I Heard Her Call My Name | |
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Artista | The Velvet Underground |
Autore/i | The Velvet Underground |
Genere | Rock sperimentale Garage rock Proto-punk |
Pubblicazione originale | |
Incisione | White Light/White Heat |
Data | 1968 |
Durata | 4:38 |
I Heard Her Call My Name è il quinto brano dell'album White Light/White Heat (1968) del gruppo rock The Velvet Underground.
Il brano
[modifica | modifica wikitesto]La traccia è un'opera piena di rumori, feedback, e cacofonie, sottolineata da violenti assoli di chitarra e stacchi di batteria. Descrive un colpo di fulmine avvenuto in una via di New York: Reed impersona un innamorato impazzito che lancia urla improvvise, affiancate a violenti acuti delle chitarre. L'oggetto del desiderio del protagonista sembra essere però, una ragazza ormai defunta.
In un'intervista, il chitarrista Sterling Morrison disse: «Lasciai la band per un paio di giorni perché ero convinto che avessero scelto di usare il mix sbagliato di I Heard Her Call My Name, una delle nostre canzoni migliori che fu completamente rovinata in studio».[1]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Lou Reed - voce, chitarra
- John Cale - cori, basso
- Sterling Morrison - cori, chitarra
- Maureen Tucker - percussioni
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Victor Bockris, Uptight: The Velvet Underground Story, Cooper Square Press, 2003, p. 89, ISBN 978-0-8154-1285-4.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) I Heard Her Call My Name, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.