L'Information Research Department (IRD) è stato un dipartimento del Foreign Office britannico, fondato nel 1948 da Christopher Mayhew per contrastare la propaganda sovietica, in particolar modo all'interno del movimento operaio occidentale. La sua attività è stata dismessa nel 1977.
L'IRD in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Attraverso una meticolosa ricerca portata avanti dagli autori Mario Jose Cereghino e Giovanni Fasanella (i quali hanno potuto accedere a numerosissimi documententi desecretati del governo britannico), è stato possibile far luce sulle attività dell'Information Research Department legate all'Italia.
In Italia i progetti messi in piedi negli uffici londinesi dell'IRD consistono nel plasmare e manipolare l'opinione pubblica a favore degli interessi britannici. Tali obiettivi vengono portati avanti preparando degli articoli che poi verranno divulgati all'opinione pubblica italiana attraverso la propria rete di collaboratori.
Per perseguire tale scopo, in Italia vengono reclutati[1] opinionisti, politici, intellettuali, direttori di giornale, giornalisti radiofonici, alte cariche ecclesiastiche, rettori di Università, sindacalisti CISL.
A metà degli anni cinquanta, periodo di massima espansione per il progetto, in Italia ci sono oltre 800[2] personalità legate all'Information Research Department. Tra queste si possono citare:
- Gaetano Afeltra
- Domenico Bartoli
- Luigi Barzini
- Felice Battaglia (rettore Università)
- Norberto Bobbio
- Fabio Luca Cavazza (futuro direttore de Il Sole 24 ore)
- Carlo Donat-Cattin
- Agostino Gemelli
- Jader Iacobelli
- Gualtiero Koch (direttore Radio Rai)
- Arrigo Levi
- Raimondo Manzini
- Mario Missiroli
- Giovanni Battista Montini
- Paolo Murialdi
- Paolo Emilio Taviani
- Alcide Toffoloni (Azione Cattolica)
- Vittorio Zincone
- Italo Zingarelli
La lista di Orwell
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1949, poco prima di morire, l'autore inglese George Orwell preparò una lista di scrittori importanti e di altre persone che considerava inadatte come possibili scrittori per le attività di propaganda anticomunista dell'Ird. Una copia della lista è stata pubblicata su The Guardian nel 2003 e l'originale è stato rilasciato dal Foreign Office poco dopo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bobbio spia!, su dagospia.com. URL consultato il 07-12-2012.
- ^ Mario Jose Cereghino e Giovanni Fasanella, Il golpe inglese, Chiare lettere, 2011
- ^ Orwell's List by Timothy Garton Ash | The New York Review of Books, su web.archive.org, 5 marzo 2016. URL consultato il 24 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Jose Cereghino e Giovanni Fasanella, Il golpe inglese, (2011), Chiare lettere.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Guerra Fredda
- Organizzazione Gladio
- Blocco occidentale
- Cortina di ferro
- Impero sovietico
- Blocco orientale
- Quinta colonna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ups and downs of a maverick, book review from The Spectator