Ian MacNeil (1960) è uno scenografo britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del giornalista Robert MacNeil, ha studiato al Trinity College e alla Croydon School of Art, per poi perfezionarsi con Ming Cho Lee a New York nei primi anni ottanta. Dopo un decennio di gavetta tra Birmingham, Worcester, York e Manchester, ha esordito nel West End londinese nel 1991 come scenografo de La morte e la fanciulla al Royal Court Theatre. Ha ottenuto il suo primo successo nel 1992 quando ha curato le scenografie di Un ispettore in casa Birling per la regia di Stephen Daldry:[1] l'allestimento, portato al debutto al National Theatre, è valso a MacNeil il Premio Laurence Olivier, il Drama Desk Award e la sua prima candidatura al Tony Award quando la pièce è stata riproposta a Broadway nel 1994.
Da allora ha continuato a lavorare regolarmente a Londra, Broadway e con la Royal Shakespeare Company, con cui ha esordito curando le scenografie di Macbeth nel 1994.[2] Nel 1999 ha allestito il concerto promozionale dei Pet Shop Boys per l'uscita di Nightlife.[3] Nel 2006 ha collaborato nuovamente con Daldry per Billy Elliot the Musical, portato al debutto a Londra e poi riproposto anche a Broadway; lo spettacolo gli è valso la sua quarta candidatura al Premio Laurence Olivier[4] e la vittoria del Tony Award alla miglior scenografia di un musical nel 2009.[5] Successivamente ha continuato a lavorare ad allestimenti di alto profilo nel West End e a New York, curando, tra gli altri, le scenografie di Casa di bambola con Hattie Morahan al Young Vic (2012),[6] Tradimenti con Rachel Weisz e Daniel Craig all'Ethel Barrymore Theatre (2013),[7] Medea con Kate Fleetwood all'Almeida Theatre (2015)[8] e Angels in America con Andrew Garfield[9] a Londra (2017) e Broadway (2018), per cui è stato nuovamente candidato al Tony Award.
È dichiaratamente gay[10] ed è stato legato sentimentalmente a Stephen Daldry per tredici anni.[11]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Tony Award
- 1994 - Candidatura per la miglior scenografia di un'opera teatrale per Un ispettore in casa Birling
- 2009 - Miglior scenografia di un musical per Billy Elliot the Musical
- 2018 - Candidatura per la miglior scenografia di un'opera teatrale per Angels in America - Fantasia gay su temi nazionali
- Evening Standard Theatre Awards
- 2002 - Miglior scenografo per A Number e Plasticine
- 2004 - Miglior scenografo per Festen
- Premio Laurence Olivier
- 1993 - Migliori scenografie per Un ispettore in casa Birling
- 1994 - Candidatura per le migliori scenografie per Machinal
- 2005 - Candidatura per le migliori scenografie per Festen
- 2006 - Candidatura per le migliori scenografie per Billy Elliot the Musical
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Susannah Clapp, The 10 best theatre designs – in pictures, in the Guardian, 21 maggio 2011. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Robert Smallwood, Players of Shakespeare 4: Further Essays in Shakespearean Performance by Players with the Royal Shakespeare Company, Cambridge University Press, 1998, p. 212, ISBN 978-0-521-79416-9.
- ^ (EN) Timespace: Design for Performance, 1995-1999, Society of British Theatre Designers, 1999, p. 127, ISBN 978-0-9529309-1-4.
- ^ (EN) 2006 Laurence Olivier Award nominations announced, su Olivier Awards. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Charlie Piane, 2009 Tony Award Winner: Ian MacNeil For 'Best Scenic Design of a Musical', su BroadwayWorld.com. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Michael Billington, A Doll's House – review, in The Guardian, 10 luglio 2012. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) David Cote, Betrayal – review, in The Guardian, 28 ottobre 2013. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Susannah Clapp, Medea review – a female voice both ancient and modern, in The Observer, 4 ottobre 2015. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Susannah Clapp, Angels in America review – Kushner’s epic ‘gay fantasia’ flies again, in The Observer, 7 maggio 2017. URL consultato il 19 novembre 2024.
- ^ (EN) Georgia Dullea, AT HOME WITH: Robert and Ian MacNeil; A Father and a Son, Growing Up Again, in The New York Times, 5 maggio 1994.
- ^ (EN) Gaby Wood, How Britain became the toast of Broadway, in The Observer, 13 giugno 2009. URL consultato il 19 novembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ian MacNeil, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ian MacNeil, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27327158 · ISNI (EN) 0000 0000 0314 8968 · LCCN (EN) no2015146562 · BNF (FR) cb14658562n (data) |
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