Il cielo in una stanza | |
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Artista | Mina |
Autore/i | Gino Paoli |
Genere | Musica d'autore |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Il cielo in una stanza/La notte |
Data | 1960 |
Etichetta | Italdisc |
Durata | 2:54 |
Certificazioni (digitale) | |
Dischi d'oro | Italia[1] (vendite: 50 000+) |
Il cielo in una stanza è un brano musicale composto dal cantautore Gino Paoli, pubblicato la prima volta nel 1960 per l'interpretazione di Mina nel 45 giri Il cielo in una stanza/La notte e nell'omonimo album.[2] Nello stesso anno, ma successivamente, fu pubblicato anche dal suo autore sul singolo Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene e nel 1961 nell'album eponimo.[3]
Paoli, nel 1962, affidandosi all'arrangiamento di Ennio Morricone durante il suo passaggio alla RCA, registrò un'ulteriore versione in studio del brano (mai uscita come singolo) che con il tempo diventerà la più famosa in assoluto. Il brano, a suo tempo rivoluzionario (testo basato su storia reale, mancanza di ritornello e rima baciata, canto parlato, innovativa simbiosi poetica tra testo/parole e melodia/musica), è considerato generalmente tra i più belli nella storia della canzone italiana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La canzone fu scritta dal giovane cantautore genovese quando non era ancora iscritto alla SIAE, per questo nei crediti delle varie versioni del disco figurano Mogol come autore del testo e Toang compositore della musica. Solo successivamente sarà depositata con la firma corretta del solo Paoli.[4]
Il brano, rifiutato da interpreti come Jula de Palma e Miranda Martino, fu proposto a Mina dal paroliere Mogol. Mina, poco convinta e all'inizio anche riluttante, decise di registrarla solo dopo averla sentita eseguita al pianoforte dallo stesso Paoli, ma soprattutto a seguito delle pressioni dei discografici.[5]
Con questo singolo tuttavia, la cantante raggiunse il 15 ottobre 1960, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite.[5] Il pezzo infatti, entrato al quinto/sesto posto nell'estate 1960, rimase in classifica fino all'inizio dell'anno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 14 settimane, diventando il 45 giri più venduto dell'anno e sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute.[6][7][8]
Ispirazione e contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Come raccontato dallo stesso Paoli, il testo descrive l'incontro con una prostituta, di cui Paoli si era innamorato, avvenuto in un bordello di Genova[9] riconoscibile dal "soffitto viola".[10]
Nonostante l'argomento trattato, è considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d'autore italiana e un capolavoro artistico. L'immagine di alta poesia, che evoca l'atto di sesso a pagamento consumato nella stanza col soffitto viola, trasfigura circostanze e ambienti. La raffinata melodia, inizialmente lenta e confidenziale, conduce gradatamente verso spazi infiniti e trasognati raggiungendo il massimo dell'intensità musicale e poetica, per poi tornare nel finale all'intimità iniziale.[4]
Citazioni e riferimenti nella cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]- Nella colonna sonora del film La ragazza con la valigia (1961), quando Romolo (Riccardo Garrone) cerca di baciare Aida (Claudia Cardinale).
- In forma umoristica, nella commedia La moglie in vacanza... l'amante in città (film, 1980): il maggiordomo Peppino (Lino Banfi) ne recita i versi, storpiandoli, quando tenta vanamente di sedurre Valeria (Barbara Bouchet).
- Nella colonna sonora del film Bianca di Nanni Moretti, dove viene spiegata l'ipotetica genesi del brano in una surreale lezione di storia.
- Nella colonna sonora del film Quei bravi ragazzi e erroneamente accreditata con il titolo in inglese nei crediti finali.
- In un verso di Ragazzo fortunato, canzone di Jovanotti inserita nell'album Lorenzo 1992, che recita: "Se io fossi capace... scriverei Il cielo in una stanza".
- Nel testo della canzone Il solito sesso di Max Gazzè (2008).
- In un mini-film pubblicitario per un profumo Dolce & Gabbana, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Scarlett Johansson e Matthew McConaughey.[11]
- Nel testo della canzone Viceversa di Francesco Gabbani (2020).
- Nella colonna sonora del film horror italiano A Classic Horror Story (2021), una produzione Netflix.
- Nel Campionamento in Intro, prima traccia del suo album Caos (2022) di Fabri Fibra.
Versioni di Gino Paoli
[modifica | modifica wikitesto]L'autore ha inciso più volte la canzone in italiano e sempre con arrangiamenti diversi.[12]
- 1961 - Traccia del 1960 inserita nell'EP Un uomo vivo (catalogo Ricordi ERL 173).[13][14]
- 1961 - Paoli include il brano nel suo primo album Gino Paoli (catalogo Ricordi MRL 6006),[15] ristampato, sempre con copertine diverse, prima nel 1966 (MRP 9023), poi nel 1977 per la linea Dischi Ricordi - Orizzonte (ORL 8055) anche su cassetta (ORK 78055), infine nel 1990 su CD (CDOR 8055).[16] Gli arrangiamenti e l'orchestra del pezzo accreditati su queste edizioni sono però di Gian Franco Reverberi.[15]
- 1962 - Nuova versione studio, registrata nel passaggio alla RCA con arrangiamento curato da Ennio Morricone, inclusa in molte compilation degli anni a venire.
- 1965 - Versione dal vivo in Gino Paoli allo Studio A. Arrangiamento: Gino Paoli e il suo complesso.[17][18]
- 1971 - Versione con nuovo arrangiamento nell'album Rileggendo vecchie lettere d'amore. Arrangiamento: Giampiero Boneschi.[19][20]
- 1984 - Ulteriore nuova versione per il Qdisc Averti addosso. Arrangiamento: Beppe Vessicchio.[21][22]
- 2009 - Duetto con Carla Bruni in Le ciel dans une chambre, versione in francese della canzone con testo della Bruni,[23] inserito nella raccolta in 2 CD Senza fine.[24]
- 2012 - Versione studio in collaborazione con il pianista Danilo Rea, inclusa nell'album Due come noi che...
- 2019 - Nuova versione studio registrata per il doppio album Appunti di un lungo viaggio
Versioni di Mina
[modifica | modifica wikitesto]Storicamente Mina è stata la prima interprete della canzone e, a giudicare dal successo di pubblico e di critica ottenuto nell'immediato ma anche successivamente, la sua versione rappresenta (insieme a quelle del suo autore) un punto di riferimento e paragone per tutta la musica leggera italiana e in particolare per la canzone d'autore.[4]
in italiano
[modifica | modifica wikitesto]Oltre la versione normale del 1960 e quella extended del 1965, nel
- 1968 - Mina incide una versione acustica, per la sua casa discografica PDU, con l'arrangiamento di Augusto Martelli. Questa edizione, inclusa inizialmente nell'album Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina realizzato esclusivamente per gli abbonati ai periodici Rusconi, viene pubblicata ufficialmente l'anno dopo, sia nel singolo Il cielo in una stanza/Ma se ghe penso, sia nell'album I discorsi.
- 1988 - Mina realizza una terza versione del brano, anche questa acustica, con il solo accompagnamento al piano di Renato Sellani, inserita nelle raccolte Oggi ti amo di più del 1988 e The Platinum Collection del 2004, entrambe dal 2012 fuori dalla discografia ufficiale dell'artista.
in lingua straniera
[modifica | modifica wikitesto]- In inglese: titolo This World We Love In, testo di Don Raye, in due versioni del 1960. La prima (durata 2:20) presente solo nel singolo This World We Love In/You're Tired of Me (Time Records 1030, USA),[25] l'altra extended (durata 2:52) nel singolo This World We Love In/Please Don't Leave Me (Oriole Records 45-CB 1600, UK).[26] Quest'ultima si trova anche nelle raccolte More Than Strangers (Regalia RMS 5003, USA 1969) e Mina in the World (2000).
- In spagnolo: titolo El cielo en casa, testo di Julio Cèsar, nell'EP Mina canta en Español (Spagna, 1961) e nella raccolta Mina latina due (1999).
- In tedesco: titolo Wenn du an Wunder glaubst (Germania, singolo 1963), testo Hans Bradtke, inserita anche nella raccolta Heisser Sand (Germania, 1996).
Queste versioni, compresa quella extended in italiano, sono contenute in un CD singolo di produzione europea, intitolato MINA - Il cielo in una stanza.[27]
Versioni strumentali
[modifica | modifica wikitesto]- 2000 - Manco Inca incide una versione con il flauto di Pan per l'album Italy Love Songs.
Cover di altri artisti
[modifica | modifica wikitesto]Numerose sono state le cover di altri artisti, spesso significative e di buon successo.
Tra le cover di successo emerge la versione del 1976 di Franco Simone che per record vendite fu premiato con la Gondola d'oro a Venezia nel 1977. Mostra internazionale di musica leggera
La versione di Franco Simone fu scelta nel 1977 da Age e Scarpelli come colonna sonora del ciclo tv “Le parole sono cinema”, (dicitura riportata anche sul 45 giri originale del 1977).[28]
Questa cover di Franco Simone, nel 2023 è stata scelta, fra le varie versioni italiane, dalla cantante ed attrice Jennifer Lopez, come colonna sonora, per la campagna pubblicitaria mondiale di “Intimissimi”, per rappresentare l’Italia nello scenario di Positano.[29]
Anno | Artista | Titolo | Album |
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1960 | Felice Colasso | Il cielo in una stanza | Felice Colasso e il suo complesso (EP)[30] |
1962 | Connie Francis | This World We Love In | Sings Modern Italian Hits (versione bilingue)[31] |
1976 | Franco Simone[32] | Il cielo in una stanza[5] | Il poeta con la chitarra (singolo premiato con la Gondola d'oro nel 1977) |
1999 | Giorgia | Il cielo in una stanza[5] | Girasole[33] |
2002 | Carla Bruni | Le ciel dans une chambre[23] | Quelqu'un m'a dit (Testo in francese di Carla Bruni)[34] |
Franco Battiato | Il cielo in una stanza | Fleurs 3[35] | |
2006 | Massimo Ranieri | Il cielo in una stanza | Canto perché non so nuotare...da 40 anni[36] |
2009 | Morgan | This World We Love In | Italian Songbook Volume 1[37] |
Noemi | Il cielo in una stanza | Noemi (mini-album)[38] | |
Manuel Miranda[39] | Il cielo in una stanza | Oltre i confini dell'oceano[40] | |
Gino Paoli e Carla Bruni |
Le ciel dans une chambre[23] | Senza fine (raccolta)[41] | |
2010 | Mike Patton | Il cielo in una stanza | Mondo cane[42] |
2011 | Giusy Ferreri | Il cielo in una stanza | Nata per unire (compilation)[43] e Il mio universo (Deluxe edition) |
Noemi | Il cielo in una stanza | Radio Italia - Mi piace (compilation)[44] | |
2014 | Gianna Nannini | Il cielo in una stanza | Hitalia |
2018 | Iravox | Il cielo in una stanza 2.0 | Controluce - The Singles Collection (Collection) |
2019 | Jaspers | Il cielo in una stanza | Non ce ne frega niente[45][46] |
2022 | Mahmood e Blanco | Il cielo in una stanza |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il cielo in una stanza (certificazione), su FIMI. URL consultato il 22 aprile 2024.
- ^ Il cielo in una stanza (Mina), in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Il cielo in una stanza (Gino Paoli), in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ a b c Dizionario Curcio, Le Canzoni, op. citata, Il cielo in una stanza, p. 163.
- ^ a b c d Franco Gàbici, Il cielo in una stanza, in Schede canzoni, Hit Parade Italia. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Vendite settimanali singoli 1960, in Classifiche, Hit Parade Italia. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Vendite settimanali singoli 1961, in Classifiche, Hit Parade Italia. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Vendite annuali singoli 1961, in Classifiche, Hit Parade Italia. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Intervista a Gino Paoli, in Musica, QN Quotidiano Nazionale, 23 aprile 2009. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Leggere, ascoltare, vedere, in Notizie Cultura e Tempo libero, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Martin Scorsese, Street of Dreams, Scarlett Johansson, Matthew McConaughey, Dolce & Gabbana. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ Discografia/Anni 60/45 Giri, su ginopaoli.it, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- ^ Un uomo vivo, in Discografia/Anni 60/45 Giri, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- ^ Un uomo vivo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ a b Gino Paoli, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Gino Paoli, in Teca ICBSA, Internet Culturale. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Gino Paoli allo Studio A, in Discografia/Anni 60, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Gino Paoli allo Studio A, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Rileggendo vecchie lettere d'amore, in Discografia/Anni 70, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- ^ Rileggendo vecchie lettere d'amore, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Averti addosso, in Discografia/Anni 80, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Averti adosso, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ a b c Fabrizio Basso, Gino Paoli e Carla Bruni, duetto charmant, in Cultura&Spettacoli, Il Secolo XIX, 6 novembre 2009. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2019).
- ^ Senza fine, in Discografia/Anni 00, Gino Paoli, sito ufficiale. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- ^ (EN) This World We Love In/You're Tired of Me (USA), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 10 aprile 2023.
- ^ (EN) This World We Love In/Please Don't Leave Me (UK), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 10 aprile 2023.
- ^ (EN) Mina-Il cielo in una stanza (CD singolo, europa), su Discogs, Zink Media.
- ^ IL CIELO IN UNA STANZA/SARÀ..., su discografia.dds.it.
- ^ «Il cielo in una stanza» cantata da Franco Simone nello spot di Jennifer Lopez, su lagazzettadelmezzogiorno.it.
- ^ Felice Colasso e il suo complesso, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ (EN) Discography 1961-1962, su conniefrancis.com, Connie Francis, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016.
- ^ Discografia, su francosimone.it, Franco Simone, sito ufficiale. URL consultato l'8 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2013).
- ^ Giorgia - Girasole, in Dischi/Recensioni. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Andreas Massa Saluzzo, Carla Bruni - Quelqu'un m'a dit, in Recensioni album, 12 marzo 2003. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ C. Balzarotti, Franco Battiato - Fleurs 3, in Recensioni album, 8 settembre 2002. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2016).
- ^ (EN) Massimo Ranieri - Canto perché non so nuotare...da 40 anni, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Morgan - Italian Songbook vol.1, in Dischi/Recensioni. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Noemi: EP d'esordio della concorrente di X Factor (tracklist) (TXT), in Articoli/News dalla redazione, 29 aprile 2009. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Manuel Miranda, mini Bio e Disco grafia, su antiwarsongs.org. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Manuel Miranda - Oltre i confini dell'oceano, su reverbnation.com. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ (EN) Gino Paoli - Senza fine, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Mike Patton - Mondo Cane, su outune.net. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
- ^ Sanremo 2011, esce 'Nata per unire': l'Italia cantata dagli artisti del Festival, in News/Italia, 17 febbraio 2011. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Radio Italia - Mi piace (compilation), su radioitalia.it, Radio Italia. URL consultato il 9 gennaio 2016.
- ^ Non Ce Ne Frega Niente - Jaspers Tracklist, Copertina, Canzoni. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Jaspers NON CE NE FREGA NIENTE, su Rockit.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Le Canzoni, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della Canzone Italiana, Roma, Armando Curcio Editore, 2003, p. 510, ISBN 9788897508311.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Manuel Miranda - Il cielo in una stanza, su YouTube. URL consultato il 9 gennaio 2016.