Iksa | |
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Stato | Russia |
Circondari federali | della Siberia |
Soggetti federali | Novosibirsk Tomsk |
Rajon | Kolyvanskij, Bakčarskij e Čainskij |
Lunghezza | 430 km[1] |
Portata media | 15,05 m³/s[2] |
Bacino idrografico | 6 130 km²[1] |
Nasce | Pianura di Vasjugan 56°19′59″N 82°09′38″E |
Sfocia | fiume Čaia 57°36′45″N 82°17′35″E |
L'Iksa (in russo Икса?)[3] è un fiume della Russia, nella Siberia occidentale, affluente di destra del fiume Čaia (un affluente dell'Ob'). Scorre nel Kolyvanskij rajon dell'Oblast' di Novosibirsk e nei rajon Bakčarskij e Čainskij dell'Oblast' di Tomsk.
Il suo nome deriva dalla parola turca jik (йик) che significa "fiume".[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'Iksa scende dalle zone paludose della Pianura di Vasjugan nella zona confinaria tra gli oblast' di Novosibirsk e Tomsk. Scorre dapprima in direzione nord-est lungo il confine e poi verso nord fino a immettersi nella Čaia all'altezza del villaggio di Podgornoe. La sua lunghezza è di 430 km. L'area del bacino è di 6 130 km².[3] La portata media annua del fiume, all'altezza dell'insediamento di Kopanoe Ozero (Копаное Озеро), è di 15,05 m³/s.[2]
Lungo il corso del fiume si trovano solo piccoli insediamenti rurali. Tra gli anni 1960 e 1970, era attiva la centrale idroelettrica Iksinskaja (Иксинская ГЭС) 5 km prima della foce del fiume. Le strutture, iniziate ad essere costruite nel 1949, non sono più operative.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (RU) Река Икса, su textual.ru. URL consultato l'11 aprile 2020.
- ^ a b (EN) Iksa At Kopanoye Ozero, su r-arcticnet.sr.unh.edu. URL consultato il 14 aprile 2020.
- ^ a b (RU) Икса, su bse.sci-lib.com. URL consultato il 14 aprile 2020.
- ^ (RU) И.А. Воробьева, Язык Земли (DOC), Новосибирск, Западно-Сибирское книжное издательство, 1973, p. 38. URL consultato il 14 aprile 2020.
- ^ (RU) Краеведческий музей, Чаинская картинная галерея Подгорного, Иксинская ГЭС, su russia-tour.ru. URL consultato il 14 aprile 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mappa: O-44 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato l'11 aprile 2020.