialmente il "cimitero della Comunità degli Invalidi" comprendeva solo la parte nord-est del terreno, dove furono sepolti pure i generali incaricati del comando dell'Ospedale degli Invalidi, e cioè la divisione chiamata Kommandantengräber che si trovava dove, attualmente, sono situati gli uffici e il lapidario. Dal 1769 le autorità decisero di annettere al cimitero anche i terreni che si trovavano a ovest della prima parte del cimitero, mentre la parte restante dell'odierno cimitero, ancora nel XVIII secolo, era terreno coltivato.
Era invece un prato incolto il settore sud-est, che arrivava fino alla zona nella quale si trovavano le tombe degli ufficiali del Landwehr, dove oggi scorre il Berlin-Spandauer Schifffahrtskanal che collega i due fiumi Havel e Sprea e dove passava il Muro di Berlino. Molte tombe furono eliminate proprio per questo motivo[6] e anche questa fu la ragione per cui la famiglia di Manfred von Richthofen chiese che i suoi resti fossero spostati nella tomba di famiglia a Wiesbaden.[7]
Sepolture famose
[modifica | modifica wikitesto]- Rudolf Berthold (1891-1920)
- Hans Hartwig von Beseler (1850-1921)
- Moritz von Bissing (1844-1917)
- Hermann von Boyen (1771-1848)
- Karl von Bülow (1846-1921)
- Marga von Etzdorf (1907-1933)
- Ludwig von Falkenhausen (1844-1936)
- Werner von Fritsch (1880-1939)
- Josias von Heeringen (1850-1926)
- Reinhard Heydrich (1904-1942), il cippo è scomparso, ma il corpo è ancora sepolto
- Max Hoffmann (1869-1927)
- Hans-Valentin Hube (1890-1944)
- Werner Mölders (1913-1941)
- Maximilian von Prittwitz (1848-1917)
- Walter von Reichenau (1884-1942)
- Manfred von Richthofen (1892-1918), sepolto nel cimitero nel 1925 e trasferito a Wiesbaden nel 1976
- Hans von Seeckt (1866-1936)
- Gerhard von Scharnhorst (1755-1813)
- Alfred von Schlieffen (1833-1913)
- Rudolf Schmundt (1896-1944)
- Wilhelm Solf (1862-1936)
- Fritz Todt (1891-1942), il cippo è scomparso, ma il corpo è ancora sepolto
- Ernst Udet (1896-1941)
- Hermann Göring (1893-1946)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Invalidenfriedhof mit Resten der Grenzmauer und Grabstätten, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 19 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2018).
- ^ (EN) Hans Joachim Jung,Förderverein Invalidenfriedhof Berlin e.V., Förderverein Invalidenfriedhof e.V., su foerderverein-invalidenfriedhof.de. URL consultato l'11 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2017).
- ^ (EN) Invalidenfriedhof (Invalids' Cemetery) - Berlin - TracesOfWar.com, su tracesofwar.com. URL consultato l'11 settembre 2017.
- ^ a b (DE) Laurenz Demps, Der Invalidenfriedhof : Denkmal preussisch-deutscher Geschichte in Berlin, Brandenburgisches Verlagshaus, 1996, ISBN 9783894880934, OCLC 39284999.
- ^ (DE) Jörg Kuhn, Detlef Pietzsch, Wolfgang Henkel, Der Invalidenfriedhof : Rettung eines Nationaldenkmals, L&H Verlag, 2003, ISBN 9783928119832, OCLC 231977496.
- ^ Il Muro di Berlino / Amministrazione del Land di Berlino per lo Sviluppo Urbano, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 10 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).
- ^ (EN) Norman Franks, The Red Baron: a history in pictures, Barnsley, Pen & Sword Books, 2016, ISBN 9781473861220, OCLC 958937299.
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Monumento funebre della famiglia von Boyen
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Progetto dell'Ospedale degli invalidi con i giardini del 1748, e del Cimitero degli Invalidi (1882).
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La parte originaria del Cimitero degli Invalidi. In secondo piano, il settore dei generali.
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Tomba del generale von Falkenhausen
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su cimitero degli Invalidi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 268593109 · LCCN (EN) n98063621 · GND (DE) 4261335-8 |
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