L'Ilias Latina ("Iliade latina") è una breve riduzione in 1070 esametri latini dell'Iliade di Omero.
Datazione e attribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Prodotta in età giulio-claudia, dovrebbe essere probabile opera di un retore o di un maestro di scuola. L'Ilias Latina è spesso attribuita ad un certo Publio Bebio Italico per via dei primi e degli ultimi versi che sono acrostici e che insieme si leggono: ITALICUS SCRIPSIT. Questi due acrostici, iniziale e finale[1] furono individuati alla fine del secolo scorso.
Si sarebbe trattato, più che del suddetto Bebio, secondo gli studi della fine dell'Ottocento, di un'opera giovanile dell'autore delle Puniche, Silio Italico, composta al tempo di Claudio, verso il 45—46 d.C. Ma questa paternità non fu mai unanimemente accettata, anche se di quando in quando ancora oggi se ne riaffacciano sostenitori.
Il testo fu particolarmente popolare nella tarda antichità e nel Medioevo: in quest'ultimo periodo ebbe una funzione di divulgazione e di surrogato provvisorio del poema omerico, prima che la cultura occidentale tornasse a praticare direttamente la poesia greca classica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vv. 1-8 e vv. 1063-1070.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Scaffai, Baebii Italici Ilias Latina. introduzione, edizione critica, traduzione italiana e commento, Bologna, Patron, 1982.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ilias Latina, su sapere.it, De Agostini.
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